2 ANNI DOPO
Arriva sempre una parte della nostra vita dove sentiamo di essere al buio,di barcollare nel vuoto in cerca di una luce per poter vedere.
Spesso quella luce si perde...si perde tutto quando si finisce a barcollare nel buio.
Perché non sai mai dove arriverai,quando arriverai,se arriverai.
C'è bisogno di qualcuno che ci faccia da luce,qualcuno che non veda tutto nero,qualcuno che ci guidi quando da soli non ne siamo in grado.
E ciò porta a chiedersi se davvero abbiamo per forza bisogno di una persona per sopravvivere.
Se davvero dipendiamo da qualcuno.
La risposta non la so,tutt'oggi mi ritrovo a chiedermi chi sono.
Se ancora mi posso definire una ragazza come le altre.
Una ragazza con un cuore sano,rovente di sentimenti che non vede l'ora di tirare fuori,con un cuore senza esperienza.
È passato tanto da quando il ragazzo della mia vita mi ha distrutta.
Non credo di essermi ripresa.
Dopo due anni ancora mi ritrovo a guardarmi allo specchio e a fissarmi,a contemplare i miei capelli ora corti e più chiari.
A fissare il mio viso più adulto,con i segni delle occhiaie sulla pelle,con la cicatrice del cesareo ancora visibile sul ventre.
Me ne sono andata precisamente da due anni e sette mesi da quella casa in Florida.
Ho lasciato tutto.
Ho letto la scritta sulla tessera e me ne sono andata.
Ho subito contattato Jason che mi è stato accanto come un fratello.
Poi ho scoperto che mia madre e mia sorella erano a San Marino e ricordandomi che Jason veniva da lì sono andata a vivere con lui,ora è come un fratello per me.
Subito siamo stati affiatati ma non è mai successo niente...a parte qualche scappatella da ubriachi.
Non siamo compatibili.
Con il tempo ho incontrato molti ragazzi.
Ma nessuno è stato compatibile.
Non sono riuscita ad andare avanti.
Sono condannata alla sofferenza di una vita senza di lui.
Senza l'uomo che mi ha salvato,distrutto e che mi ha lasciato nel dubbio.
Non so dire se davvero mi ha amata.
Come ho già detto,mi ha lasciato nel dubbio.
Sull'orlo del precipizio,sul fondo di un burrone.
Da quel giorno non sono più riuscita a rialzarmi.
Sono ritornata a Milano circa due mesi fa per salutare mio fratello.
Ho superato gli esami della Maturità e ora sto iniziando a studiare nella facoltà di ingegneria.
Cerco di non pensare a Tyler,quando sono andata a Milano ho saputo da Josh che ha una figlia.
Da quel giorno non appena guardo Piper mi viene da piangere.
Anche lei ha i suoi stessi occhi.
Convivo con lei e Jason.
Siamo come una famiglia.
Ma Jason è solo un amico,niente di più.
Ora continuo a chiedermi come sarà la mia vita,se troverò qualcuno,se riuscirò a mantenere me e mia figlia senza qualcuno che mi aiuti.
Mi sento sempre così sola.
Sempre accompagnata dalla mia sofferenza.
Costretta a soffocare i singhiozzi sul petto di Jason o sul cuscino.
Accompagnata solo dalle mie sofferenze e da nient altro.
È brutto.
È qualcosa di impossibile da vivere.
Ma io ci sto riuscendo e forse un giorno riuscirò anche ad andare avanti.
Non lo so.
So solo che ogni giorno che passa lui mi manca sempre di più.
Dopo due anni.
Due anni e ancora non sono riuscita a dimenticarlo.
Non so da quanto tempo non sorrido davvero.
Non ne ho le forze nemmeno quando guardo Piper.
È troppo difficile sorridere.
***
Alzo le maniche della mia camicetta e girando con enfasi l'impasto della torta urlo a Jason di darmi una mano.
"Jason!Potresti portare Piper al centro estivo?Sono occupata con i preparativi!"
Sento i suoi passi accelerare probabilmente per rincorrere Piper e continuo a girare l'impatto,fino a quando non mi accorgo che al posto dello zucchero e allora passandomi una mano infarinata sulla fronte poso la spatola sul bancone.
Tossisco leggermente e subito sento Jason mettere sulla mia schiena una mano,per poi batterla leggermente:
"Stai bene?"
Fisso il piccolo cornicino appoggiato sulla sua spalla dormire beatamente e serrando le palpebre per impedire agli occhi di bruciare faccio un respiro profondo:
"Tranquillo,sto bene."
Vedo il suo sguardo attento scrutarmi con una punta di tristezza,per poi sorriderò leggermente con gli occhi:
"Ho chiamato Mendy,ha detto che può tenere Piper per due giorni."
Apro un occhio scrutandolo di soppiatto:
"Perché dovrebbe tenerla per due giorni se ci siamo noi qui?"
Sospira leggermente,per poi accarezzarmi la guancia:
"Questo week-end andiamo in una bella spa a rilassarci un po' e a divertirci."
So già cosa intende con divertirci e so anche che una bella scopata non mi farebbe male per dimenticare Tyler.
Sotto certi aspetti sono sempre la stessa.
Richiudo gli occhi e dopo un respiro profondo li riapro:
"Ci sto."
Sorride con una punta di malizia e avvicinandosi al mio viso mi lascia un bacio leggero per poi passarmi in braccio Piper.
Ok,lo so che avevo detto che eravamo solo amici.
Ma ogni tanto abbiamo bisogno di sfogarci e il sesso è sempre il miglior modo.
Sospiro,per poi buttare con una mano la ciotola dell'impatto nel lavandino e appoggiare Piper sul divano.
Si prospetta un bel viaggio.
Giusto?
Giusto Allison.
Rovini sempre i finali perfetti.
Sei veramente una perfettina del cazzo.
Gne Gne.Buon pomeriggio fogliolineeee!
Come state?
Io così così,anche se dopo una giornata di merda non sono in grado di capirlo bene.
Scusate se sto aggiornando molto di rado ma ho avuto molti problemi e preferisco aggiornare tardi e con un capito soddisfacente che aggiornare frequentemente e male.
A parte i miei drammi vitali...come sempre spero che vi piaccia.
All the kiss
Mati🌂
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𝑆𝐼𝑀𝑃𝐿𝐸 𝑃𝐴𝐼𝑁
ChickLitUn amore preso troppo alla leggera,un pericoloso sentimento capace di scatenare la più orribile sofferenza. Tyler ed Allison,due persone che conosco anche troppo il dolore,la sofferenza torbida che ti logora l'anima. Troppo diversi per stare insieme...