Jungkook
«Posso sempre dimostrarti le mie parole». E per rendere il concetto ancora più esplicito, Taehyung si sporse verso di lui per baciarlo in modo sublime.
Morbide e vellutate proprio come erano sempre state, ma con una punta di irruenza che lui apprezzava -fin troppo, a dire il vero-, Jungkook sentì le membra sciogliersi e la mente spegnersi. Portò una mano sulla sua nuca per avvicinarlo ancora di più, deciso ad approfondire quel contatto troppo piacevole per non essere gustato.
Quel bacio aveva una connotazione nuova che gli stava facendo attorcigliare le budella e il corpo fremere; baciare e stare vicino a Taehyung gli era mancato terribilmente, soprattutto durante quei momenti in cui si guardava allo specchio convincendosi che il suo cambiamento non avrebbe avuto l'effetto sperato.
Ma adesso che le braccia di Taehyung gli si stavano avvolgendo ai fianchi per portarlo a premere sul suo corpo, i dubbi si andavano via via dissipando come nuvole di vapore, lasciandogli addosso solo una piacevole sensazione di caldo torpore all'altezza del petto e...tra le gambe?
Non ne era sicuro, ma sentiva un calore diverso tra queste che fece tremare ma, allo stesso tempo, mugugnare incoerentemente contro le labbra dell'alpha. Quest'ultime si muovevano sulle sue con lentezza, in un turbine di passionale condivisione di un momento tanto familiare quanto nuovo, marcate da quella nota dominante che Jungkook non aveva mai percepito così fermamente.
L'odore di Taehyung era perfino più forte di quanto ricordasse, che lo induceva a respirare affannosamente per quanto effetto avesse sui suoi ormoni.
Si issò sulle ginocchia e gli avvolse le braccia attorno al collo, piegando la testa e spalancando le labbra per lasciar scivolare la lingua che, con familiarità, si intrecciò con quella di Taehyung e la coinvolse in un bacio ansimato e sensuale.
Da un semplice sfiorare di labbra ad una passionale sequenza di baci via via sempre più profondi, la rinnovata intesa e le mani di Taehyung che gli vagavano addosso gli fecero divampare dentro un fuoco ardente difficile da domare. Affondò i denti nel labbro inferiore di Taehyung strappandogli un sonoro e roco gemito e guaì contro le sue labbra nel sentire le larghe mani dell'alpha strizzargli il sedere tondo.
Per Taehyung, l'odore dolce ed intenso emanato da Jungkook era un pò come il canto delle sirene per Ulisse, capace di azzerargli le facoltà mentali e insinuare in lui la voglia di averne ancora. I piccoli e acuti gemiti che lasciavano le labbra dell'altro mentre se lo portava addosso, inoltre, erano degli incentivi a stringere la presa su di lui per ribaltare le posizioni.
Grugnì contro le sue labbra trovandosi esattamente tra le gambe divaricate di Jungkook, da cui provenne un suono sorpreso ed acuto per l'irruenza del gesto. Una bolla di eccitazione gli esplose dentro per come Taehyung divorava ogni suo gemito, baciandolo fino a togliergli il respiro e facendo scorrere la mano lungo tutto il suo corpo.
Incredibilmente reattivo, Jungkook si contorse tra le mani di Taehyung come brividi di piacere gli si arrampicarono sulla schiena, spingendolo ad inarcarsi per approfondire il contatto.
Le mani vagamente ruvide carezzarono sapientemente la pelle dei suoi fianchi, la pizzicarono appena e proseguirono la loro lenta discesa fino alla sua coscia, che tastò con malcelato entusiasmo. Il corpo di Jungkook era morbido, tutto curve e dannatamente sensuale -non che si aspettasse diversamente, visto quanto fosse fottutamente fantastica la sua metà.
La mano di Taehyung gli arrivò fino al retro del ginocchio e lo spinse ad avvolgergli una gamba attorno al fianco.
«Zucchero, ti sei forse dimenticato come mi piaccia avere le tue gambe attorno i fianchi?» mormorò contro le sue labbra Taehyung, reggendosi con l'altra mano per non gravare sull'omega.
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Blind Sight [TaeKook]✔︎
FanfictionAVVISO: LA PRIMA PARTE DELLA SAGA NON E' ATTUALMENTE DISPONIBILE PERCHE' E' STATA TOLTA (non da me) PER CUI, SE NON AVETE LETTO MOH - "MY OTHER HALF" NON LA LEGGETE, IN QUANTO QUESTO E' UN SEQUEL E NON FA STORIA A SE'. "«Non voglio la tua pietà, sme...