|Chapter thirty two|

1.7K 99 14
                                    

Nel tardo pomeriggio, qualche giorno dopo l'Anno Nuovo, Elizabeth e Draco si sistemarono accanto al camino per ritornare ad Hogwarts. Il Ministero aveva preparato questo collegamento unico per la Metropolvere per far tornare gli studenti velocemente ed in modo sicuro a scuola.

Anna e Narcissa erano lì per salutare i loro figli, mentre Bellatrix aveva ritenuto importante ricordare la priorità di aggiustare l'armadio svanitore.

"Avete sei mesi" disse freddamente.

"Andiamo, Bella" esclamò Narcissa, poggiandole una mano sulla spalla. "Lo avrai ripetuto almeno 5 volte."

Elizabeth guardò sua madre e le sorrise rassicurante. "Starai bene?" chiese.

"Sì, non preoccuparti per me" rispose lei, avvicinandosi a sua figlia per stringerla. "Promettimi che baderai a te stessa...stai lontano dai guai...."

"Lo farò mamma" disse Elizabeth. "Una normale vita da sedicenne, mi conosci."

Lei rise e si allontanò; Narcissa fece lo stesso, dopo aver baciato Draco sulla guancia.

Elizabeth entrò nel fuoco e gridò "Hogwarts!" e dopo pochi istanti, si ritrovò nello studio della professoressa McGranitt.

"Sera, Avery."

"Buonasera, Professoressa" disse, scuotendo i residui di polvere dal vestiti.

Guardò un ultima volta il camino e uscì dalla stanza, diretta verso la Torre dei Grifondoro. Probabilmente Draco sarebbe apparso nell'ufficio di Piton, il direttore della casa Serpeverde.

"Bazzecole" disse Elizabeth, quando raggiunse il quadro della Signora Grassa.

"No" disse lei.

"Cosa vuol dire 'no'"?

"C'è una nuova parola d'ordine" disse.

"E quale sarebbe?" chiese Elizabeth confusa.

"Dovresti saperlo" rispose lei, cominciando a cantare con la sua voce squillante.

"Per favore, mi faccia passare" la supplicò la ragazza.

"Potresti essere una fuorilegge!"

"Ma lei mi conosce da sei anni" sbottò Elizabeth.

"Cosa succede?"

Elizabeth si voltò, guardando Harry, Ron e Ginny camminare verso di lei.

"Non mi fa entrare" borbottò.

"Bazzecole" disse Ron.

"No" disse la Signora grassa.

Elizabeth sospirò, appoggiandosi con la schiena al muro.

"Perché no?" chiese nervosamente Harry.

"È cambiata" rispose annoiata Elizabeth.

"Ma noi siamo partiti, come potevamo saperlo?"

"Harry! Ginny!" Hermione si affrettava verso di loro, era vestita di rosa e indossava un mantello e un cappello. "Avete passato un buon Natale?"

"Sì" disse Ron per primo, "memorabile, Fred..."

"Ho qualcosa per te, Harry" disse Hermione, ignorando Ron. "Oh, aspetta, la parola d'ordine è Astinenza."

"Precisamente" disse la Signora Grassa con voce flebile e si voltò rivelando il buco nel ritratto.

"Ad ogni modo..." Hermione frugò nella sua tasca per un momento, quindi estrasse un rotolo di pergamena con la scrittura di Silente su di essa.

"Grande" disse Harry, srotolandola immediatamente. "Ho molte cose da dirvi, sediamoci."

Portami a contare le stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora