Capitolo 35

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<Ha ripreso a fare boxe da Biagio, capisci?> sbottò Bea ad Aurora ,mentre facevano colazione al bar davanti l’università. Cornetto con crema al pistacchio e caffè rigorosamente ristretto, il terzo della mattinata.
Sapeva di essere abitudinaria, ma in questi casi la routine la aiutava, soprattutto per il fatto che non dovesse aspettarsi niente di insolito, niente che potesse sconvolgerle la giornata. Come quando lei e Edoardo avevano la giornata tutta per loro, apriva gli occhi con la certezza di trovarlo accanto a se. Quella era classica routine che avrebbe voluto per il resto della vita.
<Ne hai parlato con lui?> Aurora era spenta, triste, ma avrebbe affrontato il discorso con lei più tardi, ora era il suo turno di sfogarsi. <Con Biagio ancora no, ma sta pur certa che mi sentirà anche lui. Come può non avermi detto niente nonostante le condizioni di Edoardo?!>> Alzò la voce che riecheggiò nel locale semivuoto, il nome del suo ragazzo si propagò per pochissimi secondi.
<Non so come comportarmi. Ho sempre paura di sbagliare.>
Una voce famigliare risuonò alle sue spalle all’improvviso, ma rimase indifferente. Edo le baciò una guancia, spostando la sedia e mettendosi vicino a lei. Gianluca invece non si comportava più allo stesso modo, salutò  sedendosi distante da Aurora.
<A che ora hai lezione?>le chiese Edoardo poggiando il braccio sulla sua spalla. <Alle 9. Devo sbrigarmi altrimenti faccio tardi.>
I ragazzi ordinarono, Aurora e Gianluca non si degnarono di uno sguardo, ma Edo impegnato a mandare messaggi non ci fece caso.
Si avvicinò a lui, fingendo di baciarlo per sbirciare la conversazione. <Cos'ha Biagio di così importante da dirti alle otto e mezza del mattino?>
Bloccò subito lo schermo del cellulare mettendolo in tasca, al sicuro da occhi indiscreti. <Niente di che, mi aggiornava per quel che riguarda gli allenamenti.> La cameriera interruppe la conversazione posando i caffè sul tavolo.
<Tutto ok voi due?> Domandò ai ragazzi difronte a lei. Aurora si allontanava sempre di più e a Gianluca sembrava non fare una piega, la ignorava completamente. <Va beeene. Vado a lezione.> Baciò Edoardo prendendogli il viso tra le mani. La barba era cresciuta e gli dava un’aria leggermente trasandata. <Non fate cazzate.>
………………….
Seguì la lezione pensando ad altro, poi prese appuntamento con Aurora che le raccontò finalmente cosa non andava tra lei e suo fratello. <Se gli devo spezzare le gambe dimmelo. Non mi faccio scrupoli.> Chiuse la cartina e gliela passò.
Se Edoardo avesse saputo, che ogni tanto lei e sua sorella fumavano uno spinello, era sicura che le avrebbe messe in isolamento in qualche posto sperduto buttando la chiave, e non avrebbe avuto torto. <Lui non ha fatto niente.> Inspirò il fumo, e lo trattenne.<È colpa mia.>
<E cosa avresti fatto di tanto grave da costringerlo a non guardarti neanche?> Era molto protettiva nei confronti dei suoi fratelli e non sopportava l'idea che qualcuno potesse ferirli in qualche modo. <Niente di serio, ma si è incazzato.> Scosse la testa e gli occhi iniziarono a farsi lucidi. Il cielo nel frattempo si coprì di nuvoloni neri e densi, all'orizzonte si intravedevano lampi che sarebbero presto arrivati violentemente sulla città. <Ero in macchina con un mio compagno di università.>
<Dubito si sia arrabbiato per questo.> Gianluca era un tipo geloso, ma non avrebbe mai fatto una tragedia solo per un passaggio in macchina. <Ci stavamo baciando.>La bomba esplose. <Aurora…>
<Non dire niente, ti prego. Mi faccio già schifo da sola. Io amo Gianluca ,tanto, è l'unico per me. Antonio è stato un grossissimo errore, lo stavo respingendo, te lo giuro!> Pianse violentemente, quasi a singhiozzi.
<Non ho avuto neanche il tempo di reagire, che ho visto Gianluca davanti l'auto, impassibile. Si è girato ed è entrato in casa. Non mi parla da ieri sera non ha detto una parola, è freddo, quasi apatico, ho provato a spiegare, però mi ignora completamente.>
Piangeva sempre più forte, Bea le prese le mani, l'abbracciò e la rassicurò. <Si risolverà tutto, ci parlo io ok. Tranquilla.>
Glielo promise, ma prima doveva risolvere la questione con Edoardo. Tornò a casa e lo trovò intento ad allenarsi con il sacco. Era a petto nudo, sudato e indossava solo dei pantaloncini.
Ad ogni colpo i muscoli si contraevano, le cicatrici sull'addome erano rosse, forse più del solito. La gamba che era stata precedentemente ingessata , era appoggiata a terra senza problemi.
<Ciao.>La salutò indifferente. Si avvicinò e gli lascio una bacio sulle labbra, ma la respinse con la banale scusa del ”Sono sudato.”
<Non importa.> Si avvicinò ancora una volta, gli tenne fermo il viso e lo bacio con più passione. La respinse un'altra volta, evitando di guardarla o darle spiegazioni, dopodiché se ne andò in bagno chiudendosi a chiave.
Restò perplessa, cosa gli stava succedendo? Non era più il ragazzo di cui si era innamorata. Chiamò Biagio per chiedere spiegazioni, ma quando rispose la liquidò con un semplice “Ha ripreso ad allenarsi, tutto qui” ma a lei non sembra sembrava proprio così.
Era sicura ci fosse dell'altro e aveva intenzione di scoprirlo... a qualsiasi costo.

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