È il telefono di Andrea per fortuna, ma lui neanche lo guarda. Mette solo il silenzioso.
"Quindi può essere anche che non sia gay?"
Quello di sicuro. Non devo pensare che ultimamente penso a volume troppo alto.
"Ma poi è davvero così importante che lo sia?"
"No."
"Risposta esatta. E adesso parliamo di te."
"Una cosa Doc, prima di tutto. Se non mi vuole rispondere non lo faccia."
"Dimmi."
"Ce l'ha il ragazzo?"
"Prego?"
"Sì, insomma è fidanzata, sposata?"
"E questo che c'entra?"
"Ho perso una scommessa e glielo devo chiedere."
"Diciamo che frequento una persona." Al momento una sola. Condomine giuro che vi fulmino se fiatate ancora.
"Grazie."
"Figurati, ma parliamo di te. Volevo chiederti per quale motivo era così necessario parlare del tuo amico?"
"Perché ci conosciamo fin da bambini e siamo in squadra insieme, insomma mi sento monco senza di lui. Come se mi mancasse un pezzo."
"Ma non ne potevi parlare con lui direttamente?"
"Ma non so come fare. Non so che dirgli."
Comunicazione questa sconosciuta. Qui si comunica anche troppo, fate silenzio prego.
"Allora lavoreremo su questo dalla prossima volta, d'accordo?"
"Sì Doc, grazie."
Altro sorriso, altro abbraccio stretto.
Poi si ferma mi guarda apre la bocca.
"Sì vengo domenica alla partita. Sì, ci sono e per favore avvisa tutti quanti."
Questa volta ride.
"Gliel'hanno chiesto tutti vero?"
"Diciamo che anche se siete rugbisti, ma ve la cavate molto bene col pressing." Leggi siete dei gatti attaccati ai coglioni.
"Abbia pazienza Doc, ma lei ci garba un monte – arrossisce – e ci teniamo a farci vedere."
"Sì, sì, ci tenete a pavoneggiarvi. Ma come ho già detto. Un attimo ci piace? A chi piaccio?"
"A tutti Doc, lei è arrivata con calma e delicatezza ci ha detto che si prenderà cura di noi e questa cosa ci è piaciuta. Noi della seconda squadra siamo contentissimi, ma anche i ragazzi della prima. Poi lei è – pausa – cioè non si fa condizionare. Anche con Merlo l'altro giorno è rimasta tranquilla."
Tranquilla è un parolone avevo una rivoluzione condominiale in atto.
"Ma perché vi sta antipatico il secondo allenatore?"
Ti prego dimmi di sì.
"Ma no – peccato – solo che lei non si è fatta condizionare ecco."
Puoi giurarci che non mi faccio condizionare. Smettete di ridere tutte adesso.
"Infatti è così. Anzi, se lui vi tirannizza dimmelo che lo concio per le feste."
Almeno ho un valido motivo per menarlo.
Andrea esce dopo un altro abbraccio trita ossa. È un miracolo che le mie costole siano ancora integre. A parte questo mi sento euforica. Ho come la sensazione di aver dipanato un po' di nebbia.
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Dai, gioca con me
Romance"Sono troppo grande per questi giochetti." "Non sei troppo grande, hai paura." "Di chi, di te?" "Esatto, dottoressa, proprio di me. Del tuo gioco preferito."