- Julian Blackthorn -
Sophie mugugnò, non volendosi svegliare. Anna però doveva sapere, perciò continuò.
Se non fosse stata l'unica a vedere quelle cose, avrebbe potuto parlare con qualcuno e confrontarsi con le varie domande che aveva. Sarebbero riuscite a risolvere quel mistero insieme e sarebbero potute tornare alla realtà, alla vera realtà.
Sophie si lamentò ancora un poco, ma piano a piano iniziò a svegliarsi e a mettersi seduta.
"Tessa, cosa c'è? È già mattina?" chiese con voce assonnata.
"Sophie... come ti senti?" chiese titubante la ragazza, per vedere se riusciva a ricordarsi il suo nome.
"Sophie? Perché mi hai chiamato Sophie?" disse strofinandosi gli occhi la ragazza davanti a lei con una voce diversa da quella di Will. Anche la sua voce cambiava quando era Tessa?
"Non ricordi?" disse Anna, con un filo di voce, sperando che stesse scherzando.
"Cosa dovrei ricordare? Comunque, sto... Tessa, non vedo più nulla. Vedo tutto sfocato!" disse allarmata lei, muovendo le mani a tastoni davanti a sé.
"È perché non indossi gli occhiali" rispose Anna, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
"Ma io non porto gli occhiali" rispose la ragazza, continuando a vedere tutto sfocato.
"Certo che li porti, sono lì sul comodino" disse la ragazza con i capelli corti, molto confusa dal comportamento dell'altra.Sophie tastò sul comodino alla ricerca degli occhiali. Ad un certo punto li toccò anche, ma la sua mano passò attraverso questi ultimi, sorprendendo Anna. Com'era possibile che lei vedesse gli occhiali e poco prima li avesse anche presi in mano, ma Sophie non ci riuscisse? Non potevano essere incorporei o un ologramma... Non capiva neanche come Sophie non riuscisse a ricordare chi fosse veramente e continuasse a credere di essere Will.
"Non trovo questi fantomatici occhiali, e poi io non ne ho mai avuto bisogno — disse Sophie continuando a guardarsi intorno sforzando gli occhi nel vano tentativo di mettere a fuoco — Qualcuno mi deve aver fatto un brutto scherzo... stavo facendo un incubo sulle anatre, devono essere state loro"
Anna sorrise divertita, ma Sophie davanti a lei non poté vederla.
"Aspetta... Faccio io" disse, sporgendosi poi per prendere gli occhiali dal tavolino.Lei riuscì a toccarli e prima di restituirli alla sua proprietaria, li rigirò tra le mani. Erano normalissimi occhiali e non si capacitava del perché lei riuscisse a toccarli e Sophie no. Mentre la ragazza spaesata aspettava una qualche magia da parte di Tessa ancora seduta sul letto, lei le infilò gli occhiali sopra le orecchie. Nell'esatto momento in cui sembrò mettere a fuoco il tutto, la sagoma di Will iniziò a farsi sempre più opaca attorno a lei, fino a che Anna non riuscì più a vedere Sophie, vedendo solamente Will davanti a sé.
"Ora riesci a vedere?" chiese guardando l'uomo davanti a sé, il quale non portava gli occhiali. Lui sorrise.
"Si, ora si — disse sorridendole dolcemente con voce maschile — Grazie."
"Di nulla" rispose per poi sporgersi lievemente verso lo specchio: era tornata Tessa e gli ologrammi erano spariti.
"Perché prima mi hai chiamato Sophie?" domandò l'altro, tornando a sistemarsi meglio nel letto matrimoniale.
"Avrai sentito male... " mentì, sperando che lui le credesse. Will alzò le spalle in risposta.
"Sicura che in questa stanza non siano entrate delle anatre o Gabriel per farmi quello scherzo? Che poi, perché non riuscivo a vedere?" domandò lui.
"Non ne ho idea... e per quanto ne so all'istituto non ci sono anatre e nemmeno Gabriel — rispose lei fingendo poi di sbadigliare — È tardi, meglio se torniamo a dormire" Will le sorrise un'altra volta e le baciò la fronte per poi tornare a dormire. Era un mistero come facesse ad addormentarsi così presto.Dopo essersi assicurata che si fosse addormentato per davvero, Anna continuò ad osservarlo, in attesa di un ritorno dell'immagine di Sophie sovrapposta a quella di Will. Questo però non accadde. Notò inoltre che era tornata ad avere i suoi poteri magici. Fece comparire anche una macchina fotografica Polaroid di vecchio stampo, in modo che se si fosse svegliata ancora una volta e fossero tornate ad essere Anna e Sophie (al posto di Tessa e Will) sarebbe riuscita a scattare qualche foto.
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Un istituto per te || Shadowhunters
FanfictionTessa si sveglia davanti alle porte di Los Angeles. Sono tutti lì i suoi amici, stanno bene... ma qualcosa sembra non andare. Non li riconosce davvero e non riconosce più neanche se stessa. Di colpo si rende conto di non essere "solamente" Tessa, m...