CAPITOLO 15

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Ciao ragazzzzzzi
Come state?
Nuovo capitolo!
















JOSH'S P.O.V.

Vedo Becky inginocchiata per terra, le sue mani la sorreggono e la sua testa e chinata sul water.

Sta vomitando

Sta vomitando

Sta vomitando

Non può succedere di nuovo

No
No
No

Io: "piccola tranquilla"

Mi abbasso vicino a lei, le tengo i capelli con la mano destra e con la sinistra le accarezzo la schiena dolcemente.

Becky: "piccola respira, ti aiuto ad alzarti"

La sorreggono da sotto le ascelle per farla appoggiare al lavandino e poi la tengo per la vita.

Io: "è la prima volta che ti capita vero?"

Ti prego rispondi di sì

Becky: "sì"

Oh grazie al cielo

Poggio la testa sulla sua spalla e la sento sospirare

Becky: "perché?"

Io: "cosa?"

Becky: "perché è tornato solo ora?"

Io: "non so amore, non so"

La sento sospirare nuovamente

Io: "andiamo in camera?"

Becky: "sì"

Entriamo nella sua stanza, ci stendiamo sul letto e lei si appoggia al mio petto

Becky: "perché eri così agitato in bagno?"

Io: "beh... perché... c'è... perché tu stavi vomitando"

Becky: "era solo un po' agitata, può capitare, poi ho anche il ciclo quindi..."

Io: "sei sicura che non ti sia capitato altre volte?"

Becky: "no, non mi è mai capitato. Sei sicuro di stare bene? Lo sai che con me puoi parlare di tutto vero?"

Io: "hai ragione, con te posso parlare di tutto, è ora di raccontarti tutta la verità"

Becky: "non mi hai tradita vero?"

Io: "nonono, non pensarlo mai, io ti amo troppo per tradirti"

Becky: "ok... vai allora"

Io: "è difficile per me, non ne ho mai parlato con nessuno.
Io non sono figlio unico come tutti sanno, almeno non lo ero, avevo una sorella, più grande di me di sei anni e mezzo, le volevo un mondo di bene. Lei era una ragazza allegra dolce e simpatica. Amava uscire con gli amici, amava la sua famiglia e amava la sua ragazza. La mia famiglia era perfetta, o almeno così credevo.
Tutto incominciò ad andare male quando mio padre andò via di casa, si sposò con un'altra donna e lasciò mia madre sola con una quindicenne e un bambino. Usò come scusa il fatto che a mia sorella piacevano le ragazze, dicendo "non posso avere una figlia lesbica, non posso, va contro la mia etica". La verità era che si era scocciato di avere il peso di una famiglia a carico e non voleva ammetterlo"

Ormai piangevo, le lacrime che non avevo versato in questi anni le stavo versando davanti alla mia ragazza che stava già male...

Io: "piccola scusami, non volevo parlare di me, sei tu che stai male"

Becky: "hey, hai bisogno di sfogarti, fallo Josh, tu stai male, anche se non vuoi ammetterlo, stai soffrendo. Fa bene sfogarsi"

Si mette a cavalcioni su di me e si stringe al mio petto

Becky: "continua"

Io: "mia sorella non ci credette, continuava a pensare che fosse colpa sua, solo e solamente colpa sua.
Mia madre le diceva che era tutto tranne che colpa sua. Le diceva che loro due litigavano già da tempo, che era questione di tempo, si sarebbero lasciati comunque.
Lei però non ci credeva, pensava di essere sbagliata. Mia sorella per colpa di quel mostro è diventata anoressica, vomitava ogni giorno, ogni ora. Mia sorella per colpa di quel mostro è morta."

Ormai sono un fiume in piena, le lacrime continuano a scendere velocemente sulle mie guance, bagnando i capelli di Becky.

Becky: "oddio, mi dispiace tanto"

La sento piangere, l'ho fatta piangere ancora.

Io: "non volevo farti piangere, scusa"

Becky: "perché mi chiedi scusa? Non è colpa tua, sono io che sono estremamente sensibile, poi non riesco a vederti stare male. Se tu soffri, soffro anch'io."

Io:"quanto posso amarti"

Le lascio un bacio sulla testa e ci lasciamo cullare a vicenda dai nostri respiri.

we can make it 'til the end (COMPLETA)Where stories live. Discover now