cinquantaquattro.

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Tu sei con me e io mi sento invincibile.

Gli occhi di Luna li aveva tenuti d'occhio in ogni istante, sin da quando lei aveva messo piede in quella stanza. Gli occhi non mentono mai, questo se lo ripeteva sempre e gli occhi di Luna non avevano smesso di essere sinceri nemmeno per un secondo. C'era una luce nuova in loro, un bagliore che non c'era mentre lei lo guardava senza voler parlare e che poi quando si era avvicinato per aiutarla con il vestito, solamente pochi minuti dopo, era comparso e non lo aveva mai abbandonato nemmeno ora mentre osservava Luna distesa a pochi centimetri da lui. Non riusciva a rendere concreti il pensiero e il ricordo di ciò che era accaduto quella notte. Tornare indietro nel tempo e provare a collegare ogni pezzo significava riportarsi al momento in cui Luna era entrata dalla porta di quella stanza. Ricordava di essere rimasto fisicamente impassibile alle parole della ragazza mentre al suo interno cominciava a prendere vita un uragano di pensieri più negativi che positivi.
Continuare? Andare via?
Si era sfilato la giacca nera con la sola volontà di fumare una sigaretta senza guardarla. Da una parte avrebbe volentieri fatto a pugni con il mondo ma dall'altra non ci riusciva, e aveva continuato a stringere i pugni e a respirare profondamente. Poi Luna gli aveva chiesto aiuto e da quel momento in poi non ricordava più alcun pensiero e ancora prima di avvicinarsi sapeva il perchè. Un bacio, dieci baci o forse cinquanta. Luna e quella nuova luce negli occhi, Luna e quella sua voglia di non abbandonare ma più le sue labbra, Luna e il suo cuore che batteva all'impazzata e sembrava voler esplodere nel petto. La mente non serviva più. Cuore soltanto e non c'era stato niente da decidere, nulla da impostare, i loro cuore avevano preso il sopravvento su qualsiasi razionalità, su ogni freno. I loro cuori avevano dettato le azioni delle loro mani, dei loro corpi, avevano dato vita a quella miriade di baci e li aveva rinchiusi in quel vortice di totale passione che era sfociato poi nell'amore fatto su quello stesso letto su cui ora, sdraiato su di un lato poteva guardare negli occhi Luna mentre sfiorava il suo viso, la sua pelle.
L'amore con Luna era stato come se un enorme palloncino stesse scoppiando in quel preciso istante e allora quel sentimento doveva per forza volare tutto intorno. Girava per la stanza si piantava sul soffitto e svuotando i cassetti dei sogni e ci si inseriva all'interno. Era un amore pesante quello, irresistibile e stancante anche, un amore che non dormiva mai che rincorreva il tempo che combatteva le ossa rotte delle loro vite precedenti. Era un amore malato di rancore, di passione e di pazzia, malato di sangue e di caffè, era come quegli amori che ti tengono svegli fino all'alba, che ti spezzano il fiato e che ti logorano il fegato e ti chiudono lo stomaco. E lui non lo sapeva se qualunque altro aveva mai fatto l'amore in quel modo.. forse no, forse mai nessuno avrebbe mai vissuto un amore come quello, e Tyler si era nutrito del suo respiro che gli tamponava il collo e delle sue mani fredde strette nelle sue decisamente più calde, e le vedeva perfettamente incastrate tra di loro.. le sue dita che entravano perfettamente negli spazi delle sue, forse per la prima volta lo vedeva davvero. Lei era entrata dentro di lui tante e tante volte, fin dal primo sguardo con gli occhi fissi nei suoi pensieri, il respiro nelle sue costole a sconvolgergli i desideri continuamente. Si era nutrito dei baci lenti sulle labbra e infondo loro avevano fatto l'amore da lontano almeno un centinaio di volte senza dirselo mai a parole perchè quel pensiero era sempre stato troppo forte, erano braccia che aprivano le costole, quelle, come se l'altro stesse cercando il proprio cuore dal lato opposto della città, attraverso muri di macchine e di cemento. L'amore con Luna aveva assunto sin dai primi istanti l'unico significato che aveva da sempre attribuito a quel gesto ma che in passato non era mai riuscito a trovare. C'erano state altre storie, tanti altri rapporti ma non era amore quello o almeno non del tutto, e soltanto ora, ora che aveva provato finalmente quello vero poteva capacitarsene. Forse l'attesa, il desiderio o la veridicità dei suoi sentimenti, e forse ancora di più l'atteggiamento di Luna uguale al suo, avevano reso quell'amore il vero amore, l'unico che concepiva e che avesse senso di essere vissuto.
" ehi.. non hai dormito?"
" no.. ho preferito guardarti"
" mmh.. ma per quanto ho dormito?"
" un paio d'ore forse.. forse meno"
" sei sicura?"
" bho credo"
" no intendo sicura di non voler parlare?"
" vediamo magari potrei farti un video così potrò dirti quello che vuoi senza dover parlare direttamente con te"
" tu hai questa splendida quanto irritante capacità di spezzare ogni momento dolce o intimo lo sapevi?"
" lo so!"
Luna si lasciò andare ad una espressione da furbetta e insieme non riuscirono a trattenere una risata, entrambi parlavano a bassa voce come se avessero paura di rovinare quel momento o che qualcuno potesse sentirli.
" ora puoi dirmi tutto quello che vuoi Ty"
" sai qual'è il problema? Che ora non ho più nulla da dirti.. ci siamo già detti tutto"
" già.. davvero tutto"
Luna alzò la testa quanto bastava per poterlo guardare negli occhi e sorridere insieme a lui di quelle parole. Si erano riconfermati amore con l'amore, non era mai stato un atto fisico, quelle mani quegli sguardi, la loro pelle, riuscivano a parlare da sole così che alla fine potesse tra loro rimanere solo un dolce silenzio.
" non pensare più di non essere all'altezza"
" vorrei poter dirlo di più a me stessa che al mondo intero, dirlo a te"
" puoi dirlo allora"
" qualsiasi cosa sia?"
" tu che pensi?"
Spostò la testa sullo stesso cuscino su cui era posata quella di Tyler così da poter vedere meglio il suo volto e soprattutto i suoi occhi, poi intrecciò le dita con quelle della mano del ragazzo che fino ad un istante prima si trovava sul suo viso. Restò in silenzio per alcuni istanti ma non perchè non conoscesse la risposta a quella domanda ma voleva imprimerlo nella memoria con calma. Luna riusciva a percepire il battito cardiaco di Tyler in quel momento e con tutta se stessa sperò che anche lui riuscisse a fare altrettanto perchè in fondo non immaginava potesse esserci una prova più concreta che potesse testimoniare quella purezza. Si strinse ancora più forte a lui se possibile e poi, in silenzio, si lasciò baciare sulla fronte e tra i capelli ancora una volta in quella notte imprimendoli nel suo cuore per proteggerli insieme ai sentimenti per Tyler.
" Luna?"
La richiamò il ragazzo sussurrando qualche minuto dopo. Riaprì gli occhi e pur essendo illuminati solo dai primi raggi del sole, riuscì a distinguere i confini della sua pelle, del petto su cui era poggiata, la barba nera del ragazzo le solleticava la fronte.
Alzò lo sguardo.
" dimmi"
" ti amo"
Due parole dette di getto, due parole due differenti reazioni.
Tyler, a sentire un peso in meno sullo stomaco, sul cuore, sulle labbra. Le palpebre abbassate per un istante e un sorriso a comparirgli sul viso senza che potesse fermarlo, o anche solo provare a rallentarlo.
Luna, a risucchiare un respiro tra i denti, le labbra schiuse che a Tyler fecero venire quasi da ridere. Poi il ragazzo dai capelli scuri la sentì trattenere un respiro, tenerlo dentro per secondi interi e lasciarlo andare in qualcosa di più simile ad uno sbuffo che ad altro, paralizzata da quelle due paroline, quasi impaurita ma anche sollevata.
" cosa?"
La voce bellissima che tremava esattamente quanto tremava lei, tanto quanto la mano sul suo petto e i suoi pensieri, ma lo sentì sorridere sotto di lei.
" ti amo"
Lo aveva ripetuto non perchè lei non lo avesse sentito o perchè non ci credesse ma aveva bisogno di sentirselo dire ancora mille volte, seppur quelle non fosse stata la prima.
" mi sono innamorato di te, lo sono da sempre e non so dirti come o quando è successo, è difficile da spiegare ma mi sono innamorato di te e forse quello che sto dicendo non ha il minimo senso"
Disse il moro con l'accenno di una risata divertita e spensierata a scivolargli tra le labbra schiuse senza che nemmeno lo volesse, non davvero.
" ha senso"
Aveva più senso di quanto non sembrasse per Luna perchè era esattamente quello che provava lei, e quel sentimento era nato proprio così, piano piano come una rosa che sboccia da un cespuglio di spine, più bella di qualunque altra, più bella che mai.
" anch'io ho qualcosa da dirti"
" cosa?"
La sua voce era diventata molto più roca, molto bassa e con un pizzico di curiosità, che era un pò come chiederle se avesse capito bene senza doverlo chiedere in modo esplicito. Lei continuò a tenere le labbra distese in un sorriso, la mano libera passata tra i suoi capelli prima che la testa ricadesse sul cuscino e quasi le venisse da ridere.
" ti amo anche io.. da sempre"
Lui probabilmente non doveva sforzarsi troppo per sentirla seppure con la voce così bassa, come facesse così tanto rumore che forse potevano sentirlo anche dalle stelle, e non importava sopra a quale parte di cielo fluttuassero quelle stesse stelle.
" sono innamorata di te ed è strano dirlo sai"
" uno strano di quelli belli"
Riuscì a mormorare l'uomo dagli occhi chiari e i capelli scuri. I colori della terra sulla sua pelle e nei suoi capelli, e i colori del cielo nelle sue iridi. Quella stessa terra che Luna aveva spruzzata sugli zigomi e quello stesso cielo che aveva impresso nei suoi occhi mentre sorrideva in risposta al sorriso di lui, che in qualche modo riusciva sempre a percepirlo quel sorriso. Era davvero tanto strano sentirsi dire di essere amato, quando era passato tanto tempo da essersi dimenticato della sensazione che quelle parole davano nelle orecchie e sulla pelle, ma con lei era diverso, Luna lo amava in modo diverso, faceva effetto allo stesso modo si, ed era strano sul serio ma uno strano bello.
Risero fino alle lacrime con la voce bassa e gli occhi chiusi, perchè alla fine dirselo era stata la cosa più semplice del mondo, perchè bastava guardarsi negli occhi per amarsi, per far arrivare quell'amore lontano in ogni angolo di mondo.. fino alla fine del mondo.

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