Nacqui nuvola.
Una densa e fluttuante nuvoletta arancione.
Gli occhi erano fissi su di lei e … aspettavo.
Poco dopo, una sagoma in mezzo alla nuvola che iniziò a svaporare.
Qualche secondo e della nuvola arancione non restò più nulla.
La rividi in futuro, quando la scarsa connessione o una land troppo affollata mi impedivano di ricompormi subito.
Nacqui nuvola; mi trasformai in avatar.
Un avatar anonimo, nonostante la scelta iniziale sia fra quattro e più personaggi con un abbozzo di personalità.
Qualche passo incerto e pochi minuti furono più che sufficienti per guardare attorno e sentirmi di colpo un oggetto in serie.
In giro c’erano tanti pupazzi identici al mio: a quello che avevo scartato, a uno che trovavo buffo e non avevo scelto, a quell’altro che mi aveva lasciata nell’indecisione per parecchi minuti e così via.
Seppi in seguito che molti di quegli avatar in serie non condividevano con me lo stupore della prima volta.
Per alcuni si trattava di una seconda rinascita; tanti altri invece avevano già accumulato più vite di un gatto.
Nacqui nuvola, mi trasformai in avatar, diventai Cherry .
Ma per arrivare a lei non bastarono i minuti, né i giorni.
Forse Cherry completò la sua evoluzione lo stesso giorno in cui la “eliminai” o probabilmente fu come uno di quei fiori che non salda le sue radici alla terra e proprio quando ti aspetti che sbocci, lui velocemente muore.
Ma per raccontare questa storia ci vorranno più parole …