GEMELLI

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La decelerazione era iniziata circa un anno prima dell'ingresso nel sistema planetario della stella che, ormai, distava solo più pochi minuti luce dalla loro attuale posizione.

Era questo un astro di dimensioni medio-piccole, costituito principalmente da Idrogeno ed Elio e, come la maggior parte delle stelle, nella sua fase di vita principale: un lungo periodo di equilibrio stabile in cui esso fonde, nel proprio nucleo, l'Idrogeno in Elio.

Queste caratteristiche lo rendevano molto simile, se non uguale, a quello posto al centro del sistema planetario dal quale la nave era partita 184 anni luce prima.

La stella era stata identificata, come succede per tutte le più grandi scoperte, quasi per caso nonostante si trovasse così vicina alla loro.

Dopo alcune osservazioni, viste le sue caratteristiche, fece ipotizzare agli scienziati che, in un passato remoto, potesse essere parte di un sistema binario con la loro stella e dalla quale, per qualche imprevista "falla" gravitazionale, si fossero separate.

Rendeva la scoperta ancora più interessante, inoltre, il fatto che entrambe queste ipotetiche sorelle fossero parte dello stesso quartiere cosmico, ovvero un ramo secondario della stessa Galassia.

La sua posizione era visibile nell'emisfero settentrionale del Sistema Planetario dal quale provenivano e, viste le suddette caratteristiche, avrebbe potuto anche possedere un pianeta roccioso ad una distanza tale da poter ospitare la vita proprio come la sua presunta gemella.

Non aveva ancora nome poiché normalmente gli astri, visto il loro alto numero e visto che ne venivano scoperti quasi ogni giorno, erano catalogati secondo un codice in grado di poterli identificare univocamente.

Secondo alcuni approfonditi studi, venne evidenziato che la maggior parte di essi non nascano solitari, ma ci sia stata una specie di nursery in grado di generare un certo numero di astri della stessa specie con caratteristiche identiche.

La nursery nella quale si era formata la stella, che ora brillava davanti alla loro nave, forse comprendeva migliaia di altre sorelle nate da una nube di gas e polveri, ma in questi quattro miliardi e mezzo di anni si sono, poi, sparpagliate nella galassia e dare la caccia a tutte quelle simili non era un compito semplice.

Il primo requisito che gli uomini di scienza avevano dettato, e che era stato verificato quasi subito, era la sua data di nascita: la stessa della loro stella!

Poi si era passati alla sua firma chimica o "spettrale", che ne definiva la sua composizione, la quale doveva essere la più simile possibile, meglio se uguale, a quella distate 184 anni luce dalla loro "casa".

L'idea, che forse non erano soli nella galassia, si era fatta strada ormai da tempo e la possibilità di poter viaggiare a velocità di poco superiori a quelle della luce, li aveva spronati a visitare almeno una decina tra Pianeti ed Esopianeti in grado di poter ospitare la vita.

Il problema era che, nonostante le condizioni favorevoli, la vita non si trovava...

Iniziarono a domandarsi se la vita non fosse che una fortunatissima eccezione, poi, gli scienziati, azzardarono una conclusione: forse vi dovevano essere alcuni fattori importanti legati all' Astro attorno al quale, un possibile pianeta favorevole, aveva la sua orbita.

Fu così che incominciarono a cercare i possibili gemelli, della loro stella, in giro per la Galassia e secondo la "Teoria della Nursery".

Dopo diversi anni, di osservazioni ininterrotte, trovarono la possibile candidata.

Controlli più attenti diedero risultati inaspettati ed assolutamente insperati: attorno ad essa orbitavano diversi Pianeti rocciosi dei quali, almeno un paio, potevano essere alla giusta distanza per sostenere la vita ed inoltre erano di dimensioni molto simili al loro mondo.

GEMELLIWhere stories live. Discover now