I. Lo Zoo Estivo [La Tartaruga Jungkook]

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[prima fanfiction quindi siate clementi :')]

A volte non mettere la sveglia può rivelarsi uno degli sbagli più stupidi che possiate fare - soprattutto se il vostro nome è Kim Taehyung e vi piace dormire fino alle undici passate.

Nonostante questo però il mio cervello - e uno specie di istinto naturale- mi ha salvato la pelle.

Ho solo dovuto correre a perdi fiato fino alla stazione per poi crollare sfinito sul marciapiede.

Sto bene, comunque.

In più non è la prima volta che mi succede, arrivo sempre all'ultimo e il treno mi riserva solo i posti peggiori: quelli che puzzano come un lottatore di sumo appena finito un round.

Il treno per dove, vi chiederete.

Per il campo estivo.

Ogni anno, a due ore dalla mia città, si trova un grande campo estivo. Dura tutta l'estate, e solitamente i campeggiatori vengono divisi in quattro squadre.

Ogni anno cambiano, ma ho sempre fatto parte dei coleotteri per cinque anni di fila.

Non c'è possibilità che io cambi squadra.

Le altre si chiamano i cigni, i ghepardi, e infine le tartarughe (solitamente per le tartarughe vengono scelti i ragazzi più svogliati e trascinati con forza dai propri genitori al campo estivo. Non esattamente la squadra migliore).

Più che un campo estivo siamo un zoo estivo.

Durante l'estate qui si svolgono differenti sfide, e alla fine del campo estivo la squadra che ha vinto più competizioni vince il titolo di leonessa.

Salgo a grandi balzi sul treno, facendomi spazio tra i corpi sudaticci dei miei futuri compagni d'estate.

La valigia mi continua a sbattere contro la coscia, ma non è nulla in confronto al dolore che provo nel sentire quella voce così familiare sibilare un "Buongiorno, Taehyungie. Sempre ultimo vagone?"

Min Yoongi.
"E tu stronzo come sempre?" controbatto col naso all'insù. Cerco di sembrare più serio possibile, ma le sue risate mandano a frantumi ogni mio desiderio di vittoria.

"Che carino quando il chihuahua vuole sembrare un bulldog" ride.
Faccio una smorfia e prendo un respiro profondo. Smettila di farti prendere per il culo.

Alle strette, gli pesto il piede e scappo via verso l'ultimo vagone rimasto libero.

È una vittoria sentire i suoi lamenti mentre inciampo su una ragazza nel mezzo del percorso. Chiedo un frettoloso scusa e vago con lo sguardo su ogni vagone.

Occupato.

Occupato.

Occupato.

Stringo gli occhi e, lentamente, sporgo il collo dentro l'ultima cabina dell'ultimo vagone.

Libera.

Cazzo.

Chiedere a qualcuno di fare scambio ormai sarebbe inutile. Mi abbandono all'idea di dover trascorrere un viaggio di due ore in una sauna di aglio in compagnia di Hoseok.

Già, Hoseok...

Dove cazzo è Hoseok?

Di solito c'è il mio migliore amico a farmi compagnia ma non l'ho visto da nessuna parte, dove si è cacciato?

Sbuffo e tutta la speranza nel mio corpo mi scivola addosso, deridendomi.

Mi sistemo meglio che posso, abbassando le palpebre e preparandomi a una lunga dormita (e cercando di distrarre me stesso dal tanfo di questo posto).

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Il sonno sta per prendere possesso di me quando dopo dieci minuti sento il treno fermarsi, cosa mai successa. Che cavolo...?

Mi tiro su a sedere e allungo il collo, non per vedere ma per sentire. Stanno rimproverano qualcuno? La causa di questo blocco, probabilmente.

E poi silenzio, passi ticchettanti e frettolosi che sembrano aumentare velocità ogni metro che percorrono.

Intravedo una chioma di capelli rossi familiare, fuori dalla mia cabina. Le porte trasparenti vengono spalancate e Hoseok mi sorride affannato, reduce da minuti in più passati nel letto.

Non mette la sveglia? No, lui è come me, abbiamo entrambi le nostre sveglie naturali.

Fa cadere la borsa per terra e il suo corpo scivola sul sedile rotto, producendo un suono simile a una molla che sbalza via. " Ehy bello".

Mi scappa da ridere "Sei stato tu a far fermare il treno?"
Hoseok allarga le braccia con un sorriso colpevole "E chi se no?"

"Pensavo mi avessi abbandonato" mi stringo vicino a lui e gli circondo le spalle con un braccio "immagina se Min Yoongi si fosse seduto qui con me solo per darmi fastidio".

" Non lo farebbe mai, questo posto puzza di topaia" il mio migliore amico si scuote una mano davanti al naso con una smorfia "penso che solo noi abbiamo il potere di sopportare questo schifo"

"A forza di abitudine..."
"Almeno possiamo dire di essere migliori di Yoongi in qualcosa".
Alzo gli occhi al cielo. "in tutto, vorrai dire"

E passiamo il tempo così, a prenderci gioco del carattere presuntuoso e antipatico di quel bullo alto due bottiglie e una caramella.

Hoseok non ha una vera e propria ragione per avercela con Yoongi: gli sta antipatico solo perché io e lui ci detestiamo.

Non c'è una ragione particolare, solo che i nostri caratteri non sono così compatibili.

Quando pensavo che le stranezze fossero finite il treno rallenta per una seconda sosta. Ancora?

Vedo gli altri uscire per capire cosa stia succedendo, e lo farei anche io ma Hoseok mi stringe la maglietta, tenendomi al mio posto "Penso sia meglio restare qui, non credi?"

Ci penso su. In effetti potrei incontrare Min Yoongi, e in più il tempo necessario per arrivare là davanti e sarà tutto finito. Sarebbe inutile e uno spreco di forze. " Sì "mi lascio andare contro lo schienale rigido, per nulla comodo. È come stare appoggiato a dei chiodi.

Poi mi tiro su, spaventato" E se fosse un altro ritardatario? Ce lo beccheremmo noi! "
" Non credo sia possibile, è passata quasi mezz'ora di viaggio"

I miei muscoli si rilassano e torno a pungermi la schiena con i chiodi. Penserete che se sono tanto insoddisfatto del mio posto allora perché non mi sveglio prima. La risposta è semplice: non ho voglia. E poi io non sbaglio mai l'orario, è perfetto!

È colpa della mia abitudine di allungare le cose: per fare colazione ci metto anni perché gli auricolari mi portano via morsi per cantare.

Già, amo cantare.

O meglio, preferisco scrivere canzoni, ma anche cantare è tra le mie passioni.

I miei pensieri vengono risucchiati dal silenzio, le mie orecchie percepiscono rumore di passi, più insicuri e lenti in confronto a quelli di Hoseok.

Anche lui ha un'espressione concentrata. Sta cercando anche lui di capire di chi siano? Se di un adolescente o di un adulto?

Come in risposta alla mia domanda le porte vengono aperte da due mani decisamente giovani. "Scusate, mi hanno detto che questi erano gli unici posti rimasti"

ѕυммєя тιмє //тαєкσσк//Where stories live. Discover now