Capitolo 19: Il ritorno degli elfi oscuri

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Pov Lyanna

Io e Loki abbiamo deciso di affrontare Odino, probabilmente lui ha ragione, il Re ci ha ingannato per qualche motivo.

È tutto così ovvio, cristallino, ma dentro di me non riesco a credere che abbia fatto una cosa del genere.

Loki si allontana dalla vetrina dove all'interno c'è la lancia dorata e mi fa segno di stargli dietro.

Lui muove la mano lentamente e le sue dita creano delle piccole linee nell'aria formando una luce verdognola.

In quell'istante appare la lancia nella sua mano e vedo un'altra copia all'interno della vetrina.

«Ottimo trucchetto» dico appoggiando il mento sulla sua spalla.

Sono dietro di lui e per arrivarci devo alzarmi sulle punte, ma poco mi importa.

Appoggio le mani intorno al suo busto e lo stringo chiudendo gli occhi.

Solo in quell'istante mi rendo conto che portando indietro la lancia probabilmente ci saremmo dovuti separare.

Odino non avrebbe accettato il nostro affronto, tanto meno la nostra relazione.

In realtà non so se io e Loki siamo, come dire, fidanzati.

«Lyanna...»

Loki fa per dire qualcosa ma la lancia inizia a brillare di una strana luce color ambra ed entrambi veniamo balzati via.

Il moro sbatte la schiena contro al muro distante di qualche metro e io gli vado addosso.

Sento il suo fiato mozzarsi proprio come il mio e cadiamo a terra.

Ogni singola cellula del mio corpo sembra pronta all'azione, il dolore svanisce immediatamente e guardo la lancia.

«Che diavolo?!» dico alzandomi subito in piedi.

Noto Loki ancora sdraiato a terra, anche lui sembra stare bene ma dalla sua espressione capisco che è evidentemente scocciato.

«Sarei onorato di non balzare via ogni volta che ci avviciniamo troppo» sussurra a denti stretti.

Gli porgo la mano per aiutarlo ma Loki la rifiuta e a passo spedito va a prendere la lancia.

La stringe tra le dita e chiude gli occhi facendo dei profondi respiri.

«Loki...ma che stai facendo?» chiedo avvicinandomi.

Lui non risponde e rimane immobile mentre noto le nocche della sua mano diventare bianche.

«Non funziona, perché diavolo non funziona?»

Osservo i suoi occhi vitrei e noto che sono leggermente lucidi.

«Potrei sapere di cosa parli?» chiedo nuovamente incrociando le braccia al petto.

«Ho provato ad usare la lancia, ad entrare in contatto con essa. Ma sembra che non funzioni. Forse se...» posa lo sguardo su di me «Dammi la mano»

Allunga il braccio portando le sue dita snelle verso di me e rimango interdetta per qualche istante.

Sento la paura, paura di essere balzata via di nuovo, ma anche una strana energia che mi obbliga ad avvicinarmi a Loki.

Le sue dita sono come una calamita per le mie, la mano si muove dal sola e non riesco a fermarmi.

Quando ormai la nostra pelle si sfiora sentiamo un tremolio provenire dal pavimento.

Ritorno in me e mi allontano subito notando che nella stanza tutto sta girando.

Si, letteralmente girando.

          

Io e Loki ci troviamo all'interno di un enorme cerchio, probabilmente illusorio, e tutto ciò che c'è intorno a noi rotea.

Assottiglio gli occhi e vedo contro luce una barriera quasi invisibile ed impercettibile.

Qualcuno ci ha bloccati dentro, non possiamo uscire e probabilmente nessuno può entrare.

«Loki...questo non è Odino» dico stringendo i pugni.

«No...non è lui» sussurra il moro avvicinandosi a piccoli passi.

Teniamo una certa distanza per non rischiare di venire nuovamente balzati via.

Davanti a noi si apre un portale, è di un colore azzurrino e mano a mano che si espande diventa sempre più chiaro.

Dal centro vedo alcune figure fuoriuscire, sono all'incirca sei elfi oscuri.

No, non di nuovo.

Il capo, quello che Thor aveva detto di aver ucciso, a quanto pare è risorto.

Perché è proprio davanti a noi.

I suoi occhi verde smeraldo mi squadrano da capo a piedi mentre i capelli biondo platino sono raccolti in una lunga treccia.

«Ci rivediamo miei cari» dice con un sorrisetto in volto.

Come scusa?

La sua armatura nero pece  si intona perfettamente all'enorme spada che tiene in mano.

La lama tocca con la punta il pavimento e l'elsa è ricoperta da una stoffa in pelle, molto lucida.

«Tu dovresti essere morto» dice Loki inclinando il capo di lato.

L'elfo scoppia a ridere e i soldati che sono con lui fanno lo stesso.

Noto che hanno le ali chiuse dietro le spalle, per ora non hanno intenzione di attaccarci.

Ma dato che ci hanno rinchiuso in un cerchio e che sono armati, so che non manca poco.

«Beh si, effettivamente il figlio di Odino mi ha ridotto in fin di vita. Ma la terra mi ha aiutato a non morire. Ricorda ingannatore. Sono un elfo, la natura non ci permette di morire» risponde il biondo facendo strisciare avanti e indietro la punta della lama.

«Peccato, pensavo davvero di essermi sbarazzato di te. E cos'è tutta questa scena? C'era bisogno di creare un cerchio magico per imprigionarci? Andiamo» risponde Loki alzando un sopracciglio.

Come fa ad essere così ironico adesso?!

Rimango in silenzio e porto la mano dietro la schiena dove ho legata la mia spada.

«Io non lo farei» dice subito l'elfo puntando i suoi occhi smeraldo su di me.

Mi blocco con la mano ancora a mezz'aria e la lascio cadere lungo i fianchi.

«Che cosa vuoi?» chiedo trafiggendolo con lo sguardo.

«Semplice, quella»

Indica la lancia dorata e guardo Loki che stringe ancora di più la presa.

«Mai» sussurro tra i denti.

«Probabilmente non la porterete ad Odino, e io so anche perché» dice l'elfo iniziando a camminare avanti e indietro.

Seguo ogni suo movimento con lo sguardo.

«Odino vi ha ingannato. Vi ha usato per trovare la lancia. Anche se è stato talmente sciocco da non capire che così non ha spezzato la maledizione» continua lui ridendo.

Loki • The golden spear •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora