(Luka, steso sul prato, ricorda la sua infanzia )
Luka era sempre stato sportivo; ma anche pacato, e decisamente riflessivo per la sua età.
Amava la musica, e spesso preferiva isolarsi per comporre, anziché uscire e giocare con i suoi coetanei; eppure gli altri bambini della corte lo cercavano sempre insistentemente.
Fin da bambino aveva sempre avuto un certo fascino magnetico; che crescendo, era diventato carisma.
In qualsiasi attività si cimentasse risultava sempre il migliore; nonostante ciò non era né arrogante né vanitoso.
Probabilmente era proprio per la sua indole gentile e disponibile, ed al contempo brillante e vivace, che era stato scelto per trasferirsi nel luogo in cui la principessina del regno dimorava.
Tuttavi proprio non gli andava di abbandonare la sua vita, i suoi amici e la sua timida ed introversa sorella. Ma era il desiderio di sua madre e lui non era solito dare delusioni a nessuno; soprattutto a lei.
...Sua madre...
Quella donna aveva già sofferto abbastanza.
Abituata a sopportare le costanti assenze del Duca e le sue stramberie quando era presente.
Il Piccolo Duca non sapeva se la donna soffrisse maggiormente la sua presenza o la sua assenza.
Il Duca era un uomo frivolo, e poco incline ad assumersi le responsabilità, sociali e politiche, che il titolo gli imponeva.
Era costantemente assente.
Da sempre era lei a guidare il casato; e lo faceva impeccabilmente.
Nessuno dubitava delle doti intellettuali e delle capacità di quella splendida donna; ma la sua forza celava tanta solitudine e sofferenza.
Era una donna in un mondo di uomini, e questo le veniva costantemente fatto presente; anche da coloro che le erano inferiori per grado.Il Duca era tornato nel suo ducato per accompagnare formalmente il figlio al monastero dove lui e la principessina sarebbero stati educati ed istruiti dal più saggio degli uomini del loro tempo: il Maestro Fu.
Luka, aveva solo 8 anni; la principessina ne aveva 6.
Era ben consapevole che si sarebbe dovuto sentire onorato per essere stato scelto dal Re per essere istruito con la giovane erede al trono; eppure mentre se ne stava lí, seduto nella carrozza, impossibilitato ad evitare tutte quelle raccomandazioni, sentiva il petto dilaniato dalle preoccupazioni.
Chi avrebbe spronato quella timida sorella che si ritrovava?
Chi sarebbe stato la spalla di sua madre?
Mentre si chiedeva tutto questo, guardava l'aria fresca e spensierata di suo padre:"...su lui non possiamo contare..."
Pensò sconsolato.Una brusca frenata azzittì sua madre e ridestò suo padre dal fantastico mondo in cui palesemente era entrato dopo le prime raccomandazioni fatte al figlio.
Quelle parole erano state buttate lí più per avviare il discorso che sapeva sarebbe stato poi ripreso ed egregiamente condotto da sua Moglie; che non per aprire un vero dialogo.La fermata, e la contestuale occhiataccia della duchessa, fecero comprendere al Duca che a scendere dalla carrozza e verificare gli eventi sarebbe dovuto essere lui.
Controvoglia scese.
Neanche si era allontanato dalla porta che il cocchiere si infilò tremante nell'abitacolo.
Luka guardò suo padre preoccupato; ed invece notò nell'uomo una reazione totalmente diversa.
Occhi come rotondeggianti cuoricini, e tutto il volto aveva assunto un'aria sognante..."Cosa ci sarà mai di tanto terrificante ed amabile al contempo?"
La duchessa, visibilmente infastidita, stava per scendere e rimettere tutti in riga; ma il Marito la precedette:
-Mia amata corri!
La più adorabile delle creature è incappata sul nostro cammino!!-Di certo non si poteva dire che il Duca fosse un uomo comune.
Il cocchiere, terrorizzato, bloccò la sua padrona per un braccio:
-Mia Signora non scenda c'è un mostro lí fuori!-Quando Luka si girò, cercando con lo sguardo il padre, questi era già sparito da vicino alla portiera e si stava avviando verso...
...Verso......UN COCCODRILLO?!
Luka osservò la scena in un misto di sbalordimento e aberrazione.
Sua madre era uscita adirata dalla carrozza per raccattare il marito, che di nobile aveva solo il titolo.
L' obiettivo era chiaro: separare il Duca dall'enorme lucertolone al quale si era abbracciato, e per il quale stava già scegliendo il nome.
Con la forza di cento uomini, li separò brutalmente; ma non riuscì ad evitare che il Duca si ricongiungesse alla sua nuova priorità.
Stufa dei capricci del suo infantile marito, dovette accettare che il Casato dei Cuffaine avesse un nuovo, squamoso, membro...Il viaggio riprese nella consueta follia familiare; ma con l'aggiunta di quella enorme lucertola che il Duca continuava a definire "l'amoruccio di Papá".
Tutto entusiasta farneticava di aggiungere il disegno di un coccodrillo allo stemma familiare; ed il bestione sembrava essere piuttosto felice delle attenzioni che stava ricevendo ."Sembra quasi un enorme cane verde"
Pensò guardando il nuovo arrivato.
Volgendo poi lo sguardo verso sua madre si spaventò.
Sembrava ad un passo dall'esaurimento nervoso.Il Piccolo Duca, sempre più preoccupato di lasciare solo quei due, e sua sorella con loro, non poté fare a meno di chiedersi:
"Se il Re sapesse delle dinamiche del mio casato...mi vorrebbe ancora come compagno di studi e giochi della sua unica figlia?"Come se la madre gli avesse letto la mente, guardando fissa il vuoto, disse sconsolata:
"Nessuno deve sapere...Mai....Nessuno"
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Miraculous: Duel Dans La Nouit 👑/Adrinette
FanfictionAdrien Agreste é un Re crudele e spietato. Un giorno, in fin di vita, incontra una ragazza dagli occhioni blu; per il giovane é amore a prima vista. E se fosse lei la causa della sua crudeltà? #Adrinette