Capitolo 01 - Il Primo Incontro

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<<Sta' zitta Yurima! Solo perché tuo nonno è una delle persone più influenti del paese non vuol dire che sei autorizzata a manipolarla!>>. Era Shinigato Matzuka che parlava, un compagno di classe di Minako. I due non erano mai stati amici, erano semplicemente due persone che si salutavano civilmente quando si incontravano, eppure la nostra protagonista non era al corrente, di quello che Shinigato sapeva. Si dice che lui sappia molte cose della situazione famigliare di Minako, ed è
per questo motivo che ogni volta che ne trova l'occasione, cerca sempre di difenderla. Ma quella volta la cosa non era necessaria. Schiamazzi e risate da gallinelle si sentivano dallo stupido gruppetto di amiche di Yurima. Defaka, Jaribuma e Ambroka seguivano le sue ombre sin dall'elementari. Molti dicono lo facciano per essere più famose all'interno della scuola, molti dicono che invece sia stata proprio Yurima in persona ad obbligare. Eppure quello che Ambroka Garituma disse, in quella calda giornata di Settembre, uscì dal profondo del suo cuore. << Oh, ma guarda un po' chi viene ad importunarci, il lurido e povero Matzuka! L'unica cosa che riesci a fare bene è mordere tutto quello che trovi davanti. Ecco perché è dall'anno scorso che sembra tu stia diventando un pesce palla>> affermó tra una ridacchiata e l'altra. Quello che le ragazze non sapevano, era alquanto grave. Matzuka soffriva di disturbi alimentari sin da bambino. Era solito mangiare tutte le schifezze possibili e immaginabili, per poi vomitarle e fare finta di niente. La bullimia era ormai passata da anni per lui, ma non riusciva a smettere di mangiare, ingrassando sempre di più, fino a che persino la pagina gossip della scuola non lo notó, e creó una sezione sul sito, interamente dedicata a lui. Fu così che dopo le gravi offese che Ambroka li pose, scappó via piangendo, proprio come avrebbe fatto un bambino di prima elementare. Eppure Minako era ancora lì , con lo stesso volto che aveva da sempre, neutro, che non mostrava nessuna emozione. Tra persone che ridevano per la fuggita di Shinigato, e gente che piangeva per lui dispiaciuta, la ragazza era ferma posata li al centro del cortile della Tokyo Shima High School, con una faccia vuota, scura, persino inquietante. <<Allora, non ti sarai mica fatta abbattere dalla fuggivia improvvisa di quel bambino loffio, vero? No perché vedo che spruzzi felicità da tutti i pori come sempre , batti cinque Defaka! Questa battuta era ottima!>>. Tutta la scuola, dopo questa affermazione, non sapeva cosa stava per succedere. Nessuno se lo aspettava, e scommetto nemmeno voi. All'improvviso, quel luccicante lip gloss in edizione limitata Mac, di Ariana Grande, sembrava volesse dire qualcosa, ed era così infatti. <<...Cosa...cosa è una batt...battuta?>> domandó Minako a Jaribuma. Forse il pregio di non avere emozioni, è quello di non riuscire a capire se qualcuno ti stia insultando oppure no, come succede alla protagonista della nostra storia. Se c'era una cosa che "alle divine" infastidiva, era quando qualcuno le prendeva in giro, e per la precisione, Minako non sapeva davvero cosa fosse una battuta, ma per loro sembrava semplicemente un inganno, come per dire letteralmente alle ragazze "fottetevi brutte gallinelle spelacchiate" . Yurima guardò le sue tre amiche attentamente, e dopo aver fatto un segno con le dita, si avvicinarono a Minako facendo tre grandi passi. <<Senti brutta stronza, anche se qui tutti ti chiamano "ragazza senza emozioni, non azzardarti più ad approffitartene. Quelli stupidi occhi di ghiaccio che ti ritrovi sulla faccia, esprimono tutto l'odio che provi verso di noi, e non devi...>> .Quella mocciosa non riuscì a finire il lungo discorso che si era preparata trenta secondi prima perché fu interrotta da Minako, che le fece una domanda alquanto scontata da parte di voi cari lettori, che siete gli unici a sapere che, è senza emozioni per davvero. <<Yurima...cosa è l'odio? Si pronuncia odio, gius...>>. Li, il cervello di Yurima era convinto che continuasse a prenderla in giro.
BUM!!! PAM!!! Un enorme boato rese silenzioso il quartiere della scuola. Yurima aveva appena dato un grande schiaffo a Minako. Così potente, da lasciare il segno della sua mano sulla guancia, e farle cadere la cartella per terra, che si era rotta facendo aprire la bottiglietta di acqua che nel frattempo si infilava fra le pagine dei libri. <<Questa è solo una piccola dimostrazione, di quello che sono in grado di fare se osi un altra volta a mancarmi di rispetto, e non permetterti a metterti a piangere! Ritorna a raccogliere tutto ciò che ti è caduto dalle mani, ragazzina senza emozioni che non sei altro. >>disse lamentandosi Yurima, che nel frattempo continuava a tirare dei piccoli calci sulla spalla di Yurima, insofferente al dolore che un essere umano normale, subisce. DRIIIIINNN !!! DRIIIIIN!!!!!! La campanella era appena suonata. Il primo giorno di scuola era appena iniziato e tutta la scuola era pronta ad entrare in classe per iniziare al meglio le lezioni. Mentre la ragazza era impegnata a raccogliere la sua cancelleria dal pavimento del cortile, una grande ombra coprí gran parte dell' albero all'ingresso: era un automobile. Questa grande panda rossa, fece un giro largo passando dalla rotonda, per arrivare a posarsi proprio lì, sul parcheggio privato che tutti invidiavano.
Un uomo di mezza età scese e aprì lo sportello posteriore, ed invitó a scendere un ragazzo. Minako, non era né curiosa ne stupìta, quindi lascio perdere e cercó di asciugare la carta bagnata con dei fazzoletti. Il ragazzo che scese dalla macchina, era di una bellezza indescrivibile.: alto, riccio, occhi azzurri e labbra carnose, di un rosso porpora, proprio da baciare. La scena dalla sua visuale era abbastanza strana. "Un grande cortile vuoto con una ragazzina che raccoglieva da terra le sue cose con una grande manata viola in faccia" . Appena se ne rese conto, spinse frettolosamente quell'uomo alla sua destra, e corse dalla ragazza. <<Hei! Si girati dico proprio a te! Chi ti ha causato quella grande manata sul tuo viso?>> disse preoccupato questo misterioso ragazzo di cui conosceremo l'identità tra poco. <<Questa dici? Oh, è stata Yurima>>. <<Sono nuovo qui, non conosco nessuna Yurima, in che sezione si trova?>>. <<Si trova in 2B, frequenta il mio stesso corso>> <<Oh, mi fa piacere dato che anche io frequenterò il tuo stesso corso! Gliela farò vedere a quella grande sciagurata! Ehi ti fa male? Lascia che ti aiuti>>. <<Cosa è male?>> chiese stavolta senza titubanze: qualcosa le fece capire che poteva fidarsi di quel ragazzo. <<Ahahaha, sei davvero simpatica!>> <<Cosa è simpatica?>>. In quel preciso istante, il ragazzo lasciò stare, capì che c'era qualcosa che non andava in lei, ed era pronto a scoprire molto presto di cosa si trattasse. <<Ehm, lascia stare. Avanti prova ad alzarti, ti ripongo questo libro nello zaino>> e così fece.<Ah, non mi sono ancora presentato, io mi chiamo Noragami Makoto, e da oggi sarò il tuo nuovo compagno di classe!>> <<Ah, ho capito. Io mi chiamo Minako Tsuyo e sei la prima persona a chiamarmi ragazza senza emozioni>> <<Sai, se proprio devo essere sincero, io...>> <<DRIIIIINNNN!! AVANTI COSA CI FATE ANCORA QUI DOVETE ENTRARE!' Ehi, chi ha osato tirarti quello schiaffo sulla faccia?!!>> disse la bidella incavolata, quando il ragazzo rispose; <<Una stupida ragazza che stiamo andando ad incontrare... gliela farò pagare! Sa, non conosco questa ragazza da molto, ma ha qualcosa di speciale, e voglio proteggerla. La bidella guardò Minako con uno sguardo deciso e i tre presero l'ascensore, diretti al secondo piano, per parlare con Yurima e calmare le acque. Almeno, così si pensa. Cosa farà lui? Le tirerà uno schiaffo per vendicare la ragazza? Parlerà con Yurima civilmente? Oppure ci penserà la bidella? Questo, e molto altro, nel prossimo capitolo.

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