L'incubo.

24 0 0
                                    

Appena uscii di casa sentii il telefono squillare, mi avvicinai alla cornetta e risposi, sentii una voce cupa che mi diceva "Benvenuto Mark nel tuo sogno", presi il telefono e lo buttai a terra e mi accorsi che sul mobile c'era una scritta "la tua fne è vicina", decisi di andare in cucina presi un coltello con una lama ben afilata, e mi incamminai verso l'uscita di casa. aprii la porta e mi ritrovai in una città cupa, mi incamminai verso la strada finchè ad un tratto sentii come se qualcuno mi seguisse, mi voltai di spalle e vidi una cratura strana, grande robusta, e con gli organi interni ben visibili, in quell momento l'unica cosa che mi veni in mente fu di scappare,corsi sempre dritto senza fermarmi un secondo finchè non presi la decisione di svoltare verso "KING Street", appena voltai mi ricordai subito di un locale che si trovava in questa via, corsi subito li per nascondermi da quella creatura che mi inseguiva, una volta arrivato entrai di colpo sfondando la porta, e mi nascosi dietro al bancone, mi sedetti a terra e ragionai su tutto, finche una voce di una ragazza mi disse, Stai Bene ?. aprii gli occhi e davanti a me c'era una ragazza vestita con un abita da infermiera, la guardai e gli chiesi "ma cosa sta succedendo qui?", lei mi guardò e mi disse ti vedo stanco e affaticato come mai? io gli risposi che ho corso per tutta la strada perchè ero inseguito da una creatura paurosa, lei mi guardò e mi disse "qusta città è infernale, ci vuole morti", ad un certo punto mi prese per la mano e mi porto nel magazzino del locale, mi fece vedere una mappa della città tienila ti può servire, la presi e me la misi in tasca, poi mi pose sulle mia mano una calibro 50, tienila ti servirà, la guardai e gli chiesi e tu come fai senza niente ? io non ho molte speranze qui, non sei l'unico tranquillo, ho visto altra gente in questo luogo, ad un tratto sentii il vetro della finestra del locale rompersi, uscii dal magazzino e mi ritrovai davanti quella creatura orribile, presi la calibro e iniziai a sparare a piu non posso finendo quasi il primo caricatore., lo uccisi pensai ma non era il momento di pensarci, mi voltai e la ragazza vestita da infermiera era sparita, ritornai in magazzino presi una torcia, dei proiettili, e infine una chiava con scritto con la scritta "H", uscii dal retro del locale e mi ritrovai in un viale stretto e coperto di nebbia.

Due destini in una sola animaWhere stories live. Discover now