Diciotto

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Lauren gli raccontò tutto. Gli raccontò del giorno in cui sua madre trovò lavoro e cercava una domestica. Riuscì a trovare una donna che prendeva anche poco. Fu un miracolo per loro o per meglio dire... per sua madre. Lei era fin troppo piccola. La signora Brown era una donnona, aveva braccia doppie e i suoi capelli erano legati sempre e male , il suo alito faceva pena ma la madre continuava a ripeterle che andava bene perchè non causava problemi. Passarono molti anni e sua madre stava diventando abbastanza brava nel suo lavoro, parlava spesso di soldi messi da parte per una vacanza dei sogni solo per loro due e la signora Brown era sempre presente ad ascoltare. Quando iniziò le scuole superiori sua madre divenne poco presente a causa dell'infinità di lavoro e lei restava spesso da sola con la signora Brown. La trattava tutti i giorni in malo modo facendola chiuderla in se stessa ma per non preoccupare sua madre decise di stare zitta, ricordava quel famoso viaggio in due ogni volta che stava male e che lì, la Brown non avrebbe avuto nessun potere. In un momento abbastanza difficile per sua madre a causa del lavoro, la Brown le "consigliò" come una piccola cimice nell'orecchio che " la piccola Lauren" avesse bisogno di stare a casa e focalizzarsi sullo studio, che la scuola pubblica l'avrebbe resa una bambina orribile. Sua madre troppo presa dal lavoro, confidando solo in lei, decise di ascoltarla. Ormai per la mamma, la signora Brown era diventata un elemento importante. Fino a quando la madre un giorno ebbe la febbre e la signora Brown si prese cura di lei portandole il medicinale che invece di farla sentire meglio sembrava che peggiorasse solo la situazione.

"Gli ultimi istanti della sua vita, mia madre mi implorò di venire qui ma non so perchè... sono qui già da un bel pò eppure sento di non sentirmi per niente al sicuro"

Daniel rimase in silenzio, poi prese la sua mano e l'accarezzò dolcemente.

"Credo che tutti quelli che si trovano qui dentro hanno qualcosa da nascondere Lauren.. non sei l'unica credimi"

"Hai fatto qualcosa anche tu?"

Daniel lasciò le sue mani, incominciò a giocare nervosamente con le sue dita dandosi dei piccoli pizzicotti e poi disse:

"Sono stato in carcere per tre mesi per furto...- rimase in silenzio per dosare bene le parole ma ci tenne a dire velocemente- anche se ero innocente! Diciamo che mi incastrarono dai... poi magari ti racconterò tutto... adesso pensiamo a te! Forse tua madre conosceva qualcuno qui! Forse sapeva che qui ti avrebbero protetta"

Non ricordava nulla della vita di sua madre.. ricordava solo i racconti intrepidi di sua madre e una sua cara amica. Improvvisamente fissò Daniel che rimase interdetto

"Aveva un'amica!! Con lei condivideva tutto!! Forse si trova qui e non sa che io sono sua figlia!!"

"Beh... le uniche donne giovani che conosco sono le donne della mensa! forse loro la conoscono!"

Lauren eliminò a priori Monica conoscendo la sua storia ma le altre?

Decise di alzarsi dicendo " Non voglio svenire ancora... devo restare attiva per avere informazioni! Devo!"Si diede dei colpetti leggeri sulle guance e corse verso la porta.

Daniel la seguì in silenzio mentre lei correva in cucina. Quando andò lì, tutti le andarono incontro abbraciandola preoccupati ormai da un bel pò.

"Finalmente signorina!" disse Tullio ridendo.

"Già... - non devo perdere altro tempo - Monica posso parlarti?"

Monica rimase sconvolta per un attimo dalla richiesta ma accettò lo stesso. I tre uscirono fuori in giardino e Lauren chiese

"Le altre della mensa sono giovani quanto te? "

"No, sono abbastanza sicura che siano più vecchie"

"Ne sei sicura?" chiese Daniel

"Sicurissima! Perchè?"

Lauren era sconfortata... davvero l'amica di sua madre si trovava lì? Monica alzò un sopracciglio spazientita.

"Nulla... volevo saperne di più ... tutto qua " disse infine ratristata. Improvvisamente sentirono una voce alle loro spalle. La signora Hughes stava scendendo dalle scale e andava verso di loro con fare severo.

"Signorina Lauren! Dovresti restare a letto!"

Guardandola Lauren ripensò a Kamila e le sorrise. Poi la osservò meglio...

La signora Hughes ... e se fosse lei?

"Signora Hughes... per caso conosce Elisabeth Johnson?"


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