Capitolo 14

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Capitolo 14

Quando aprii gli occhi, i raggi di sole, che si fecero spazio dalla tenda leggermente aperta, mi riscaldavano il viso.
Io e Changbin eravamo ancora molto vicini.
Mi girai verso di lui e mi ritrovai faccia a faccia con lui.
Chang: ti sei svegliata?- disse con la voce ancora impastata dal sonno.
Annuii.
Io: sei sveglio da tanto?
Scosse la testa.
Chang: mi sono appena svegliato.- socchiuse gli occhi perché gli dava fastidio il sole.
Io: che ore sono?
Chang: non lo so..- si stiracchiò.- sinceramente non lo voglio nemmeno sapere. Voglio stare ancora un po' qui.- disse stringendomi a sé.- tu vai a lavoro?
Io: mh.. non so. Ma non credo.
Chang: davvero?- spalancò gli occhi e si mise di colpo a pancia in giù.
Annuii.
Io: credo che oggi avrò delle cose da fare.
Chang: tipo?
Io: non sono cose che devi sapere tu. L'unica cosa che devo fare, è darmi il codice di casa.
Chang: vieni ad abitare qua?
In quel momento, stavo così bene che l'unica cosa che mi passava per la mente era "perché continuare a rimandare e stare male?" Cosi decisi di riprovarci.
Io: mhh.. diciamo di si.
Changbin mi diede subito un bacio a stampo.
Chang: mi hai fatto penare per avere questa risposta, lo sai?- disse ancora molto vicino alle mie labbra, tanto che il contatto mi procurava un leggero solletico.
Sorrisi.
Io: ci ho pensato un po'. Sono stata un po' male in questo periodo. Pensavo che qualsiasi scelta fosse quella sbaglia. Alla fine però ho ceduto e ho scelto di seguire il mio cuore.
Chang: hai fatto la scelta migliore.- mi sorrise e poi ci lasciammo trascinare da un bacio molto passionale.
Changbin si mise a cavalcioni su di me.
Misi le mani sonno la sua maglietta.
Chang: ah- gemette leggermente.- hai le mani congelate.
Io: scusa..- le ritrassi subito.
Changbin riprese a baciarmi e mise le sue mani sulle mie cosce, per poi salire sempre più su.
Il contatto delle sue mani, sulla mia pelle, mi provocarono dei brividi continui.
Ad un certo punto, sentimmo la porta aprirsi.
D'istinto mi alzai di colpo e spinsi Changbin. Probabilmente un po' troppo forte, perché cadde dal letto.
Io: Changbin!- andai subito da lui.- tutto bene?
Yun: papà.- lo raggiunse.
Chang: sto bene, sto bene.- si alzò in piedi, con un po' di fatica e si massaggiò la schiena.
Yun: papà stai bene?
Chang: si, si. Papà sta bene.
Io: scusa- dissi massaggiandogli la schiena.
Chang: perchè non hai chiuso la porta ieri sera?- disse a denti stretti e mi fulminò.
Io: non ci ho proprio pensato, scusa.- gli sorrisi.
Chang: andiamo a fare colazione.- disse prendendo il bambino per mano e andando verso la cucina.
Li seguii e poi mi misi subito ai fornelli, mentre Changbin intratteneva Yunho.

Io: è pronto!- misi a tavola l'ultima ciotola di riso.
Changbin prese Yunho in braccio e lo mise nel suo seggiolino, poi si sedette di fronte a me.
Chang: buon appetito.
Io e Yunho: buon appetito.- entrambi gli rispondemmo, per poi iniziare a mangiare.

Chang: non posso venire anche io? Così ti do una mano. Evitiamo anche di chiamare un camion. Mettiamo tutto in macchina.
Ci pensai un attimo.
Io: va bene, hai ragione.
Chang: così ci portiamo dietro anche Yunho. La nonna lo vede ed è contenta.
Io: va bene.- gli sorrisi.
Mi avvicinai, gli lasciai un veloce bacio a stampo e poi preparai Yunho. Quando finii lo lasciai giocare insieme a Changbin e poi mi andai a preparare anche io.

Chang: nonna, siamo a casa- disse entrando in casa.- mia nonna c'è?- chiese ad una domestica.
Lei non fece in tempo di rispondere, che la nonna era già sulle scale.
Non: come mai siete già tornati?- disse affannata.- c'è qualcosa che non va?
Chang: nono. È tutto apposto. Siamo venuti a prendere la roba di Saejin.
La nonna spalancò gli occhi.
Non: hai davvero intenzione di trasferirti da Changbin?
Annuii.
Non: davvero davvero?
Annuii nuovamente e le sorrisi.
Non: ma che bello.- mi prese le mani.
Poi mi tirò a lei e mi abbracciò. Non era mai stata così affettuosa.
Il suo viso lasciava trapelare tutta la sua felicità.
Non: da una parte sono davvero felice che tu vada ad abitare da lui.- disse appena si staccò dall'abbraccio, senza però lasciarmi le mani.- dall'altra però, ho paura che non mi verrete più a trovare.
Io: non si preoccupi. Verremo spesso a trovarla. Spingerò Changbin a farlo.
Non: si, te ne prego. Ho proprio bisogno di vedervi e anche di veder crescere questo piccolino.- disse accarezzandogli la guancia.
Chang: ora nonna, se non ti dispiace, iniziamo a mettere gli scatoloni in macchina.
Non: si, non ti preoccupare. Io rimango qui in salotto a controllare Yunho.
Io: va bene, grazie.- le sorrisi.- Yunho, io e papà dobbiamo mettere della roba in macchina. Tu fai vedere alla nonna quanti giochi hai nel tuo zaino.
Yun: va bene.- disse levandosi lo zaino dalle spalle e mettendosi a terra, nel salotto.

Chang: abbiamo finito? - disse mettendosi una mano sulla schiena.
Io: si.- risi leggermente.
Chang: non fare quella faccia. Ho una mal di schiena che non ti immagini. Non ho mai faticato come in questo momento. Nemmeno quando ho traslocato io. Non pensavo avessi tutte queste cose.
Io: non lo ricordavo nemmeno io.
Chang: va bene, non preoccuparti.- mi diede un bacio a stampo.- qndiqmo a mangiare fuori?
Io: non vuoi rimanere con tua nonna?
Changbin ci pensò un attimo.
Chang: mh.. hai ragione. Si arrabbierebbe se non rimanessimo per pranzo.
Rientrammo in casa e raggiungemmo Yunho e la nonna.
Chang: nonna, rimaniamo per pranzo, va bene?
Non: davvero?- le si illuminarono gli occhi.- va più che bene!- ci sorrise.

Verso l'ora di pranzo, ci mettemmo a tavola ed iniziammo a mangiare.
Non: allora, quand'è che mi farete un altro nipotino?
Stavo per aprire bocca, quando Changbin mi precedette.
Chang: nonna dacci tempo. Adesso non credo che sarebbe proprio il momento giusto. Dobbiamo sistemarci, riprendere la nostra relazione in mano, sistemare le cose nella compagnia e in più aspettare che Yunho cresca un po'.
La nonna mise lo sguardo su di me.
Sforzai un sorriso ed annuii.
Era un mio sogno rimanere incinta e mi sarebbe piaciuto diventare nuovamente madre.
Dopo aver ascoltato Changbin mi autoconvinsi che non era il momento giusto.
Io: ha.. ha ragione.- sforzai un sorriso.
La nonna di Changbin non disse nulla e si mise in bocca un po' di carne. Finito di mangiare, mi guardò nuovamente.
Non: non mi sei sembrata molto convinta.
Io: anche io.. anche io credo che non sia il momento giusto..
Non: okay, ho capito. Non insisto.

Salutammo la nonna e tornammo a casa.
Avevo un gran da fare, dovevo mettere a posto le mie cose.

Con l'aiuto di Changbin, riuscii a finire mediamente presto.
Era quasi l'ora di cena.
Yunho si era addormentato e io e Changbin eravamo stremati sul divano.
Chang: sono sudatissimo. Forse è meglio se vado a fare una doccia.
Io: va bene. Poi vado anche io.
Chang: vieni a farla con me.- disse tutto d'un fiato.
Io: c-cosa?- dissi imbarazzata.
Per un attimo pensai di aver capito male.
Chang: se.. se non vuoi..hai anche ragione scusa.- disse imbarazzato.- non so neanche io perché te l'ho chiesto.- disse andando verso il bagno.
Io: vengo anche io- dissi alzandomi di scatto dal divano.
Non avevo mai avuto uno spirito di iniziativa come quello.
Changbin spalancò gli occhi. Probabilmente non se l'aspettava neanche lui.
In quel momento ero molto in imbarazzo e non sapevo che fare.
Io: arrivo.. arrivo..- dissi raggiungendolo.
Changbin si avvicinò ed iniziò a baciarmi.
Io: aspetta.. e se si sveglia Yunho?
Chang: non si sveglia, non ti preoccupare.- disse ricominciando a baciarmi.
Camminammo verso il bagno, aprimmo la porta e ci chiudemmo dentro.

Stray Kids || So close, but so far.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora