Capitolo 34

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Erano passati due mesi da quando Cecil era ritornato al palazzo della sua famiglia. La situazione li non era risolta del tutto, ma lui si era ripreso completamente e non rischiava più di trasformarsi in un orribile ghoul.

Jerome aveva detto tutta la verità a Caleb, omettendo ovviamente di aver baciato il biondo, non una ma ben tre volte.

Quindi adesso si faceva chiamare da loro con il suo vero nome: Yuki.

Il pancione di Camille iniziava a diventare sempre più evidente, forse anche un po' troppo per una donna al terzo mese, ma la ragazza sembrava stare molto meglio rispetto al primo mese, si muoveva tranquillamente nella più totale autonomia. Il sangue di Caleb stava facendo miracoli ed il rosso ne era veramente felice.

Camille approfittava dei momenti di noia, visto che non si poteva allenare con Yuki e Caleb, per leggere qualche libro. Aveva finito in un mese la saga preferita di Caleb, che era diventata anche la sua preferita, e si era letta quasi un intero reparto delle biblioteca. Caleb scherzando le aveva detto che sarebbe stato il caso di ampliare la biblioteca altrimenti nel giro di due anni si sarebbe finita tutti i libri. A Camille l'idea piaceva molto e ne aveva già parlato con Rose che era stata totalmente d'accordo con lei.

Era un normale pomeriggio quando Eddard arrivò al castello con un sorriso sulle labbra, cosa parecchio insolita per l'uomo.

Il primo a notare la sua presenza fu Lucas che subito corse incontro all'uomo che salutò l'ultimogenito con un buffetto sulla guancia. I capelli dell'uomo erano cresciuti un bel po' ma stava addirittura meglio.

- Ed- disse Jen andando incontro al suo migliore amico per poi abbracciarlo dandogli una pacca sulla spalla imitato subito dal moro. Poi il Darkwood salutò anche la regina.

- dove sono Caleb e Camille?- chiese l'uomo sgusciando fuori dalle grinfie della donna.

- Caleb di sicuro ad allenarsi, Camille non lo so, molto probabilmente nella sala lettura- disse Jen – come va da te al confine?-

- tutto bene, non ci sono stati più attacchi per fortuna- disse l'uomo – vado a salutare gli altri-

- rimani per pranzo?- chiese Rose.

- si certo- disse Eddard sorridendo per poi andare in cerca di Camille, aveva promesso che avrebbe spiegato tutto alla ragazza, ed era arrivato il momento.

La trovò proprio dove aveva detto Jen, in sala lettura intenta a mangiarsi con gli occhi il libro che stava leggendo tanto da non accorgersi della presenza del vampiro.

Eddard si prese un momento per guardarla attentamente e sorrise nel vedere il ventre leggermente pronunciato, segno della sua gravidanza.

Quando aveva ricevuto la notizia tramite la lettera era rimasto leggermente di stucco, era ancora una bambina, ma essendo sposata era molto normale rimanere incinta quasi subito dopo.

L'uomo però si era sorpreso per la rapidità con la quale era successa la cosa, e ci aveva messo parecchio a immagazzinare la notizia.

- buongiorno- disse Eddard per palesare la sua presenza alla ragazza che alzò di scatto gli occhi dal libro che stava leggendo per sorridere all'uomo che in un primo momento le aveva messo davvero tanta paura.

Fece per alzarsi ma lui la bloccò.

- resta seduta, non voglio farti sforzare-

- siete tutti troppo preoccupati. L'unica che non va in crisi quando mi muovo è Rose- disse la ragazza scuotendo la testa.

- credo sia abbastanza normale-

- sei già andato a salutare Caleb?-

- no, volevo prima parlare con te- Camille chiuse definitivamente il libro e si girò verso l'uomo.

- riguarda quello che è successo al matrimonio?- chiese la ragazza che sotto sotto già conosceva la risposta.

- si, avevo detto che avrei spiegato tutto- disse l'uomo prendendo un respiro profondo.

- okay allora ti ascolto- disse Camille sorridendo in direzione dell'uomo curiosa di scoprire cosa nascondeva.

- devo dire che assomigli davvero molto a tua madre- iniziò Eddard facendo corrugare la fronte a Camille. - prima di sposarsi tua madre viveva vicino al confine con il regno devi vampiri, precisamente vicino alla zona dove vivo io, quindi l'ho incontrata più volte-

- incontrata nel senso che avete anche parlato?- Eddard sorrise per poi distogliere lo sguardo.

- si, all'epoca c'erano li anche Jen e Rose. Anche loro conoscono tua madre, ma credo non si siano accorti della vostra somiglianza altrimenti ti avrebbero già detto tutto- disse l'uomo lasciando sempre più di stucco Camille.

- tutto cosa?- chiese la ragazza titubante.

- era la mia ragazza. Prima che fosse promessa a Sloan Taiwell ovviamete- disse Eddard sputando finalmente il rospo. - in realtà volevo sposarla solo che i suoi genitori non erano d'accordo e hanno trovato nei Taiwell un modo per portarmela via. Non ci siamo più visti per parecchio tempo, fino a vent'anni fa. Sono andato a trovarla diverse volte perché non ce la facevo più, ovviamente nessuno sapeva delle mie scampagnate nel regno degli umani. all'epoca aveva già due figli con Sloan e lui stava sempre fuori la sera quindi credo che tu possa immaginare cosa sia successo- disse l'uomo mentre nella mente di Camille andava a formarsi un'idea che non le dispiaceva per niente.

- durante una di quelle sere Alex ebbe un incubo e mi vide. Non so come ma sono riuscito ad entrare nelle grazie di tuo fratello quando gli raccontavo le favole per farlo dormire. Credo mi adorasse. Dopo un mese Annabel mi disse di non andare più a trovarla. Non avevo capito il perché, ma sembrava davvero molto arrabbiata e quindi l'ascoltai. Non l'ho più rivista. Dopo quasi diciannove anni ti ho vista il giorno del matrimonio, quando ero stato incaricato di portarti all'altare. Avevo sentito il cognome Taiwell quindi avevo pensato subito a Margaret- Eddard alzò un braccio per poi fare una carezza sulla guancia di Camille. - non avrei mai immaginato di trovare la risposta al comportamento strano di Annabel davanti ai miei occhi-

- stai dicendo che in realtà sono tua figlia?- chiese Camille quasi con speranza.

- si, sto dicendo proprio questo-

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