XXVIII

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3 mesi estivi lontano da chiunque.
Ero finalmente a casa, nel posto in cui sono nata e cresciuta, circondata dalle persone che mi sono sempre state accanto.
Mentirei se dicessi che la ferita si è rimarginata, Sapobully non tornerà mai ad essere un estraneo per me.

                               Settembre
Vivo in un monolocale a 100 metri da quello della mia amica che si è appena trasferita a Milano con me; ho preso la mia roba e l'ho portata a casa con l'aiuto di Nicolò
È uscito il mio libro e le cose stanno andando davvero bene.
Il libro parla di me e la mia passione per la trap, il tutto in chiave descrittiva.
Arianna mi chiede di andare a festeggiare in un locale aperto da poco ed io accetto.

Luci rosse, musica ad alto volume e drink gratis, cosa potevo desiderare di più?
Mentre andavo in bagno a ritoccarmi il trucco sbatto violentemente contro la spalla di qualcuno.
Sapo.
Alzo gli occhi verso di lui, i suoi occhi così freddi e distaccati si poggiano per qualche secondo sulla mia immagine per poi mimare uno "scusa" fugace e andarsene.
Cosa? STAVAMO PER AVERE UN BAMBINO INSIEME E TU MI TRATTI COME UN'ESTRANEA?
dovevo riprendermi.
Andai in bagno a sciacquarmi il viso, dopodiché uscii fuori a fumare una sigaretta.
Mi sento osservata.
Noto la sagoma di qualcuno nell'ombra, una persona seduta su un muretto, Sapo.
Decido di andare verso di lui con aria decisa, l'alcool però stava facendo effetto.
"Adesso è così? Mi tratti come un'estranea?"
"Lo hai voluto tu."
"Ma ti senti quando parli?!??"
"Non chiedermi un rapporto civile se hai bloccato il mio numero ovunque e per 3 mesi non ho avuto tue notizie. Credi che la gente resti ad aspettarti? Il mondo non funziona così. Tienilo bene a mente, idiota."
Sento che la terra scompare da sotto i miei piedi, come se stessi precipitando nel vuoto più totale cazzo.
Mi risveglio nel bagno di un hotel lussuoso, sapo mi stava facendo impacchi di acqua fredda sulla fronte.
"Cosa è successo?"
"Eri fuori a prendere una boccata d'aria e mentre fumavi una sigaretta sei svenuta."
"È quello che ci siamo detti?"
"Non ci siamo detti assolutamente niente."
Avevo immaginato tutto... avevo sognato.
"Chiamo un taxi per farti portare a casa o, ti prenoto una camera qui?"
"Posso dormire da te...?"
"Mi dispiace, non è possibile"
COSA??!!!! Sapobully mi stava rifiutando?????
Abbasso lo sguardo.
Sapere il perché mi avrebbe fatto ancora più male.
"Vado a casa in autobus"
"Non posso permettertelo.. sarebbe da incoscienti lasciarti andare così... ancora più da incoscienti pensare di andare a casa in autobus però " sorride.
Ebbene sì, mi ero dimenticata di quanto fosse bello quando sorrideva.
"Hai la febbre... il tuo cuore batte più forte di quanto dovrebbe, ho paura ti esca dal petto..è il tuo naso non smetteva di sanguinare fino a pochi minuti fa.."
"Mi dispiace... sei andato via dalla festa per.. per prestarmi soccorso...e... non so come ripagarti.."
"Non sai una sconosciuta... probabilmente avresti fatto lo stesso. Vieni con me"
Aspettai alla reception ed il ragazzo dopo aver parlato con il signore che era di turno quella notte, viene verso di me con una chiave in mano.
"Questa è la tua camera, siamo sullo stesso piano...ti accompagno."
Non era il mio sapo... perché si comportava così...?! Era così... distante.
"Allora grazie..." dico con sguardo basso
Il ragazzo mi accarezza il volto e sorridendo va via.

La mattina dopo mi svegliai alle 6;00 il sole stava nascendo ed io volevo andare a casa a piangere tra le mie lenzuola mentre mangiavo gelato.
Presi le mie cose, cercai di sistemarmi in modo decente e me ne andai; prima però lasciai alla reception un bigliettino con il mio nuovo numero, incaricando il signore di farlo avere a Sapobully.
Spero mi chiami...

Parlandone con la mia amica che abitava a pochi passi da me e con Nicolò, mi sentii meglio. Pensavano anche loro che il ragazzo aveva un atteggiamento alquanto strano nei miei confronti.
"Non posso crederci che siamo diventati estranei... dopo tutto quello che è successo..poteva finire in qualsiasi altro modo ma non così..."
dico con la voce rotta dal pianto.
Poi mi venne un'idea, chiamare Rocco, lui si che poteva dirmi cosa cazzo stava succedendo.
"Ommioddio sei davvero tu? Ti avevo dato per dispersa!"
"Sei con gli altri o puoi parlare? Se sei con gli altri rispondi si, saranno ormai 10 anni"
Il ragazzo all'inizio non capisce ma fa come dico
"Si saranno ormai 10 anni.."
"Okay adesso di agli altri che stai parlando con un amica di famiglia e poi allontanati"
"È un amica di mia madre.."
"Bravissimo"
"Allora? Tutto bene??"
"Si... ho preso un po' di tempo per me stessa..."
"E ora come stai?"
"Rocco... ieri sera ho visto sapo.."
"Ah allora sai tutto?!... cioè... te lo ha detto?"
"No.. mi ha semplicemente soccorso perché ero a un passo dal coma etilico e poi mi ha prenotato una camera sul suo stesso piano d albergo... sono andata via lasciandogli il mio nuovo numero.."
"Capito..."
"Cosa avrebbe dovuto dirmi?"
"Se non lo ha fatto lui non dovrei dirtelo io.."
"Andiamo... Rocco devi dirmelo... non sto facendo altro che piangere...non riesco a capire perché lui è così distaccato da me.."
"Quando te ne sei andata è stato male... così come lo sei stata tu... dopo circa un mese ha conosciuto una donna.. si chiama Chantenne.. è mezza brasiliana, stanno insieme da due mesi e... hanno deciso di andare a vivere insieme... sai, lui è cambiato tanto. Ha messo la testa a posto...non si droga più... non spaccia..."
perché non è tornato da me allora???
Perché non è tornato da me allora???
Perché non è tornato da me allora????????
Come era previsto svenni.
Mi succede spesso ultimamente... non riesco ancora a trovare un equilibrio con il mio corpo dopo quello che mi è successo.
Forse perché non riesco ancora ad accettarmi del tutto.

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