Capitolo 2.

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- Piacere sono Nick. Nick Grimshaw. -dice un ragazzo seduto sull'altro letto. Lo guardo e rispondo cercando di sembrare il più amichevole possibile.
- Piacere, io sono Harry Styles. -
Nick mi sorride, sembra un ragazzo simpatico, mi sento molto più a mio agio.
- Anche tu frequenterai il corso di scrittura creativa? - mi chiede.
- Si,alla fine del liceo ero ancora insicuro su che facoltà scegliere all'università, ma siccome al liceo, durante le lezioni noiose mi mettevo a scrivere storie inventate, ho cercato su internet delle scuole che insegnassero scrittura creativa e ho trovato questa che si trovava qui a Londra. Per me questa scuola è perfetta perché c'è una sezione che insegna quello che mi piace fare e poi perché è lontana da Holmes Chapel e quindi lontana da Robin, il compagno omofobo di mia madre. -
Lui fa una faccia sopresa e poi esclama : - Oh anche io sono gay. Anche per me è il primo anno qui e durante il viaggio ero preoccupato perché non sapevo con che tipo di persona avrei condiviso la stanza, ma a quanto pare la fortuna sta dalla mia parte, dato che sono finito in stanza con un ragazzo con i miei stessi gusti e anche molto carino. -
Arrossisco all'istante, ancora non sono abituato a ricevere questo tipo di complimenti da un ragazzo.
- Grazie! - rispondo io ancora imbarazzato.
- Hai già visitato il campus? -
Muovo la testa mimando un no e lui mi fa cenno di seguirlo. Usciamo dal dormitorio e camminiamo per il grande giardino. Dopo alcuni passi ci troviamo davanti a un piccolo edificio decorato da una vetrata che rende ben visibili i tavolini e le sedie di plastica all'interno della costruzione. Nick punta il dito verso l'edificio e mi guarda sorridendo. - Quella è la caffetteria del campus.È dove tutti gli alunni della scuola fanno colazione. La mattina bisogna svegliarsi presto altrimenti trovi una fila lunghissima e qualche volta rischi di andare alle lezioni senza aver mangiato. Me lo hanno detto degli alunni che ho incontrato qui, prima. -
Continuiamo a camminare e ad ogni edificio a cui ci avviciniamo, Nick si ferma per spiegarmene la funzione. Passiamo così tutta l'ora successiva finché Nick guarda il suo orologio ed esclama : - Sono le venti. Sarà meglio che andiamo alla mensa per la cena. -Affrettiamo il passo finché non arriviamo a un grande edificio composto solo dal piano terra e vi entriamo. Ci mettiamo subito in fila e un ragazzo biondo davanti a noi dice alla ragazza che lo sta servendo :
- Scusa puoi aggiungere altra pasta sul mio piatto? Questo è il secondo anno che frequento questa scuola e sei sempre stata tu a servirmi e ancora non hai imparato come voglio le mie porzioni? -
La ragazza lo guarda con aria scocciata.
- Senti Niall te l'ho già detto che non posso farti le porzioni grandi perché altrimenti il cibo non basta per tutti. -
Il biondo ci guarda sbuffando ed esclama : - Ma vedi te se io devo morire di fame in questa scuola! -

Beloved || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora