Primo giorno di scuola

338 17 0
                                    

Phoebe's POV

Primo giorno di scuola nella nuova scuola, che palle non ho voglia di riprendere a studiare perché in questa scuola c'è mia sorella e se non studio mi rompe.

Salgo sulla mia moto e aspetto quella ritardataria di mia sorella visto che devo accompagnare anche lei. Appena arriva le passo il casco e metto il mio casco e faccio partire la moto verso la scuola. Appena arrivate a scuola Jennifer va a salutare le sue amichette e iniziano già a sparlare e a fare i gossip, non so che si mangino a colazione ma quelle ragazze diventano sempre più antipatiche.

Entro nella scuola e tutti mi guardano, che c'è vogliono una foto?, vado verso il mio armadietto e lo apro per mettere i libri e abbellire il mio armadietto con le cose che avevo portato da casa.

Mentre sistemo l'armadietto arriva una ragazza che mi fa spaventare e inzia a parlare, "Ciao io sono Abby!" dice lei, "Ciao." rispondo io semplicemente, non le ho detto il mio nome perché non mi interessava fare amicizia con quella, "Come ti chiami?" dice ancora, "Phoebe" le dico io un po' scocciata e chiudo l'armadietto, "Come va il primo giorno di scuola?!" mi chiede quasi saltarellando, "Non è iniziato da dio" dico io sarcastica e le faccio capire che mi riferisco a lei.

"Oh mi dispiace" dice lei, ma come fa ad essere così stupida da non capire che era lei il problema?, "Eh visto" cerco di non ridere e decido di sfotterla un po', "Allora barbie" la chiamo così perché è una ragazzina bionda con gli occhi azzurri, non era per niente il mio tipo, io preferivo le rosse e stronze non le bambine cresciute solo di età, "Mi chiamo Abby" dice lei, ma va non lo avevo capito.

"Da che mondo sei uscita? il mondo della Disney?" le dico e ridacchio leggermente, "Nooo magari io vorrei tanto vivere lì, con Toy story, Aladdin, Star Wars!" dice quasi urlando l'ultimo nome, mi limito ad accennarle un sorriso come se me ne fregasse qualcosa, "Si okey tutto bellissimo, sai dov'è la classe di matematica?" stava per iniziare la prima ora e io non sapevo dove andare.

"Certo ti accompagno" mi dice e no non voglio che mi vedano il primo giorno di scuola con questa, "No tranquilla ho le gambe, dimmi solo dov'è" le rispondo e lei ride, che ride a fare?, "La classe vicino ai bagni" mi indica mentre dice, "Okey ciao" me ne vado e la sento che urla dietro di me, "Ciao Phoebe!"

Mi avvicino alla classe ed entro con lo sguardo guardo un po' tutti e vado subito a mettermi all'ultimo banco da sola. Caccio un quaderno a caso solo per far vedere che avevo qualcosa e metto lo zaino nel posto libero per non far sedere nessuno. Entra il prof, è più vecchio del mio bisnonno, ha le rughe e quei pochi capelli che ha sono bianchi, ha un corpo rammollito e porta gli occhiali, è uno di quei professori che stanno lì sono per prendere lo stipendio. Appena entra tutti si alzano e io per non sembrare troppo scortese mi alzo per poi sedermi 2 secondi dopo.

Arriva una ragazza, in ritardo, e si scusa con il prof e lui le sorride e non le dice niente, sarà una di quelle ragazze ricche che pagano i prof per i bei voti, appena si gira la guardo, cazzo è davvero bella: ha i capelli rossi, delle labbra carnose con un rossetto chiaro, un naso perfetto e due occhi bellissimi e azzurri mischiati al grigio. Indossa una maglietta aderente e corta gialla e dei jeans, ha due collane di color oro, è davvero perfetta.

Si guarda intorno e poi vede che l'unico posto libero era vicino a me, non considerando lo zaino, guarda verso la mia direzione e poi guarda me e si ferma a guardare e apre leggermente la bocca forse per respirare, io rimango con lo sguardo serio però la guardo dalla testa ai piedi e distolgo lo sguardo sorridendo e guardo il quaderno anche se è vuoto.

Arriva verso di me e con la sua camminata mi fa capire che anche lei è una tipa tosta e stronza, prende il mio zaino per poi buttarlo a terra e sedersi sulla sedia, caccia i suoi libri senza dire una parola, "Avresti potuto togliere il mio zaino più delicatamente" le dico con lo sguardo basso verso il quaderno iniziando a fare degli scarabocchi sul quaderno, "Si ma io sono più importante del tuo zaino" dice sistemandosi il rossetto con uno specchietto portatile. Alzo lo sguardo verso di lei per la sua risposta che mi ha sorpreso e poi ridacchio tornando a guardare il quaderno.

Secret loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora