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"Tomlison svegliati" la voce di Malik catturò l'attenzione dei detenuti della cella 185. Louis si stiracchiò leggermente mentre allontanava il volto dalla spalla di Harry per poterlo posizionare in direzione del moro. Era felice. La conversazione della sera precedente con il maggiore lo aveva reso felice. Non si erano detti nulla di così importante ma allo stesso tempo era come se - sotto quelle frivole parole- ci fosse celata la confessione d'amore più importante che Louis avesse mai ricevuto.
"Cosa succede?" Chiese leggermente infastidito. Non doveva essere ancora giunta l'ora per colazione se gli altri non erano stati richiamati.
"Sei libero ragazzino. Tuo padre ha pagato la cauzione" Louis si irrigidì e così anche Harry che al suo fianco si era posizionato sull'attenti sgranando gli occhi.
"C-cosa?" Chiese il minore esitante.
"Sei sordo per caso? È stata pagata la cauzione quindi raccogli le tue cose. A breve sarai fuori da qui ragazzo"
"Non potete farlo!" Harry guardò furente in direzione del moro prima di stringere possessivo il più piccolo tra le sue braccia. Sapeva perfettamente che avrebbe dovuto rinunciare a Louis, certo però che non si aspettava succedesse così presto. Non era assolutamente pronto per questo.
"Invece possiamo e come. Il signor Tomlinson ha pagato la cauzione questa mattina borbottando qualcosa del tipo: 'avrà già imparato la lezione.' Scimmiottò la voce dell'uomo ma nessuno dei presenti sembrava divertito dalla situazione. Liam si era affezionato a lui e nonostante non parlassero tantissimo era gratificante poter confidarsi con qualcuno che sembrava non avere alcuna intenzione di giudicarlo. Niall invece era leggermente insicuro sul da farsi. Voleva esultare per essersi liberato di un rivale ma non riusciva ad immaginare come questo avesse potuto influenzare Harry. Proprio lo stesso Harry che adesso se ne stava immobile a fissare la guardia con aria assassina.
"Lui non può uscire" ringhiò.
"Può, invece. Passo a prenderti fra qualche minuto Tomlinson. Cerca di fare in fretta." Fece per andarsene ma una voce fin troppo familiare richiamò la sua attenzione.
"Concedigli più tempo, Zee" Liam lo guardò supplicante mentre il moro non poté fare a meno di boccheggiare. Non parlavano ormai da mesi. Era sempre Harry a rispondere al posto di Liam mentre il castano preferiva ignorarlo beatamente.
"L-Liam"
"Ti scongiuro Zee" supplicò ancora il castano cercando di poter sdebitarsi, in parte, di tutti i favori che Harry gli aveva concesso. Glielo doveva.
Zayn dal canto suo si irrigidì. Non solo Liam stava nuovamente parlando con lui ma continuava ad utilizzare lo stesso soprannome usato durante la loro lunga relazione. Tutto era andato a rotoli. Entrambi avevano sbagliato portando quel legame a diventare così sottile da spezzarsi alla prima difficoltà. Eppure lui lo amava ancora con tutto se stesso.
"Un'ora. Vi fornirò la stanza delle visite coniugali perché possiate avere più intimità possibile." Sussurrò il moro facendo comparire un dolce sorriso sul volto del compagno. Magari quel filo non si era ancora spezzato del tutto.

La stanza fornitagli da Zayn era esattamente come Louis se la ricordava. Sfoglia e priva di colori, con un semplice letto matrimoniale al centro neanche troppo comodo.
"Harry" sentiva il cuore martellargli prepotente nel petto mentre guardava il compagno che, proprio come lui, aveva iniziato a denudarsi.
Lasciarono cadere i propri indumenti sul pavimento e quando furono completamente nudi si camminarono incontro fino a quando i loro petti si incontrarono. "Non riesco ancora a crederci che sia la nostra ultima volta, Louis" sussurrò Harry sulle labbra del compagno.
"Rendiamola indimenticabile" sorrise Louis prima di spingere l'amante sul letto e posizionarsi a cavalcioni sul suo corpo.
Iniziò a muoversi fin da subito creando frizione fra le loro erezioni che diventavano sempre più erette e dure ad ogni movimento. Louis si sporse sul compagno e catturò le labbra carnose tra le sue sottili. Così diverse eppure così perfettamente malleabili. Sembravano combaciare alla perfezione.
Le loro lingue si cercavano e si avvinghiavano tra loro iniziando una dolce lotta di intrecci e sapori. Harry arpionò le natiche del minore tra le mani prima di stringerle con forza portando Louis a gemere nella sua bocca. Il più piccolo quasi ringhiò quando un dito del compagno andò a penetrare la sua apertura. Harry lo spinse all'interno, fino alla seconda falange, per poi attorcigliarlo e toccare la sua prostata. Louis gemette ancora, senza più ritegno e si lasciò manovrare a completo piacere dell'altro. Quando Harry inserì un secondo dito inarcò la schiena per poi sorridere sulle labbra del maggiore. Harry era perfetto. Il sesso con lui era perfetto. Forse tutto era dannatamente sbagliato dato che si trattava di due uomini ma non poteva sembrare più giusto in quel momento. Forse non doveva pensare ad Harry come ad una persona del suo stesso sesso. Harry era semplicemente Harry. E lui lo amava. Sorrise ancora di più a quel pensiero è per quanto questo lo spaventasse non voleva farsi distrarre da nulla. Voleva godersi il più possibile quel momento con l'uomo che aveva catturato il suo cuore. Prese in una mano l'erezione del compagno e la posizionò sulla sua apertura prima di affondarci sopra lentamente. Harry socchiuse gli occhi mentre Louis inglobava nelle sue carni l'intera lunghezza.
Iniziò a muoversi con movimenti circolari, su e giù l'asta fino a quando le mani del maggiore arpionarono i suoi fianchi portandolo a saltellare sul suo corpo. Nella stanza erano presenti solo i suoni osceni delle loro carni che entravano in contatto e dei gemiti che lasciavano prepotenti le loro bocche. L'amplesso aveva una nota diversa dal solito. Avevano scopato decine e decine di volte ma stavano vivendo quella come se fosse la loro prima volta, la più dolce... l'ultima.
Harry ribaltò le posizioni assumendo il comando. Nessuno dei due disse nulla ma continuavano a sorridersi a vicenda anche se sul loro volto era impressa un'espressione amara. Sarebbe tutto finito in meno di un'ora. Avrebbero dovuto dirsi addio.
"Non voglio lasciarti, Harry" sussurrò il castano stringendosi maggiormente al compagno.
"Ti dimenticherai di me non appena varcherai quel cancello Louis." Sorrise il riccio aumentando la velocità delle spinte come se solo quello potesse cancellare le parole appena dette.
"Non lo farò" Louis si appropriò delle labbra del compagno che si spingeva nelle sue carni ancora e ancora. Il suo corpo si tese e quando sentì anche quello di Harry irrigidirsi capì c'è era il momento giusto. "Ti amo Harry" quasi urlò lasciandosi travolgere dal l'orgasmo riversandosi sul proprio petto mentre anche Harry, dopo due stoccate seguì il suo esempio, accasciandosi poi sul suo corpo.
"Ti amo dannatamente tanto, Louis Tomlinson"


Manca solo l'epilogo ragazze/i❤️

The Prison Bitch {LarryStylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora