I sogni sono lo specchio della realtà

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(Padmè's POV)

Mi vergogno ad ammettere che ho passato il resto della giornata dopo aver rivelato ad Anakin che aspetto un bambino, rintanata nella cabina di pilotaggio del Millennium Falcon.

Volevo riflettere stando in pace e da sola con me stessa, ho sentito dei singhiozzi ma non ho dato peso alla cosa, troppo concentrata su me stessa.

Ho pensato a diverse cose, incluso se faccio bene a mettere al mondo un altro bambino.

Mi sono sentita un po' meschina, nel pensarci, ma so bene di non essere più tanto giovane per partorire un altro bambino.

Un altro bambino con il sangue degli Skywalker nelle vene, ed un bersaglio disegnato dritto in fronte.

Voglio davvero che una creatura innocente e indifesa, venga a questo mondo con un fardello simile?

Abbasso gli occhi, osservando il mio grembo poso le mani sopra di esso, la pancia si vede appena, eppure lo sento chiaramente.

Mi vergogno di me stessa ad averci anche solo pensato, questa non sono io, non è da me pensare ad una cosa simile.

-Mamma?- la voce di Luke mi riporta alla realtà, volto il capo nascondendo le lacrime.

-Cosa c'è, Luke?- domando.

-Hai visto papà, per caso?- scuoto il capo, Luke aggrotta la fronte.

Mi alzo dalla poltrona del co-pilota dove sono stata rannicchiata fino a quel momento.

Mi rendo conto di aver messo un piede in fallo, rischio di cadere ed abbasso gli occhi ed a quel punto mi preoccupo, quando mi ritrovo tra le mani la spadalaser da Sith di Anakin.

Io e Luke ci guardiamo, decisamente non è un buon segno, Luke corre fuori ad avvertire gli altri.

Un dolore ad altezza ventre, mi costringe ad appoggiarmi alla parete del Millennium Falcon.

Il bambino sta cercando di dirmi qualcosa me lo sento, oppure ipotesi che preferisco non prendere in considerazione, sta succedendo qualcosa ad Anakin.

Faccio un respiro profondo, mentre cerco di non lasciare che le emozioni prendano il sopravvento, sia per il mio bene che per quello del bambino.

Stringo la presa sulla spadalaser di Anakin, una vibrazione provienente dalla spada stessa mi costringe ad abbassare lo sguardo.

Chiudo gli occhi, lasciando che la Forza racchiusa nella spadalaser mi scorra dentro.

Asaj Ventress mi appare davanti come  se fosse in carne e ossa davanti a me, le mani posate sul capo di qualcuno disteso su un tavolo.

Le urla che sento mi fanno raggelare il sangue nel riconoscere Anakin, le cui urla m mi rimbombano nella testa, mentre lo vedo contorcersi dal dolore, sta cercando di resistere.

Davanti a quel tavolo, Palpatine sembra contrariato, Asaj Ventress si stacca visibilmente provata da tutto ciò.

-È troppo potente, non...- ma un occhiata di Palpatine, la zittisce.

-Vai più a fondo- sibila tra i denti Palpatine.

-Se vado più a fondo, rischio di danneggiare la sua mente- tenta di protestare Asaj Ventress.

-Non mi interessa, ho bisogno di quelle informazioni, sai cosa fare- Asaj Ventress mormora un "si, Lord Sidious", Palpatine osserva impassibile mentre Asaj Ventress continua la sua opera.

Resisti, amore mio, veniamo a salvarti.
Non so come Anakin deve sentire ciò che ho detto, perché vedo che volta il capo verso di me.

I suoi occhi sono completamente verdi, accecati, ma allunga una mano nella mia direzione.

Darth Vader - Storia di Vendetta e di RiscattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora