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La Mattina dopo mi svegliai, andai a fare la doccia e a curare la mia barba, uscii dal bagno e entrai in camera mia mi vestii poi mentre stavo tornando in bagno per asciugarmi i capelli incontrai Venus.

«devi usare il bagno?» mi chiese

«devo solo sistemarmi i capelli»

«ti dispiace se nel frattempo mi lavo i denti?» feci di no con la testa e entrambi entrammo in bagno «buongiorno comunque» dice alzandosi sulle punte dei piedi per poi baciarmi la guancia.

«buongiorno» dico guardandola «cosa c'è in programma per oggi?»

«io andrò a fare shopping con Damon e Stefan questa mattina tu non lo so..»

«chi è Stefan?» dico guardandola

«il fratello di Damon» dice legandosi i capelli in una coda poi prende il suo spazzolino e il dentifricio e io mi sistemavo i capelli.

«non chiamarmi a metà mattinata per dirmi che sei scappata in Burundi» dico e lei ride a crepapelle

«Burundi..» dice ridendo «è bellissima questa parola» la guardo e vedo che non riesce a smettere di ridere «scusami è che è proprio divertente» le soffio l'aria con il phone in faccia e lei mi guarda ridendo «non farò cavolate te lo prometto»

«mi fido poco» lei ride e le bacio la testa «ci sentiamo streghetta»

Corro in ufficio e apro la mia agenda controllandola e vidi i punti del giorno con accanto cuoricini di tre colori verdi gialli e rossi così scrissi a Venus.
Le mandai una foto
A Narciso ❤️: sei stata su?

Da Narciso ❤️: si, quelli rossi sono urgentissimi, quelli gialli è meglio se lo fai entro oggi e quelli verdi puoi rimandarli.

Sorrisi

A Narciso ❤️: grazie

Da Narciso ❤️: divertiti buona riunione di bilancio

Chiusi la chat e iniziai la mia pienissima giornata.
Era di pranzo e non avevo toccato cibo solo acqua e non avevo nemmeno sentito Venus.
Entrai in ufficio e mi corse dietro la mia segretaria
«Mr. Mikaelson c'è una ragazza che vuole vederla, dice di chiamarsi Venus»

«Sì, lei falla passare sempre» dico e entro firmando alcuni documenti. Lei entra nella stanza.

«Ehi Elijah» la guardo e ha le braccia piene di buste e in mano una scatola con sopra due bicchieri di carta «ho preso delle ciambelle per me e ne ho portato alcune per te» dice e corro verso di lei per aiutarla a liberarsi

«ma grazie» sorrido e le bacio la guancia, chiudo la porta a chiave e ci sediamo sul divano

«ti ho preso un caffè non sapevo cos'altro ti piacesse» sorrido

«grazie» apro la scatola e mangiamo insieme mentre mi racconta cos'ha comprato e io gli racconto la mia giornata impegnativa. «comunque la cosa dei colori è una cosa geniale» lei sorride

«lo so, sai che mi hanno fatto un casino perché non potevo salire e bla bla bla» dice alzando gli occhi al cielo facendomi ridere

«l'ho saputo»

«credevano che avessi rubato la tessera identificativa a qualcuno» sorrisi

«tranquilla non succederà più» dico «tuo papà mi ha mandato un messaggio, dobbiamo andare nella tua scuola a prendere una lista e dobbiamo andare a fare la spesa»

«va bene.. domani cos'hai da fare domani?» corre alla scrivania e legge l'agenda «perfetto, nulla»

«domani è domenica..» dico come se fosse un ovvietà

          

«non prendere impegni dobbiamo andare in un posto» la guardo

«ma io qui ho una responsabilità..»

«lo so ma voglio andarci, chiederò a mio padre se puoi accompagnarmi. Così ti rilassi anche tu» la guardo

«va bene..»

«oh e non puoi mettere un vestito elegante»

«va bene» dico e dopo aver finito di mangiare buttiamo le carte e usciamo dall'ufficio io con le sue buste piene delle sue compere. Firmo l'uscita sotto da Daliah «mi raccomando assicurati che la facciano passare la prossima volta, è la figlia del capo» lei annuisce.
Apro il bagagliaio della macchina e metto tutto lo shopping di Venus mentre lei mette via le mie cose.

Poi partiamo e mi faccio guidare da lei verso la sua scuola.
Scendiamo e chiediamo informazioni riguardo questa fantomatica lista che ci viene data ben venti minuti dopo.
«mio duo Dio questa scuola peggiora sempre di più» dice e la guardo

«quanti anni ti rimangono?»

«questo e un'altro» dice e entra in macchina poi sempre sotto suo consiglio entrammo in un negozio «mi devi dare un consiglio» dice e mi affianca prendendomi a braccetto e io la guardo. «dobbiamo prendere tutto abbinato e sulle tonalità pastello.. ma non so che colore» dice e la guardo Terrorizzato facendola ridere.

«prendili del tuo colore preferito..»

«il mio colore preferito è l'azzurro» annuisco

«ti sta bene, si risalta i tuoi occhi» dico e lei mi guarda

«grazie, lo so ma l'ho già fatto l'anno scorso con il colore azzurro» dice e arriviamo nel reparto cancelleria «giallo?» dice controllando le agende «no.» dice tre secondi dopo «verde?» sfoglia delle agende «odio questo verde pastello» sorrido e la guardo

«fai sempre così?» lei annuisce «e l'anno scorso chi ti ha accompagnata?»

«Emily, una mia ex amica.. cioè abbiamo preso qualcosa poi la maggior parte delle cose l'ho presa con papà» dice e si gira verso di me «aiutami..dimmi un colore»

«rosa» la guardo negli occhi attentamente e lei sorride

«sei un genio, sai che ho lo zaino bianco e ci sta il rosa» dice e corre nella sezione rosa io la guardo e porto il carello mentre lei sceglie attentamente tutte le cose persino la borraccia cancellando le cose dalla lista «è un peccato che nessuno possa vedere quanto mi sono impegnata a scegliere le cose, cioè i miei compagni potranno farlo perché li vedranno in classe» fa il labruccio e poi sorride «sono troppo contenta» la guardo sorridendo.
Quando dicevo che lei è il sole, non l'ho detto a caso. Lei è davvero il sole.

Dopo aver pagato andammo al supermercato
«per prima cosa, altrimenti mi dimentico, Dobbiamo cercare l'aglio persiano» dico e lei annuisce.

Così perdemmo venti minuti per cercare l'aglio persiano finemente tritato, ma al fine lo trovammo.
Dopo continuammo con la spesa.
«dobbiamo prendere delle cose per domani» la guardo non capendo «ti ricordi che dobbiamo andare in un posto?» annuisco e lei sorride.

Tornammo a casa e lei corse a fare una doccia mentre io preparavo la pasta.
Poi scese «ti do il cambio» dice mettendosi dietro di me sciogliendo la cravatta «sempre ingessato.» sbuffa e io sorrido «cosa vuoi mangiare domani?»

«tu cosa vuoi cucinare?»

«insalata di di riso e qualcos'altro..»

Tolgo la cravatta «va bene» sbottono i primi bottoni della camicia «allora io vado a fare la doccia.. ci pensi tu qui?» lei annuisce. Indosso la tuta e una maglietta a maniche corte.
Scesi giù e lei stava apparecchiando
«faccio io» metto i bicchieri in tavola lei intanto divide la pasta e inizia a preparare il riso.

Narciso || Elijah Mikaelsonحيث تعيش القصص. اكتشف الآن