Matteo Magnani

Ma per quale ragione mi sarò mai messo in testa di scrivere un racconto ogni quindici giorni e di inviarlo a chiunque si sottoscriva alla mia newsletter https://cutt.ly/matteo-newsletter? 
Non lo so proprio. Ma è già dal 2018 che la cosa va avanti, a oggi siamo a 57 racconti inviati. Se non basta questo a diagnosticare il mio disturbo ossessivo compulsivo, non so che altro possa servire!

Chi lo dice che la letteratura sia immediatezza? Che senso ha parteggiare per un personaggio, e sostenerlo, e calcolare quanto possa avere da spartire con noi? Chi confonde (e questa è davvero la migliore di tutte) l'autore di un testo con il personaggio che, in quel testo, dice «Io»?
Io sono fra quelli che pensano che la letteratura sia finzione. 
La verosimiglianza lasciamola alla lista della spesa, o alla carta d'identità, dove serve davvero. Dove ha valore di per sé.
Io amo le cancellazioni, le infinite revisioni. Il mot juste che risolve e giustifica tutto quanto, persino il fatto che la parola insostituibile e perfetta, ahimé, non esiste. Ma ce n'è sempre dietro l'angolo un'altra, migliore, che non possiamo smettere di cercare.

E «Io», ripeto, è solo un altro personaggio.