CAPITOLO 10

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Mi stiracchio leggermente sotto le calde coperte, quando apro gli occhi noto di essere stesa su un lato con il volto rivolto verso la finestra, il colore del cielo è più grigio del solito se venisse a nevicare il giorno del mio compleanno sarebbe semplicemente perfetto.

Anche se rintontita mi accorgo immediatamente di una mano appoggiata sul mio fianco. Oddio. Chi cavolo è? Non andare nel panico, ci sarà sicuramente una spiegazione a tutto ciò. Ora ti giri lentamente e scopri che-oh, solo Ryan che mi guarda. Solo Ryan che mi guarda? Spero di risultare presentabile.

"Oh... ehm, ehi... b-buongiorno cioè buonasera, si, penso siano le sei del pomeriggio e-"

"Shhh. Rilassati" sussurra sfiorandomi la guancia per poi socchiudere ancora gli occhi. Chissà da quanto tempo non dormiva molto. Quando li riapre con un'espressione stranamente serena in volto, non posso che comparare il colore dei suoi occhi così simili ad il cielo fuori, sono più grigi. E stupendi.

"Io avrei famina, ti va di scendere a mangiare qualcosa?" chiedo giocando con le mie manine, lui come se si aspettasse la mia domanda, si gira verso il comodino e afferra due cupcake. Questi da dove sbucano?

"Il tuo amichetto li aveva portati in camera tua prima."

Me ne allunga uno e nel mentre che lo mordo mi imbratto con la crema sul naso. Sei un disastro.

Non ho bisogno di fare qualcosa per rimuoverlo che Ryan mi tocca la punta del naso con l'indice per poi portarselo alla bocca.

"L'hai fatta tu la crema?"

"S-si... Nic mi ha aiutato, non ti...ehm...piace?"

"Nic?"

"Nic. Il mio amichetto. Nicholas."

Annuisce piano mentre mi osserva prenderne un altro morso.

"Vuoi?" chiedo allungando la mano con il cupcake verso il suo volto e mi immagino già un no secco, invece lo morsica con decisione guardandomi negli occhi. Fa che gli piaccia, fa che gli piaccia.

"Sei bravissima, molto buono." Mi sorride compiaciuto. C'è uno strano profumo nell'aria, un'atmosfera serena, per un attimo non sento il bisogno di provocarlo o infastidirlo come piace fare a me ed invece preferisco godermi questo momento così diverso, solo nostro.

"La prossima volta posso-" inizio a dire quando mi interrompo sul più bello dato che qualcuno bussa alla porta.

Chi cavolo è che mi rovina questo momento di idilliaca pace?

Ryan si alza veloce dal letto sedendosi rigido sulla sedia vicino al comodino, nello stesso posto in cui l'aveva lasciata lui quando mi aveva portato i regalini che sono rimasti esattamente lì, sotto il mio controllo. Orsacchiotti a parte che a volte li stringo forte a me, pensando a lui prima di addormentarmi. Ammetto di essermi chiesta almeno una volta come sarebbe ora la mia vita se William mi avesse portata via con sé, ma poi scaccio subito il pensiero.

La Wallace entra con il suo solito portamento di superiorità, che pian piano va scemando quando nota che non sono sola e soprattutto che c'è lui. Che cosa succede, sei invidiosa Angelique?

"Chanel in sala c'è la signorina Davidson. Vuole vederti." Oh no. Non può essere. Ancora lei? Mi è bastato vederla quelle due volte un paio di settimane fa. Non mi piace quella donna.

Con l'umore peggiorato drasticamente ed una certa tensione addosso, scendo piano dal letto e quasi non noto la Wallace uscire.

Agitata esco anch'io e non appena imbocco il corridoio mi giro in direzione di Ryan che nonostante non proliferi parola ha un'espressione fredda, vedendolo così serio allungo istintivamente la mano sperando che voglia stringerla con la mia. E così fa. Questo gesto mi fa star meglio dato che lui è tornato in modalità distaccata e non avrei voluto che questa modalità fosse estesa anche a me.

A Colorful Life... with DaddyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora