Qui sta arrivando l'inverno, mancano attualmente 106 giorni all'inizio della primavera.
Quest'autunno è stato il più caldo e rancoriso vestito da un velo di falsa indifferenza, della mia vita.
Questo sarà il racconto delle mie domande.
Come mi sono trovata davanti a diverse situazioni e di come non sono riuscita a fronteggiarle non ostante le cose che avevo imparato e illustrato nel mio racconto delle risposte, ciò che davo perscontato si è rivelato non adatto a me.
In quest'anno ho conosciuto diverse emozioni nobili e non, che mi hanno fatto ulteriormente capire chi ero e cos'ero capace di provare.
Ho legato con tante persone che mi hanno dato tanto e le persone che tengono a me sono rimaste, altre andate. Non dico che non mi dispiaccia ma ho imparato in questo anno a cercare di capire come sopperire il vuoto e cercare di discernere i ricordi belli e ricordi brutti e non mischiare tutto.
Cercherò di essere il più schietta possibile, scriverò come nessuno mi leggesse perché ho bisogno di dar corpo alle mie emozioni e a ciò che ho capito per dare una funzione alla rabbia che ho provato.
Se l'anno precedente la mia spinta era la tristezza quest'anno ho capito realmente cosa sia la rabbia e il rancore e di come in seguito anche in maniera al quanto difficoltosa, in quanto mi rendo conto di essere un anima furente sono riuscita a capirla.
Ho sperimentato il non amore e ho detto "ti amo" e dio solo sa quanto io me ne penta.
Questa sarà la storia delle mie debolezze delle mie bassezze che per quanto io non voglia fanno parte di me e mi rendono affascinante e umana e cercano di impedire le mie altezze.
Ho capito una cosa, che le donne che non si riconoscono nelle altezze, si ritrovano nelle bassezze.
c'è una tristezza accidiosa
Se hai conosciuto la felicità più immensa e spensierata.
