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Apro piano gli occhi per abituarmi ai raggi del sole che peneteano dalla finestra della stanza d'ospedale. Mi beo della visione di Tetsurō ancora dormiente mentre gli accarezzo i capelli.
"Kurō Tetsurō, capitano della squadra di pallavolo maschile della scuola Nekoma, si svegli, ha una finale da giocare e una squadra da guidare." urlo ad un tratto facendo spaventare il gattaccio al mio fianco. "T/N! Non urlare di mattina." dice con voce roca strofinandosi gli occhi. "Forza! Alzati e va a fare il culo a strisce alla Nohebi e al Fukurōdani." Dico sorridendogli e cercando di esaltarlo.
Risultato di tutto ciò?
La Fukurōdani ha fatto il culo a strisce alla Nekoma, e quest'ultima lo ha fatto alla Nohebi. Ciò vuol dire che siamo in finale. "Incontreremo il Karasuno al tonrneo nazionale!" dice Lev con il solito tono di voce alto. "Sono felice per te, Lev. Sono felice per tutti voi. Ma qualcuno potrebbe spiegarmi perché sono in ospedale? E per quanto sono rimasta in coma?" chiedo ricordandomi che non ho ancora chiesto come mai sono in un'ospedale.
"Sei stata in coma solo due giorni" Dice Yaku.
"Allora sei stato un po' troppo drammatico durante il discorso di ieri."
"Shh, ho temuto davvero di perderti e comunque due giorni non sono pochi. Per rispondere alla tua prima domanda é stato appiccato un incendio in casa tua, non si sa ancora da chi, anche se io un presentimento ce l'ho. Sei svenuta mentre provavi ad uscire." mi risponde sincero Kurō mentre mi accarezza la guancia. "Fortunatamente i danni non sono molti ed l'incendio non ha fatto in tempo a propagarsi abbastanza da arrivare alla tua stanza, quindi é piú o meno tutto intatto." continua rasserenandomi. Effettivamente da quando aveva tirato fuori il motivo ero davvero molto preoccupata per i miei oggetti personali, soprattutto uno specifico diario. "Oh menomale" esclamai. "Dunque T/N T/C, non hai presentato molti danni, temevamo che dato il breve coma avresti potuto avere qualche lesione corporea o qualche problema alla testa, ma fortunatamente non é cosí. Sei stata davvero fortunata. Ti abbiamo tenuto sotto osservazione e abbiamo constatato che stai bene e puoi tornare a casa." dice il dottore entrando nella stanza. "Davvero?" chiedo in preda all'euforia. Sono stata qui solo tre giorni e mi sembra sia passata un'infinità. "Certo." riconferma il dottore prima di uscire con i miei genitori. Avrebbero firmato i documenti per farmi uscire e sarei andata subito a casa a vedere le condizioni dei miei oggetti. Non che non mi fidassi di Tetsurō, anche se ne avrei il diritto, ma voglio assicurarmi di persona che almeno il mio diario sia salvo.
Mentre attraverso i corridoi bianchi dell'ospedale, pronta ad abbandonarlo, mi viene in mente una cosa. Mi fermo in mezzo al corridoio. "T/N che c'é?"
chiede Kenma.
"Vicino all'ingresso di casa ci sono delle telecamere, le avevamo messe io e Momotaro del club di nuoto per un esperimento. Potremmo scoprire da lí chi é stato." ringrazio Momotaro per avermi convinto a fare quell'esperimento sugli uccellini.
Arrivati a casa togliamo subito la scheda di memoria e la consegnamo alla polizia che stava indagando. L'incidente non era grave, nessuno era morto o gravemente ferito, ma é comunque un reato. "Grazie per la collaborazione, vi faremo sapere una volta analizzati i video." dice il poliziotto.
"Signori T/C, T/N può dormire da me oggi?" chiede Kurō.
"Certo Kurō, nessun problema." Dice mamma sorridendo. Papà invece é molto titubante sul lasciarmi andare, ma la mammo lo convince. E dopo un'infinita lista di regole che dobbiamo rispettare, ma che non abbiamo ascoltato, ce ne andiamo da casa del corvino tranquilli e sereni.
Dopo mangiato ci stendiamo sul letto del mio bel gattaccio.
"Allora T/N, non te l'ho ancora chiesto nel modo giusto e adesso devo rimediare." dice lui ad un tratto, rendendomi confusa. "Vuoi essere la mia ragazza?" mi giro verso di lui, ancora coricata. "Certo gattino." rispondo positivamente lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra. Lui mi avvicina mettendomi una mano sulla testa e spingendo il mio viso verso il suo approfondendo il bacio. Si mette a cavalcioni sopra di me e inizia a lasciarmi baci sul collo per poi scendere verso il petto. Risale alle mie labbra cercando il consenso per togliermi la maglietta. Consenso che ovviamente dò.
Inizia a baciare ogni centimetro di belle scoperta fino ad arrivare all'inguine. Inizia a togliere lentamente i pantaloni e gli slip, ma lo interropo bruscamente. "Allora ti muovi o devo aspettare altro tempo?" dico rovinando consciamente l'atmosfera. Kuroo ride. Non é la sua risata a iena, é una risata diversa, piú tranquilla. Si riabbassa dopo avermi chiesto scusa con un bacio e continua con quello che stava facendo prima, solo piú velocemente.
Dopo aver reso umido uno dito lo inserisce dentro di me. É una sensazione strana, provo anche del leggero dolore. Continua abbastanza lentamente e aggiungendo dita finché non sono pronta per prendere il suo amico. Mette il preservativo ed entra lentamente in me. Sento un bruciore atroce al basso ventre, e per forutna Tetsurō capisce di dove stare fermo e di non osare muoversi. "Piccola adesso passa. Inizio a muovermi lentamente e se ti fa troppo male mi fermo." Acconsento e inizia a muoversi lentamente. (Passatemi il piccola che é la cosa piú cringe che esista).
Quando il dolore inizia a trasformarsi in piacere, Kurò inizia a muoversi piú velocemente e arriviamo al culmine.
Si stende affianco a me. "Ti amo gattina."
"Anch'io gattaccio. Tanto."

Angolo bitch
Hello motherfuckers, guess who's back?
Dopo settimane torno :).
Avete il diritto di venire sotto casa mia con i forconi. E finalmente Kurō ha ficcato, per farmi perdonare.
Il prossimo é l'ultimo capitolo. Eh già siamo agli sgoccioli.

𔘓 ؛𝘛𝘩𝘦 𝙇𝙖𝙨𝙩 ~ 𝘒𝘶𝘳𝘰𝘰 𝙏𝙚𝙩𝙨𝙪𝙧𝙤𝙤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora