15: thunder and lightning

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☕ donghyuck's pov

"siamo arrivati a destinazione. canada, toronto.
si prega a tutti i passeggeri di recuperare i proprio bagagli ed oggetti personali dai loro rispettivi posti..."
"mark? svegliati!"
scuoto il corpo immobile di mark, il quale è ancora addormentato.
"haechan? siamo già arrivati?"
mi domanda ancora assonnato
e confuso e si strofina gli occhi con le sottili dita.
"si!"

affermo e appoggio le mie labbra sulle sue.
il viso gli si dipinge di un leggero rosa pesca, da quanto è imbarazzato (si capisce che gli è piaciuto!).
"allora andiamo!"
scendiamo dal trasporto e ci avviamo verso il motel grazie a un taxi.

"guarda mark, piove"
"ho visto, hyuck"

mi risponde avvicinandosi alla finestra dove mi trovo e intreccia le mie mani con le sue.

"ti piace ancora come una volta?"
"certo"
"che ne dici se andiamo a fare un giro? senza ombrello, ovviamente"
ci osserviamo e annuiamo contemporaneamente, per poi fiondarci nel buio della gelida notte che ci attende, senza niente se non "noi".

"viene qui mark! ho freddo"

salto addosso al moro (nella disperata ricerca di un po' d'affetto), il quale si spaventa e inizia a ridere insieme a me.

"ti va di entrare in quel bar?"
accetto scuotendo la testa e dopo essermi sistemato bene sulla sua schiena, mi porta sulle sue spalle fino a destinazione.
"

due caffè, grazie"
"certo signori"
risponde cortesemente il ragazzo e si volta subito verso la macchinetta.
finiamo di bere le calde bevande e usciamo correndo.

"ci voleva proprio qualcosa per riscaldarsi!"
esclamo e ritorno ad abbracciare il ragazzo, che è anche lui bagnato da capo a piedi a causa della pioggia.
"

haechan, se non fosse stato per te mi sarei già dimenticato quanto io ami la pioggia"

"non mi devi ringraziare.

è solo grazie a te se oggi ho capito cosa voglio essere"
"e cosa vorresti essere?"
smetto di camminare e guardo mark.
"colui che porta il sole nella tua vita.
voglio essere il tuo sole pieno. voglio vederti sorridere anche durante le giornate calde."
mark ha quasi iniziato a singhiozzare, ma l'ho fermato prima che gli potesse cadere una sola lacrima.

"mi chiedevo perché nelle giornate d'estate non mi chiamavi mai"

"scusami haechan.
quando intravedevo i raggi del sole dalle tende della finestra di camera mia, mi venivi in mente tu e non facevo altro che rimpiangere il modo in cui ti trattavo"
"capisco... ma ora non devi più preoccuparti! sarò al tuo fianco tutte le estati"

"lo desidero davvero tanto"
risponde e unisce i calori dei nostri corpi in un grande abbraccio.

"mark?"
è notte fonda e la sveglia, se non sbaglio, segna le 3:49.

"si?"
mugugna lui; probabilmente devo averlo svegliato.
"adesso cosa faremo?
voglio dire, non abbiamo abbastanza soldi per continuare"
"sta zitto"
mi zittisce e appoggia la testa sul il mio petto.
"no mark, dico davvero.
dove prenderemo i soldi per continuare a sostenerci?"
mi siedo sul letto e mark fa lo stesso.

"perché sei così agitato quando pensi al futuro?"
mi afferra le mani e inzia a massaggiarle compiendo dei movimenti circolare con le dita sui palmi di esse.
"non so... forse ho solo paura di perdere tutto"
"mi basti tu per essere sicuro di continuare a vivere felicemente"
dice e in quell'esatto momento, il suo magro corpo viene illuminato da un fulmine proveniente al di là dello strato di vetro trasparente.
"grazie, mark"
"lee donghyuck, ti amo"
"mark lee, ti amo"
un tuono rimbomba per tutta la stanza e copre ancora una volta le nostre sdolcinate parole.

fine.

🌊

così, è finita pure questa storia e spero vivamente che vi sia piaciuta.
n

on so se fare un sequel o no.
comunque ora mi prenderò una piccola pausa per programmare un po' ciò che intendo portare su questo profilo.
volevo spiegare (almeno) un minimo, il senso di questa breve e banale storia.
mark, che non chiama donghyuck nei giorni di sole perché gli ricordano il suo splendente sorriso e donghyuck, che non riesce ad andare avanti se non sente la voce del canadese solo per un giorno.
inizialmente la situazione vede per l'appunto mark, che si trova sempre nello stesso posto ogni sera, rigorosamente sotto la pioggia battente e donghyuck, che è l'unico ragazzo che ha sempre cercato di aiutarlo, ma con pochi risultati.
un giorno mark, si renderà conto di quanto davvero haechan l'abbia curato e si sia preoccupato per lui.
e sta qui la parte strana; come ha fatto a rendersene conto così tardi?
non so neanch'io come rispondere a questa domanda.
forse perché entrambi i ragazzi, quando si incontravano, erano sempre ubriachi (o comunque non sobri).
tranne quella sera in cui si sono baciati, mark non era ubriaco (se non si fosse capito), anzi era molto più che lucido.
insomma, lì inzia "la loro storia" che si conclude in un motel a toronto, nel bel mezzo di un temporale (che sta a significare anche le emozioni provate dai due in quel momento.
è un po' una cosa simbolica ecco, anche se materialmente c'è).
cosa voglio insegnare con questa storia?
il solito concetto su cui calco molto, ama chi vuoi amare.
non arrenderti davanti all'amore, che anche se certe volte è la causa di molte sofferenze, bisogna tenerselo stretto stretto a sé stessi.

grazie mille per essere arrivati fino qui!
ci si vede 🌠

warmoonie.

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