Protocollo Speciale

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*NOTE AUTRICE* Mi sono lasciata fregare di nuovo... due giorni fa brancolavo nel buio, chiedendomi se avrei superato le quindici pagine di testo, visto che ogni volta mi dico di arrivare a venti... non di meno, NON DI PIU'!!!! e poi ieri, BOOOMMMM: sono diventate trentadue! Ogni santa volta va così! Perdonatemi, sono un inguaribile amante delle "long" ma che sa di non poter permettersi di scriverle! Credetemi, lo dico per il vostro bene. Non per il mio.

Mi scuso anche perché nonostante ora io abbia tempo in abbondanza, continuo a non aggiornare spesso come vorrei... ma la verità è che per me queste storie sono più complicate di quello che sembrano, le curo ogni giorno e ci sto dietro ORE, cambiando le frasi milioni di volte, per poi trovare quella giusta quando ho spento il computer -.-. purtroppo mi è difficile lasciare passare qualche banalità: se una frase che ho scritto non mi piace, non la posso lasciare passare!

Bene, piccola info che probabilmente non interessa a nessuno: anche questa è una delle storie che mi sono appuntata tempo fa... in pratica è nata quando sono uscita dal cinema dopo aver visto Avengers End game (ve li ricordate i bei tempi in cui si poteva uscire e andare al cinema? Ecco, quelli.) prima o poi vi giuro che ne uscirò dallo shock subito a causa della morte di Tony... e inizierò a scrivere di altro!











Nulla era facile. Niente lo sarebbe più stato. Ogni sguardo lo tormentava... ogni sorriso; voce; contatto; movimento. Qualunque cosa richiamasse la vita, distruggeva Peter dall'interno. Un Peter che di vita non ne voleva più sapere, perché si era presa gioco di lui troppe volte. Lo aveva caricato con un peso che non era in grado di reggere nemmeno nelle vesti di Spiderman... e lo stava trascinando giù fino all'inferno. Peter non sopportava più la vita. Aveva smesso di farlo da quando Tony Stark gli era morto davanti agli occhi, e non la sopportava nemmeno in quel momento, che – costretto dalla sua stessa coscienza – si era presentato al suo funerale. Un'altra cosa che sapeva di non poter reggere, ma a cui sapeva di non poter mancare: Perché non voleva discutere con zia May. Perché tutti si aspettavano di trovarlo lì. Perché lo doveva a Tony stesso, per dargli quell'addio che non aveva avuto il tempo di dargli... o che più semplicemente non si era aspettato di dover dare. Un addio che tempo addietro gli avrebbe fatto rivoltare lo stomaco per giorni al solo pensiero, ma che oggi si era fatto realmente necessario e lo paralizzava a tal punto da scaturire sguardi comprensivi e preoccupati da chiunque si fosse accorto che anche lui si era presentato lì... con la faccia di uno che non vede un letto da mesi... anche se aveva "riposato" cinque lunghi anni prima di prendere parte alla guerra contro Thanos, conclusa da non più di ventiquattr'ore. lo smoking che aveva scelto di indossare, valeva più di quelli di tutti i presenti messi assieme... completo che fra l'altro gli aveva comprato proprio Tony Stark per il set fotografico fatto dopo essere entrato a far parte della Stark internship, prima di cambiare idea e fargli indossare una giacca color cachi... "Tienilo lo stesso, consideralo come un regalo per l'obbiettivo che hai raggiunto. Lo userai per un'occasione speciale." gli aveva detto dopo che Peter si era categoricamente rifiutato di accettare un regalo così costoso. Probabilmente in quel momento Tony Stark lo stava spiando dall'alto del paradiso e aveva colto l'ironia, facendosi una grassa risata. Già se lo immaginava... irresistibilmente arrogante come sempre "Ritenere occasione speciale il mio funerale, è di pessimo gusto, Peter!".

Si sentiva strano in quello smoking, indossare qualcosa che era passato per le mani di Tony – come se quelle stesse mani fossero lì a stringergli le spalle e a circondargli il busto nel modo in cui lo faceva quella giacca – lo rendeva instabile... un minuto prima si lasciava coccolare da quelle mani e quello dopo si rendeva conto di vivere in una menzogna, e si disperava... motivo per cui aveva categoricamente scelto di non usare mai più la tuta di Spiderman. E tanto meno quello Smoking. Quella era la prima e unica occasione. Perché lo doveva a Tony Stark... perché voleva avere su di sé le sue mani almeno un'ultima volta, cosicché lo aiutassero a superare quel pomeriggio infernale.

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