Capitolo 20🌸

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POV LADYNOIRE
Mentre accompagnavo Adrien a casa, a metà tragitto mi accorsi che perdeva più sangue. <Cazzo> dissi sottovoce. <Che succede?> Disse allarmato. <Perdi più sangue. Sarà meglio accelerare il passo> dissi correndo più veloce. In meno di venti minuti eravamo già a casa. Quando arrivammo, presi le chiavi di casa dalla tasca di Adrien e aprii la porta di casa. Feci sdraiare Adrien sul divano mentre cercavo qualcosa che potesse curare le varie ferite nella testa. Trovai un disinfettante, dei cerotti e della specie di cotone nel bagno. Gli presi ed andai in cucina, dove Adrien era sdraiato sul divano. Gli passai il disinfettante nella fronte, dove c'erano delle ferite, e poi gli misi il cerotto. Poi pensai che non c'erano ferite solo nella testa, c'è ne dovevano essere anche sulla schiena. <Em, ti potresti togliere la maglietta?> Dissi imbarazzata. <Perché cosa vuoi fare?> Disse con tono divertito. <Devo vedere se hai ferite, genio> dissi roteando gli occhi. <Vai, io mi giro> dissi girandomi dalla parte  opposta. <E perché ti dovresti girare?> <Ti stai levando la maglietta quindi mi sembra il caso che io mi giri> <a me non mi sembra il caso> disse con sguardo pervertito. <E che palle Adrien, prima sei letteralmente incazzato con me, poi cerchi di portarmi a letto.  Adesso togliti sta maglietta> dissi girandomi <wow, che caratterino>. Dopo circa cinque minuti dissi: <posso girarmi?> <Ovvio piccola> . Appena mi girai trovai Adrien seduto sul divano con un sorrisino pervertito in volto con tanto di pettorali e muscoli. <Sai, non ti credevo così pervertito, Agreste> dissi incrociando le braccia. <Non mi conosci bene> disse ridendo. Adesso avevo anche paura ad avvicinarmi. <Dai guarda la tua pancia. É piena di lividi> <e di muscoli> <ti devo curare, altrimenti fai da solo> <no no, preferisco che mi aiuti tu> tirai un sospiro e mi avvicinai a lui. Quando ero arrivata al divano, mi fermai incerta. <Coraggio> disse con il disinfettante e i cerotti in mano. <Non mordo mica>. Tirai un altro sospiro e presi il disinfettante e i cerotti che aveva in mano. <Ti dovresti girare, devo vedere se hai delle ferite sulla schiena> <pensavo che volevi vedere i miei pettorali> <no> dissi seccata. <Come vuoi> si girò dall'altra parte e vidi poche ferite. <Menomale che sono poche> dissi con un sospiro di sollievo. <Eh già menomale, così avremo più tempo per fare quello che vogliamo> <mi hai rotto Agreste> dissi mentre disinfettavo le ferite. Dopo un po' finalmente finii. <Alleluia> dissi felice. <Puoi rimetterti la maglietta se vuoi> <no, credo che resterò senza> <come vuoi> dissi indifferente. <Allora io vado> dissi avvicinandomi alla finestra. <Aspetta> disse lui avvicinandosi a me. <Dobbiamo parlare> <parlare o scopare?> Dissi con le braccia incrociate. <Diciamo che voglio parlare> <ti dò solo cinque minuti> dissi decisa. <Basteranno. Preparo anche da mangiare> <chi me lo fa fare> dissi alzando gli occhi al cielo. <Dai piccola hai detto almeno cinque minuti>.

𝐔𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐢🖇️🥀| 𝐌𝐢𝐫𝐚𝐜𝐮𝐥𝐨𝐮𝐬🐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora