*FOTO MRS SMITH*
Appena arrivata, iniziai a fare il borsone. Presi metà di tutti i miei vestiti (non molti), quattro paia di scarpe (due di superga, uno col tacco e uno di vans) e i miei oggetti personali. Avevo raccolto la mia vita in una "busta".
Sentii la porta, mia madre era a casa. Scesi di corsa di sotto e le saltai addosso, abbracciandola con tutta la forza che avevo in corpo. Lei rimase sorpresa, ma poi ricambiò l'abbraccio. Le lacrime cominciarono a rigare il mio viso. Ma non lo diedi a vedere, non volevo che lei lo notasse. Così mi staccai e salii in camera. Pensai di chiamare Giorgia, dovevo salutarla.
-Amore.- Dissi.
-Tesoro.-
-Vieni da me?-
-Arrivo, sono appena uscita da scuola, son vicino a casa tua. Ma tu come mai te ne sei andata?-
-Non mi andava molto oggi. Mi faccio trovare fuori, ciao.- Non le do il tempo di rispondere e riattacco.
Scendo di sotto e apro la porta: eccola.
-Ei-
-Oi, non ti ho vista più a scuola e mi sono preoccupata. Come è finita con Novelli?-
Mi tremano le gambe. Non voglio dirglielo, non ce la faccio. Non lo deve sapere. Non avrei mai il coraggio di dirgli che la sto abbandonando, MAI.
-Ho detto no.- Le dico alla fine.
-Sei sicura della tua scelta?-
-Si, non me la sento di lasciare tutto.- Mento.
Iniziamo a parlare del più e del meno. Mi dice che ha fatto a scuola, niente di nuovo. Mi accorgo che si sono fatte le 13.50. La devo salutare, è ora.
Mi alzo, l'abbraccio e le stampo un bacio sulla guancia.
-Grazie.- Le sussurro all'orecchio.
-E per cosa?-
-Per esserci sempre stata, per non avermi abbandonato, per non aver fatto tutto ciò che prima di te molti altri hanno fatto, per tutto.- Una seconda volta le lacrime scendono lungo il mio volto. Lei lo nota e mi abbraccia ancor più forte. Ci salutiamo alla fine con un cenno della testa e lei, prima di voltarsi, mi urla:
-A domani!-
Non le rispondo e chiudo la porta alle mie spalle. Non ci sarà un domani.
Vado in cucina, trovo mia mamma che sistema in giro e, ad un tratto, mi viene in mente una cosa.
-Mamma, vediamo insieme l'album dei ricordi?-
L'album dei ricordi é una raccolta di tutte le foto della vita della famiglia.
Lei prima é incuriosita dalla domanda, ma dopo senza ribattere, prende l'album.
Iniziamo a sfogliare quelle pagine.
Una ad una. E una serie di contrastanti ricordi riaffiora in mente. Diverse emozioni trapassano il mio corpo, la mia anima. Rivedo la foto del primo giorno di scuola elementare: una bambina piuttosto paffutella sorride all'obbiettivo della macchina fotografica, felice perché questo è il suo primo giorno di scuola. L'inizio di tutto.
Io e la mamma ci commuoviamo e iniziamo a piangere come bambine. Ci abbracciamo senza mai staccarci un secondo, come se anche lei sapesse che tutto questo, fa parte di un addio. Mi abbandono tra le sue braccia, felice di aver avuto una mamma così, che mi facesse anche da papà. Una mamma perfetta, in tutti i sensi.
Poi tutto finisce. Lei si stacca da me e la voragine che fino a poco prima era stata riempita, è ritornato vuota.
Mi alzo dal divano, salgo di sopra e prendo il borsone. Scendo di sotto e dico a mia mamma di stare andando da Giò. La abbraccio un'ultima volta, prima di intravedere una macchina fuori che mi aspetta. NOVELLI.
Esco con il borsone in mano e salgo in macchina. Io non parlo, non fiato. Continuo a singhiozzare durante tutto il viaggio.
Dopo circa un'ora, finalmente, arriviamo. Prendo il borsone e scendo dall'auto.
Busso alla grande porta che mi si presenta davanti.
Mi apre una signora. Probabilmente di mezza età, bionda con gli occhi più chiari che abbia mai visto. É davvero una bella donna.
-Salve signorina Jones, benvenuta.- Mi saluta.
-Salve- Rispondo entrando dentro quel grande edificio.SALVE LETTRICI ECCO LA FINE DEL CAPITOLO QUATTRO, COMMENTATE E VOTATE LA MIA STORIA, VI PREGO.
ALLA PROSSIMA :)
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MAGIC.
FantasyUna giovane ragazza di Londra, Helen, scopre di essere una strega a causa di uno spiacevole evento. La sua vita da quel momento in poi cambia... VENITE A LEGGERE.