Capitolo 5 - A passo di danza

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Ora di pranzo: la maggior parte degli studenti era nella Sala Grande, impegnata a degustare lo squisito banchetto che offriva cibi dall'aspetto meraviglioso. C'era anche Cho, una ragazza per la quale Harry quest'anno mostrava interesse in maniera abbastanza visibile ed era proprio mentre stava bevendo che si voltò a guardarla, quando lei se ne accorse e gli accennò un dolce saluto con la mano ed il ragazzo, intento a ricambiare, non si accorse di non aver deglutito l'acqua, cosicchè, sorridendo, dalla sua bocca uscì una cascata. Le amiche di Cho risero, ma lei chiese loro di smettere, invece Harry, abbastanza imbarazzato, voltandosi verso Hermione e Ron disse:

"Vi prego di non farne parola con Katie..." ed i due accennarono a delle risate.

Nel pomeriggio al professoressa McGonagall riunì i Grifondoro dal quarto anno in su, senza però spiegar loro la motivazione e fece sedere i ragazzi da una parte e le ragazze da un'altra, in modo che fossero gli uni di fronte le atre e, solo quando tutti si furono sistemati, iniziò a parlare:

"Il Ballo del Ceppo è una tradizione del Torneo Tramaghi sin da quando ha avuto inizio. La sera della vigilia di Natale ci riuniremo nella Sala Grande per una serata di ben educate frivolezze. Nel Ballo del Ceppo, innanzitutto e soprattutto, si danza ed ecco perché il sig. Flitch ci ha gentilmente portato questo grammofono".

Ma la McGonagall fu interrotta dalla felicità delle ragazze e dallo sconforto dei ragazzi, per questo richiamò l'ordine: scelse come 'vittima' Ron, che se la stava ridendo con Harry e lo fece ballare con lei. Poi la professoressa invitò anche gli altri a provare: i ragazzi erano un po' impacciati, ma poi riuscirono ad unirsi ad una compagna per provare i passi e, alla fine della lezione, furono trattenuti qualche minuto  dalla McGonagall che doveva riferire un'ultima notizia:

"La lezione termina qui. Per chi avesse bisogno di ulteriori spiegazioni, la sig.na Potter si è resa disponibile per aiutare chi si presenterà qui dalle 16.00 alle 19.30. Quindi, per chi volesse, deve recarsi qui all'orario stabilito. Ora potete andare".

Dato che Grifondoro era l'ultima casa ad aver ricevuto questo annuncio, quando uscirono dalla sala videro che già si era formata una fila considerevole e non erano ancora le sedici. Ron chiese:

"Harry, tu vai?"

"Non credo Ron, perché di fare tutta questa fila non ne ho proprio voglia e poi è mia sorella! Posso chiederle qualche lezione in qualsiasi momento"

"E pensi che potrebbe dare anche a me qualche lezione?"

"Ma certo, quando però non sta con il suo amato..." disse Harry pensieroso ed un pelino irato.

"Ma chi? Cedric, ovviamente." chiese Ron curioso.

"Magari fosse lui"

"Allora Krum?"

"Ripeto ciò che ho detto prima"

"Ma Harry, se non è uno di loro, allora chi è?"

"Quando l'ho scoperto non riuscivo a crederci e penso che mi capirai. Vedi quando qualche tempo fa aveva una distorsione alla caviglia e la mano fasciata?"

"Sì, so che era scivolata dalla scopa...o almeno così ho sentito dire in giro"

"Bene...in realtà l'ho vista con lui e, mentre me ne andavo, lei mi ha messo una mano sulla spalla per trattenermi perché mi voleva spiegare, ma io, che non volevo sentire ragioni, l'ho spinta, lei è inciampata, è caduta e si è ridotta così"

"Cosa? Ma Harry..."

"Ero arrabbiato Ron!"

"Sì, ma non capisco...chi può provocarti una reazione così? Aspetta, non mi dirai che..."

Desidero essere me stessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora