3.Nuova vita

62 1 2
                                    

NUOVA VITA

-Julie..- una voce dietro di me mi blocca. E pensare che amavo questa voce. Quando la sentivo mi faceva salire le farfalle allo stomaco, le mani mi sudavano e involontariamente un sorriso compariva sul mio viso. Ora non posso far altro che odiare questa voce, mi fa venire i brividi, mi riporta alla mente mille ricordi. Nonostante io voglia tornare a casa e stendermi sul divano mi volto verso di lui.
-Luke..-sussurro come saluto.

-Susie puoi lasciarci soli?- chiede Luke.

-Neanche per sogno!- Si impunta S. Osservo Luke negli occhi, so che non mi vuole fare del male così guardo S e annuisco.
-Sicura?- mi sussurra. Annuisco nuovamente e lei si avvia verso casa ancora titubante.

-Come stai?- Alzo gli occhi al cielo. Non può avermelo chiesto davvero.

-Arriva al succo Luke..devo andare a casa.-

-Bene, l’hai voluto tu- si avvicina pericolosamente puntandomi un dito contro –sia ben chiaro che io non voglio diventare padre. Non devi dire a nessuno che il bambino è mio. Non ti voglio più vedere. Non voglio saperne più niente né di te né di lui.- Mi guarda negli occhi. Quegli occhi che io tanto amavo, nei quali mi rifugiavo ora sono pieni di odio. Quegli occhi che mi guardavano come se fossi l’essere più speciale al mondo ora mi guardano come se fossi un essere inutile che non doveva neanche venire al mondo. I suoi occhi e le sue parole sono come una lama tagliente che mi trafiggono. Sento il mio debole cuore rompersi in mille pezzi al suono delle sue parole. Mi guarda un altro po’ e poi scappa, come se non volesse sentire la mia risposta. Involontariamente inizio a piangere e mi siede sul marciapiede.
Ero ancora speranzosa, credevo che Luke potesse cambiare idea, cambiare idea su di me e sul nostro bambino, che potesse tornare da me. Lui non è il Luke di cui mi sono innamorata, è cambiato e non voglio ricordare questa parte di lui. Voglio ricordare le sue fossette. I suoi capelli arruffati dopo il riposino. La sua timidezza durante il primo appuntamento. La sua mano calda che combaciava perfettamente alla mia. Questo pero è ormai un capitolo chiuso, ora inizia la mia nuova vita con questa creaturina.
Sento delle braccia avvolgermi e riconosco il profumo ormai impresso nella mia mente di Liam.

-Ehi sorellina tutto bene?-  mi sussurra all’orecchio.

-Sto semplicemente salutando la mia vecchia vita e con lei Luke- Cerco di sembrare più forte. Liam si siede accanto a me e mi avvolge con un braccio –accogliamo questa nostra vita insieme. Sarò sempre con te, lo prometto- appoggio la testa sulla sua spalla e stiamo lì per un tempo infinito. Poi sento dei passi e vedo un’ombra sedersi accanto a me.

-che facciamo? Aspettiamo un miracolo?- Scherza Susie.

-vi voglio bene ragazzi, grazie di tutto.- ci diamo un abbraccio di gruppo e poi rientriamo in casa.

***6 mesi dopo***

-Julie svegliati!- non voglio andare a scuola. Liam mi toglie le coperte. Penso di odiarlo.

-LIAM! Non voglio andare a scuola..- mi lamento.

-Dai su..muovi quel culo e quella panciona-

-Non sei simpatico..- mi alzo contro voglia e mi trascino in bagno. Mi guardo allo specchio. Sono orribile, i capelli arruffati, le occhiaie sotto gli occhi, con qualche rimasuglio di trucco che ieri mi sono dimenticata di togliere. La pancia ora si vede, non posso fare più niente per nasconderla. Nessuno mi parla più a scuola, sono sempre sola. Tutti mi guardano male. Se all’inizio dell’anno ero una delle più popolari, insieme a Brianna, adesso sono una delle sfigate. Perfino Brianna non è riuscita a rinunciare alla sua popolarità. Le hanno fatto scegliere: o me, la sfigata incinta, o loro, i più popolari. Mi ha ferito la sua scelta, mi ha lasciata da sola, ma infondo infondo la capisco.
Da circa un mese sto programmando la mia fuga. Non voglio restare un minuto di più in questa città. Ho contattato una vecchia amica di famiglia di Doncaster che mi ospiterà.  Ho messo da parte un bel po’ di soldi. Sono certa che la mia famiglia mi mancherà, ma non riesco più a stare qui. Stanotte prenderò il treno e domani mattina arriverò a Doncaster dove magari riuscirò a crearmi una nuova vita. Mi sono già messa d’accordo con Jemma..in realtà non mi ricordo molto Jemma, so solo che ha due anni in più di me e vive da sola. Fino a che non partorirò prenderò lezioni private. Non voglio andare a scuola incinta, sarebbe come qui..tutti mi guarderebbero male e tutta la mia fatica sarebbe stata inutile.


#spazioautrice
Bene è il mio primo spazio autrice e so che non lo leggerà quasi nessuno..o meglio io non lo faccio mai. Comunque volevo chiedere scusa per il ritardo e so che è un po' corto ma è un capitolo di passaggio. Spero comunque che vi piaccia.
In più volvevo mettere in chiaro alcune cose:
1. quando scrivo J o S o B al posto dei nomi non è perché mi fa fatica ma perchéè come se fosse un loro soprannome, si chiamano solo con l'iniziale(un po' come in gossip girl)
2. Luke è rappresentato da Luke dei 5sos, nel senso fisico ovviamente enon nella parte stronza AHAH
Detto questo direi anche basta che se no risulta più lungo lo spazio autrice che il capitolo 

Letter from JulieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora