8|Tutti possono sbagliare

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Hermione e Draco erano diretti verso la classe di Pozioni insieme, il che era strano perché nessun studente di Howgarts li aveva mai visti così vicini.
"senti, la scorsa settimana non è andata benissimo, sta volta puoi rimediare" disse Hermione fermando Draco costringendolo ad ascoltarla. In effetti la settimana prima il ragazzo non era riuscito a parlare con Potter, ma aveva creato situazioni imbarazzanti per tutti e tre e non solo. L'ultima lezione, quando Harry chiese a Draco perché avesse la testa tra le nuvole, proprio in quel momento il biondo rovesciò una fiala piena di un liquido viola sul banco, andando a creare un buco enorme, provocando la conseguente perdita di punti a entrambe le case e un Harry Potter arrabbiato.
Hermione fu l'unica ad aiutarlo, e a zittire la classe quando tutti si erano messi a ridere.
"tutti possono sbagliare! voi non siete di certo migliori!" Draco si ripeteva quella frase nella mente, lei lo aveva difeso e non si sarebbe mai aspettato niente di simile. Nessuno era mai stato così gentile con lui.
Lei in seguito si procurò un'occhiataccia dai fratelli Weasley, ma una faccia compiaciuta da Paciock, ma Draco non capì cosa intendesse con quell'espressione.
Per fortuna Lumacorno li perdonò, non cacciandoli dal Lumaclub ma dando alla fine dei consigli per stare più attenti la prossima volta, ma ormai era fatta, Harry era furioso e non rivolse più la parola a Draco per il resto dell'ora. Nemmeno quando gli assegnarono altri punti per l'ottimo lavoro svolto alla fine, con grande senso di colpa di Draco che non sentiva di meritarseli.
"dopo la figura dell'altra volta non vorrà parlarmi" disse Draco sconsolato, per poi sedersi in un angolo del corridoio non curante delle persone che passavano accanto a lui.
Hermione lo raggiunse e lo guardò negli occhi, e Draco si sentì già più tranquillo. Quegli occhi color nocciola avrebbero guarito qualsiasi malanno, pensò il ragazzo.
"Draco non offenderti...ma hai fatto di peggio!" disse la ragazza in modo ironico, anche se in realtà entrambi sapevano che aveva ragione, ma riuscì comunque a farlo ridere.
"ho un idea, chiedigli scusa per l'altra volta, inventati qualcosa e poi digli che non succederà mai più, e stasera al Lumaclub cerca di essere più gentile che puoi" disse la ragazza cercando di essere convincente e Draco annuì.
"e poi?" chiese il ragazzo, che non capiva in che modo lui l'avrebbe perdonato di tutto il resto.
"poi ci penserò io, non preoccuparti" disse la ragazza alzandosi e suscitando non pochi dubbi in Draco, poi lei le diede la mano aiutandolo ad alzarsi e andarono in classe.

"senti Potter mi dispiace per l'altra volta, ero solo agitato per un compito all'ora dopo...non succederà più" disse Draco cercando di essere il più persuasivo possibile. Harry quando sentì le sue scuse fece uno scatto verso il ragazzo, aveva un sopracciglio alzato e sembrava non aver capito cosa avesse detto.
"tutto ok?" chiese Draco, cercando di farlo parlare.
"si...ok non preoccuparti, ora facciamo questa cosa" disse Harry insicuro, per la prima volta Draco chiedeva scusa a lui per una scemenza.
"senti anche io ho sbagliato la scorsa volta, ero arrabbiato per le selezioni di quidditch e mi sono comportato male, scusa" disse Harry lasciando Draco sorpreso, poi il primo tornò a lavoro lasciando Draco ed Hermione con la bocca aperta per lo stupore.
Così i due si guardarono, e lei cercò di fargli capire che non sapeva niente della storia del Quidditch, poi con le labbra gli mimò un 'rispondigli', e il ragazzo capì al volo.
"non preoccuparti, può succedere" così poi continuarono a lavorare.
Draco sentì Hermione avvicinarsi a lui, e poi senza farsi vedere gli sussurrò qualcosa all'orecchio.
"chiedigli qualcosa sul Quidditch, fallo sfogare" e poi la ragazza andò via verso l'armadietto dove c'erano gli ingredienti per le varie pozioni.
"emm, Potter" disse Draco, non sapendo esattamente cosa dire, Harry continuò a leggere sul suo libro la pozione che stavano per fare, e Draco pensò che non l'avesse sentito. In tal caso non l'avrebbe richiamato per poi magari fare un'altra figuraccia.
"Si Malfoy?" chiese il moro, appuntandosi qualcosa sul libro.
"lo so che forse non sono affari miei, ma come mai eri nervoso per le selezioni?" chiese Draco tutto d'un fiato, lasciando Harry alquanto stupito per il suo interesse.
Il ragazzo lo vide prendere tempo, forse nemmeno lui sapeva bene che dire, poi iniziò a raccontare.

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