Trentadue.

4 1 0
                                    

Per distrarmi da ciò che mi aveva raccontato mia sorella, passai gran parte del pomeriggio a leggere il libro che mi aveva regalato Filippo. L'autrice aveva un modo di scrivere così pulito e leggero che mi catturò e mi travolse fin da subito. Era probabile che l'avrei finito in meno di una settimana se mi ci fossi messa davvero d'impegno; se non avessi avuto altri impegni quali la scuola e la danza, probabilmente anche meno.

Erano passati davvero tanti anni da quando avevo letto la versione riadattata del grande classico di Louisa May Alcott, pertanto avevo rimosso quasi ogni ricordo a riguardo. E forse aveva ragione Filippo: i classici riadattati per l'infanzia non avevano mai lo stesso impatto e lo stesso valore dei romanzi originali, infatti non l'avevo mai considerato una grande lettura fra le tante che avevo fatto in quegli anni, eppure il libro che avevo fra le mani ormai da ore mi stava piacendo tantissimo.

Avrei continuato volentieri a divorarmi quelle pagine fino all'ora di andare a dormire, ma non mi fu possibile. Dovevo prepararmi per uscire a cena per il compleanno di Benedetta.

Intanto, mentre io ero in cameretta a cercare di capire cosa mettere, Benedetta se ne stava come al solito al telefono con Maurizio, a borbottare frasi smielate e vomitevoli e ridere sommessamente. Ne approfittai per prepararle una piccola sorpresa, complice anche mia madre.

Quando finalmente tornò in camera dopo aver riattaccato la cornetta, le porsi un sacchetto dalle dimensioni piuttosto abbondanti: «Tanti auguri!» esclamai.

Lo afferrò subito, curiosa e anche un po' sospettosa, e iniziò a esaminarne il contenuto. Sgranò gli occhi e poi mi fissò di sottecchi, nel mentre che si adoperava a tirare fuori dal sacchetto magliette, pantaloni, calzini, gonne, maglioni... in pratica tutto ciò che era suo e che io avevo fatto sparire dai suoi cassetti in quei mesi per metterli al posto suo senza averne il permesso. «Sai, non si tratta di un regalo, se in realtà sono tutte cose già mie e che tu mi hai rubato, brutta ladruncola!» blaterò con quel solito tono altezzoso e superbo.

«Lo so, ma lo scopo dei regali è anche quello di sorprendere chi li riceve, perché in genere sono cose che non ci si aspetta, o sbaglio? Sorpresa!» urlai quindi, prima di allargare le braccia in attesa di un suo abbraccio. Come prevedibile, mi lasciò con le braccia sospese a mezz'aria e proseguì a guardarmi male. «Intanto perché non lo svuoti tutto?» la incalzai poi, e lei andò avanti a togliere fuori gli indumenti dal sacchetto, finché le sue mani non toccarono qualcosa di diverso, di solido, e di nuovo.

Assunse un sorrisetto compiaciuto, intuendo già cosa teneva sottomano. E allora il suo sorriso si allargò maggiormente non appena ebbe la conferma che cercava: «Il profumo che volevo! Non ci credo!» esclamò a gran voce, fissando il profumo che desiderava da mesi e che avevano tutte le sue amiche tranne lei, a quanto diceva. Paris di Yves Saint Laurent, che oltre a essere impronunciabile, secondo me non aveva neanche tutto questo buon odore, era troppo dolce e nauseabondo per i miei gusti, e quindi perfetto per quelli di Benedetta.

A quel punto aprì con frenesia la confezione del profumo e cominciò a spruzzarsene addosso quintali e quintali, tanto da riuscire a far assumere in pochi attimi quell'odore all'intera stanza. Dopodiché uscì e andò in cerca di mia madre per andare ad abbracciarla e ringraziarla.

Iniziai intanto a raccogliere da terra e a ripiegare i vestiti che Benedetta aveva lasciato cadere con noncuranza man mano che li estraeva dal sacchetto che le avevo dato. Li appoggiai sul suo letto in maniera ordinata, poi mi avvicinai ai miei cassetti e iniziai a cercare qualcosa da mettermi.

Eravamo ormai a ottobre e a Milano iniziava a fare troppo freddo per continuare a mettersi maglie di cotone e felpe leggere. Così scelsi un maglione turchese, che avrei messo sopra una maglia intima, e un paio di pantaloni neri di lana che vestivano un poco attillati.

Solo se balli con meOnde histórias criam vida. Descubra agora