Questioni di famiglia

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Miyako si inginocchiò, fissando nell'occhio buono di Garou, dato che quello destro era iniettato di sangue, come se fosse scoppiato un capillare.
<<Ascoltami bene.>> proferì con voce gelida e ferma. <<Adesso Shiori ti libererà e potremo cercare di curarti le ferite, ma tu non devi fare nessuna mossa strana.>>
Lui non rispose, limitandosi a far passare lo sguardo da una sorella all'altra, finché Miyako non gli prese il viso tra le mani.
<<Ti vogliamo aiutare, ma se provi a attaccarci ci metterò poco a metterti a nanna.>>
Lui sbuffò affaticato, poi annuì.
Shiori lo liberò e lui si ritrovò a gattoni sull'erba, per poi mettersi in ginocchio e fermo, lanciando che le due si avvicinassero al suo corpo insanguinato.
Shiori staccò piano le bende dalla pelle, cercando di pulirle e riposizionarle, mentre Miyako rimaneva all'erta, per capire cosa stessero facendo i tre eroi alle spalle del muro di radici.

Genos guardava quella barriera, senza sapere cosa fare. Se anche l'avesse bruciata col suo getto inceneritore, avrebbe rischiato di colpire una delle due.
Un forte vento su di lui gli fece capire che non c'era tempo di pensare a Garou: un gigantesco uccello, evidentemente un mostro, volava vicinissimo a loro, come se cercasse qualcuno.
Vide poi le radici e sembrò quasi ghignare, per poi alzarsi nuovamente in volo.

Miyako pulì lentamente il sangue dal fianco di Garou, poi si fermò pensierosa, rendendosi conto dell'assurda situazione: stava aiutando il più ricercato dall'Associazione Eroi, sia per compassione che per aiutare la sorella e inoltre dimostrando che gli eroi non erano tanto orribili come Garou credeva.
La mano di Shiori si strinse sul suo braccio.
<<Stai bene?>>
Miyako annuì poi ricambiò la stretta. <<Spesso penso che potrei essere come lui.>>
<<Ma non lo sei.>> disse decisa Shiori, guardandola dritta negli occhi.
<<Perché hai qualcuno che ti vuole bene e te ne vorrà sempre. E qualsiasi cosa ti sia succedendo, sai che puoi parlarmene e io ti vorrei comunque bene.>>
Lei annuì con un mezzo sorriso, come se quelle parole l'avessero abbracciata, per proteggerla dai suoi stessi segreti.
I continui sbuffi di Garou le riportarono alla realtà e continuarono a pulirgli le ferite, mentre lui guardava il vuoto, non capendo il senso di quel gesto d'aiuto.
Aveva già visto che Earthquake era molto diversa da altri eroi, più interessata a aiutare bambini nei parchi che combattere dei veri criminali, ma arrivare al punto di curarlo era assurdo, eppure stava accadendo.
Per non parlare di Hypnotica, che non solo aveva promesso di non attaccarlo, ma addirittura lo aiutava. Che razza di eroine erano?
Prima che potesse finire di pensarci, tutti e tre furono distratti da un rumore sulle loro teste. Alzando gli occhi, videro una grossa ombra che planava velocemente su di loro. Miyako e Shiori abbassarono velocemente la testa, mentre il grosso mostro volante agganciava le sue zampe su Garou.
Prima che potessero accorgersene, lo stava portando via, volando lontano.
<<Ma che->>
Non ebbero il tempo di fare niente, perché una forse scossa le fece tremare, aprendo una voragine a pochi metri dai loro piedi. Rimasero a guardarla scioccate, senza sapere cosa fare, quando da essa sbucò una gigantesca coda scura, come quella di un insetto.
Shiori si alzò velocemente, avvicinandosi al muro di radici e aprendo un varco in esse, vedendo un centipede enorme, che si muoveva scuotendo continuamente il terreno.
Miyako la seguì, guardando senza parole quello spettacolo.
<<L'Associazione Mostri, eh?>>
<<Dobbiamo fare qualcosa!>> esclamò Shiori cercando di avvicinarsi, ma fermata dalla stretta della sorella.
<<Non possiamo fare niente. Insomma, guardalo, è troppo grosso per noi.>>
Si guardò intorno, poi la guardò nuovamente, severa.
<<Saitama e King sono qui da qualche parte. Lascia che se ne occupino loro.>>
Shiori sospirò, poi annuì e infine si appoggiò tronco dove poco prima era legato Garou.
<<Ora che siamo sole vuoi dirmi che cos'hai?>>
Miyako incrociò nervosamente le braccia con aria colpevole, guardando il vuoto.
<<È che ho scoperto una cosa, ma dirtela ti farebbe troppo male.>>
Shiori le fece gesto di sedersi accanto a lei e Miyako obbedì.
<<Ti voglio solo proteggere.>>
<<Miya, non sono più una bambina e lo sai. Qualunque cosa sia, possiamo risolverla insieme.>>
Si strinsero le mani affettuosamente, quando il momento fu interrotto da un boato che scosse il terreno.
La parte di coda del mostro davanti a loro andò in mille pezzi, come se fosse esplosa dall'interno. Entrambe si alzarono velocemente, avvicinandosi al varco tra le radici. Il centipede era svanito e sentivano chiaramente la voce di Saitama in lontananza.
In pochi attimi erano arrivate nella radura con tutti gli altri eroi, a ammirare i resti dell'enorme creatura appena sconfitta.
<<Oh eccoti!>> esclamò Saitama <<Ti eri persa?>>
<<Hai il senso dell'orientamento di un sasso e sarei io quella persa?>>
Lui sospirò, ma abbozzò un sorriso. Se tornava a insultarlo voleva dire che non era troppo presa dai pensieri tristi, ed era bello che non avesse il broncio ogni tanto.
<<Dov'è Garou?>> intervenne Silver Fang e Shiori alzò le spalle. <<Un mostro lo ha portato via.>>
Lui rimase in silenzio a pensare, per poi allontanarsi verso Genos, seguito dalla bruna.
<<Ei Genos! Stai bene?>>
Miyako batté il piede per terra per alcuni minuti, come se indecisa su cosa fare. Quando infine si accorse dello sguardo interrogativo di Saitama, gli fece segno di seguirla e andarono entrambi da Genos e Shiori.
Miyako si sedette sull'erba, invitando gli altri a fare lo stesso.
<<Devo dirvi una cosa.>>
Raccontò tutto, a partire dal biglietto dell'Associazione Mostri e delle sue indagini, della visita al laboratorio e alla tomba dei suoi genitori e alla sua teoria.
Shiori fece un profondo respiro.
<<Perciò pensi che siano vivi?>>
<<Tutto porta a loro. Le ricerche, il biglietto, il fatto che vogliano noi due. Vorrei potermi sbagliare, ma ci sono così tanti indizi.>>
La minore si avvicinò alla sorella, mettendole le mani sulle spalle.
<<Beh, tanto dovremmo confrontarci con quell'Associazione, prima o poi. Perciò nel frattempo continueremo a indagare e, se davvero avrai ragione, capiremo cosa fare. >>
Miyako si aprì in un sorriso liberatorio, come se finalmente avesse lasciato andare un peso.
Glo altri fecero lo stesso, e sia Saitama che Genos pensavamo alla stessa cosa: avrebbero aiutato in tutti i modi nell'indagine e sarebbero stati pronti a combattere insieme.
Come una famiglia.

Spazio autrice:
Li amo troppo😪
Comunque siamo arrivati alla fine dell'anime e presto si entrerà nel manga e non vedo l'ora!
Alla prossima!

Duo || One Punch ManDove le storie prendono vita. Scoprilo ora