Capitolo 9

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Waves acoustic
-Dean Lewis


Emiliano.

L'alba è la ragione per cui tutto inizia con qualcosa di bello.
Il sole che sorge dimostra che c'è un inizio ogni giorno, un nuovo inizio.
E c'era l'alba quando ho incontrato lei.
Ma si sa che dopo un inizio c'è anche una fine che arriva veloce, neanche te ne accorgi.
Le cose belle finiscono con un tramonto.
Ma quanto sono belli i tramonti?
Con i colori che spirano nel cielo rendendolo variegato di colori. Il sole che viene accolto dal mare e le sue rapide che si riflettono sulle onde, sugli specchi e negli occhi.
Sono seduto sulla spiaggia a bere birra e a fumare, mentre guardo il sole tramontare.
Penso a Lara, a come è scesa incazzata dalla macchina, a suo fratello che se avesse potuto uccidermi l'avrebbe fatto all'istante e a me.
L'ho ferita per allontanarla, perché è vero ciò che le ho detto. Prima di poter ricominciare, prima della mia nuova alba devo risolvere altre questioni in cui lei non può entrare.
Non perché io non voglia, anzi.
Semplicemente perché voglio proteggerla da coloro che potrebbero ferirla per arrivare a me.
E questa cosa non deve accadere.

Quando mio padre mi ha detto che quello stronzo sarebbe uscito di prigione, sono andato in panico.
Sono stato io a denunciarlo e lui mi ha anche minacciato prima che lo portassero via.
Semplicemente non volevo coinvolgere Lara perché non si merita tutto questo.
Non si merita di avere a che fare con un pazzo omicida, con mio padre che è l'uomo più frustrato che esista e con l'Emiliano del passato.
Prima chiudo tutto questo e poi mi godo la mia nuova alba.
Sperando che poi mi lasci parlare, testarda come è e stronzo per come le sono sembrato.
Ovviamente mi farò tenere informato da Camilla in caso qualcosa dovesse andare male nella sua vita.
Non dovrei metterci molto comunque, devo solo parlare con due persone e chiedere scusa a una in particolare.
Accendo un'altra sigaretta e sento qualcuno sedersi vicino a me.
<<Ti ho cercato ovunque fra.>>
Guardo Lorenzo e sorrido grato di avere amici a cui interessa qualcosa di me.
<<Mi spieghi che cazzo è successo?>>
Alzo le spalle e scolo l'ultimo goccio della mia quarta birra, penso.
<<Niente. Ti ricordi di Lara no? Alla fine l'ho baciata alla festa.>>
Lorenzo si apre in un sorriso e mi da una pacca sulla spalla.
<<E quindi perché sei qua a bere? Stai festeggiando da solo?>>
Ridacchio e osservo le onde del mare.
Avessi io la loro forza, di infrangermi e rialzarmi sempre.
<<No, magari. Sono stato uno stronzo perché l'ho allontanata da me. Lei è ritornata e mi ha aiutato a dire addio a Sofia. Adesso ho accettato la sua morte e mi sono rassegnato. Ma l'ho mandata di nuovo via, subito dopo.>>
Lui aggrotta le sopracciglia e mi guarda male.
<<Perché esattamente?>>
<<Perché ho scoperto che Giulio esce domani di prigione.>>
Lui sembra capire tutto d'improvviso e annuisce piano.
<<Hai paura che possa fare del male a lei per arrivare a ferire anche te, vero?>>
Annuisco e continuo a fumare.
Il fumo mi riempie i polmoni e mi rilassa i nervi tesi che mi ritrovo.
Quando la mia vita ha preso una piega del genere?
<<Amico, devi risolvere la situazione il più velocemente possibile.>>
Annuisco e mi alzo in piedi, barcollo un po' per la velocità con cui compio questa azione e per l'alcool che inonda il mio corpo.
<<Non puoi guidare così. Lascia la macchina qui e vieni con me.>>
Nego con la testa e strizzo un po' gli occhi.
Che mal di testa.
<<Non ho la macchina, sono venuto in bus.>>
Lorenzo sospira e mi conduce verso la sua macchina.
Mi butto di peso sul sedile e chiudo gli occhi.
In mente non mi ritorna più Sofia o l'incidente.
In mente mi torna Lara, il suo sorriso sostituito dalla sua espressione delusa.
Mi maledico e mi impongo di andare a parlare con mio padre, prima risolvo con lui e smetto di portargli rancore prima potrò tornare da lei.
Con questi pensieri e rassicurato dai suoi occhi verdi mi addormento come un bambino.

Si riaccendono le stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora