Inizio chiamata (in arabo)
- pronto? Rachid!
- ciao Zulema.
- allora novità?
- sì certo. L'ho trovata e ci ho parlato stamattina. È qui a Madrid, non se n'è mai andata.
- e che gli hai detto?
- quello che mi hai detto tu...che vuoi riallacciare i rapporti e che hai bisogno di un consiglio.
- ok e lei?
- ha detto che sarà felice di rivederti.
- tutto qui?
- sì, le ho dato l'indirizzo del carcere e verrà a farti visita oggi stesso.
- ah bene anche se è strano...
- che vuoi che ti dica.
- no nulla, bravo hai fatto il tuo lavoro...grazie.
Gli dissi con voce bassissima. Appena in tempo di nascondere il telefono, che Palacios fa capolino alla,porta della mia cella e mi chiama.
- Zulema, hai una visita.
- vado subito.
Vedo che Saray mi segue.
- che fai?
- ti sto seguendo, non vedi?
- non ti lasceranno stare lì con me, lo sai questo?
- offrirò un favore a Palacios per farmi rimanere due secondi per vedere tua sorella.
- che hai da vedere? È identica a me e poi non aspettarti che venga senza un travestimento. Si camufferà sicuramente con una parrucca o qualcosa del genere.
- non fa nulla, io ci provo.
Palacios si accorge della presenza di Saray e allora:
- Saray, non puoi seguirla.
- avantiii, voglio solo vedere la persona con cui parlerà.
- ma cosa te ne frega di vederla?
- fatti miei ok? Ti devo un favore se mi lasci rimanere due secondi, solo due.
- ok ma solo due.
- siii, ti voglio bene a volte.
Mi dirigo verso i tavoli e la vedo seduta. Indossava una parrucca rossa molto lunga con la frangia, un paio di occhiali da vista ed era vestita tutta di nero. Mi avvicinai lentamente per scrutarla, quando finalmente si gira e si alza. Ci abbracciammo forte, finché una guardia si avvicinò per separarci. Quell'abbraccio fu "lungo", intenso e nostalgico...un abbraccio che avevo bisogno da tanto tempo. Finalmente ci sedemmo e ci guardammo dritte negli occhi senza distaccare nemmeno per un secondo lo sguardo. Le sorrisi e lei ricambiò.
- che bello vederti Zulema.
- già anche per me.
- allora come stai?
- come vedi sono ancora qui dentro, non sono mai uscita...
- da quella volta vero?
- sì.
- lo immaginavo, anche perché non potevo credere che fossi uscita senza neanche contattarmi.
- ti giuro che l'avrei fatto, ma non sono mai uscita...cioè, ho tentato, ma tutte le volte ho inciampato nello stesso ispettore.
- sì ahaha, ti ho vista più volte in tv.
- già lo so...e tu come stai?
- io bene...
Mi sorrise e mi accarezzò la mano.
- senti, io avevo davvero tanta voglia di rivederti e credimi, ho tante cose da raccontarti.
- immagino...
- ma ora devo chiederti un consiglio...un favore.
- dimmi tutto, però sai che non commetto più crimini da quella volta. L'ho promesso a mio figlio.
- lo so. A proposito come sta?
- Hamza sta bene, ora ha 13 anni e inizia a capire...gli ho spiegato la nostra storia e gli ho parlato tanto di te.
- non vedo l'ora di rivederlo un giorno.
- accadrà sicuramente. E invece Fatima l'hai più rivista? Sai qualcosa di lei?
Abbassai lo sguardo è una lacrima che cercai di trattenere, mi rigò il viso.
- Fatima è morta.
- cosa?
- l'avevano messa in questo carcere per un po' di tempo per reati minori...una storia lunga. Già sai che non sono una santa e che molte persone ce l'hanno con me, perciò il vecchio direttore me l'ha fatta pagare, buttandola giù dall'elicottero durante un trasferimento. L'hanno fatto passare per un tentativo di fuga.
Feci una ristata isterica e poi calò il silenzio.
- sono incinta.
- oh...non so cosa dire.
- devo abortire.
- wow, piano Zule. Fammi elaborare.
- ho commesso un errore e sono andata a letto con il dottore del carcere. Ora non so come fare perché non posso rivolgermi a lui.
- ok...quindi mi stai chiedendo di escogitare qualcosa?
- esatto. Ho la mente in fumo e non riesco a pensare. Solo tu sai tenermi testa con i tuoi piani infallibili.
- non è da te sorella.
- lo so, non mi è mai capitato, ma ora più che mai ho bisogno di te.
- certo, ovvio...io ci sono.
- ok grazie. Ti voglio bene Zafi.
- anch'io, tanto. Tornerò tra qualche giorno e ti aggiornerò. Tu stai tranquilla ok?
- facile a dirsi...beh ti ringrazio.
Ci alziamo e ci abbracciamo di nuovo, ma questa volta per poco, per non farci notare di nuovo dalle guardie.
- ehi Zafirah...
- dimmi.
- ti prometto che quando sarò fuori di qui, staremo insieme e recupereremo tutto il tempo perso.
- lo spero davvero.
Mi mise una mano sulla spalla e ci salutammo e poi se ne andò. Palacios venne verso di me e subito mi disse:
- cazzo, quella tizia ti assomigliava molto...
- ma che dici, non l'hai vista?
- beh mi sembrava di sì. È una tua parente?
- no è una mia vecchia amica che si è rifatta viva.
- ah, allora ci avrò visto male.
- direi di sì.
Tornai da Saray e le raccontai tutto.
- cazzo, era proprio uguale a te. Sai, non staresti male rossa...
- concentrati per favore.
- sì sì. Allora...preparati per qualunque cosa ti dirà.
- sinceramente non so cosa aspettarmi. Ha detto che ha chiuso con i crimini, eppure non vedo altra soluzione.
- fidati di lei, ho un buon presentimento.
- già...
- e con hierro che farai? Hai intenzione di dirgli la verità?
- sì ma non so se è il momento adatto.
- certo che lo è.
- io credo proprio di no. Gli dirò tutto quando avrò già abortito.
- stai scherzando? Così si incazzerà troppo.
- e che gli dico? 'Sto escogitando un piano con mia sorella per farmi abortire? E a proposito, l'altro giorno ti ho usato solo per i miei scopi.'
- Zulema, devi dirglielo adesso. Gli dirai di tua sorella e che ci penserà lei a farti abortire, magari con una pillola o qualcosa così.
- una pillola?
- già, ci sono delle pillole che contengono sostanze che provocano l'aborto. Ovviamente è doloroso...
- e se penserà davvero a questo?
- non credo che ti farebbe soffrire...
- sì ma è il modo più veloce.
- va beh, in ogni caso parla con Hierro.
- va bene, ma solo dopo aver parlato con mia sorella. Voglio prima sapere qual è il suo piano.
- va bene, ma se non glielo dici tu, lo farò io.
- cazzo Saray, in che situazione di merda mi sono cacciata!
- sta' tranquilla...ti ripeto per l'ennesima volta, che se ti ama davvero, capirà la situazione e ti perdonerà.
- lo spero gitana.Holaaaa, che avrà in mente Zafirah??? Hahaha godetevi questo capitolo finché non arriverà il prossimo❤️
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365 días
RomanceQuesta storia è ispirata al film "365 giorni" ma è MOLTO rivisitata, in quanto è basata sulla detenuta Zulema Zahir e la guardia carceraria Antonio Hierro. La storia è ambientata in carcere e poi...chissà, vi lascio con il beneficio del dubbio. ATTE...