capitolo 39

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Capitolo 39

Angelica:

Fissavo Alex e sentivo il suo cuore battere forte sotto il mio palmo, ancora posato sul suo cuore. Ogni parola che diceva era una scossa che arrivava dritta al mio cuore. Suo padre. Sua madre. Samanta. E il bambino. Potevo andare avanti ? Potevo lasciare il suo passato dietro di noi e andare avanti? Fissavo i suoi occhi e sapevo che non avrei mai voluto guardarne altri. La risposta fu chiara. Mi mossi sulle sue gambe e mi avvicinai al suo orecchio.

-Non importa quanto fa male. Non importa se tua madre è tornata. Mi importa solo di quello che sento. Non annullerò niente e di certo non ti lascerò andare. Ti voglio nella mia vita anche io, ora e per sempre. - E lo baciai. Fu un bacio eterno. Quando mi lasciò andare mi alzai e presi la penna blu dal tavolino, afferrai un fazzoletto e scrissi:

"Al posto di programmare tutta la nostra esistenza, invece di fare promesse a lungo termine, abbiamo imparato a vivere un giorno alla volta, e a ripeterci tutti i giorni queste parole, semplici eppure meravigliose:

Oggi ti ameró, e già so che, quando verrà il domani, ti ameró ancora."

(Sergio Bambarén I Sogni dei Bambini)

Piegai il fazzoletto con cura

-Mi hai fatto una promessa, ora io la faccio a te- e lo porsi ad Alex. Lui lo lesse e poi alzò gli occhi verso i miei.

-Non so cosa ho fatto di buono in questa vita per trovarti. - Disse posando le sue labbra sulle mie.

-Ho giurato a me stesso che non sarei mai diventato come loro. Che avrei fatto di tutto per crearmi una famiglia vera. Che non avrei mai tradito. Che non avrei mai abbandonato. Ho sempre sperato di riuscirci. Tu sei la mia speranza. - Più tardi, quella notte mentre il petto di Alex si alzava e abbassava a ritmo regolare e il suo braccio circondava la mia vita, ripensai a sua madre, alla sua famiglia e mi chiesi quale miracolo la natura avesse fatto per far crescere Alex così. La mattina dopo mi svegliai sola e trovai sul comodino la colazione. In un piccolo vaso di vetro, una singola rosa aveva intorno al gambo un fazzoletto bianco. Mi allungai e lo lessi:

"L'incontro col vero amore accade una sola volta e quando avviene è per sempre.

Tanto che uno di loro o entrambi possono dire:

-All'unico essere, al mio unico amore,

con tutto il mio cuore e per sempre dedico la mia esistenza, per tutta l'eternità.-"

(Hernàn Huarache Mamani L'Amore Non Muore Mai)

Il fazzoletto era impregnato del suo profumo e mai come quel momento sentì Alex vicino a me. Scesi dal letto e infilai la sua maglia nera che aveva lasciato sul bordo del letto. Mi diressi verso la cucina sbagliando. Mi versai una tazza di caffè e presi il portatile. Proprio mentre mi sedevo qualcuno bussò alla porta. A ogni passo un senso di angoscia mi opprimeva. Aprii la porta e incrociai gli occhi di Alex. Ma non era Alex. Sua madre mi fissava e picchiettava con l'unghia perfettamente curata sulla borsetta.

-Dobbiamo parlare -

Amami come nei libriWhere stories live. Discover now