7Ansia.

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«E alla fine? Com'è andata con Cosmary»mi chiese Chri«Si dai, è andata bene,ci siamo divertite molto»

Eravamo distesi sul divano di casa Stefanelli.
Dopo quello che è successo ieri in  Puglia sono ritornata a Bergamo per stare un po' con mia madre.Mentre stavo sul treno vidi un ragazzo che aveva una faccia conosciuta,era Christian.

Passammo tutte e quattro le ore nel treno,insieme,quando arrivò il momento di ritornare a casa mia lui mi chiese di passare il pomeriggio da lui.

«Credo di voler mollare, Alex non fa altro che ignorarmi,sto per esplodere»dissi«Ma che dici Anna,non puoi già mollare,non hai ancora messo in piano l'atto è già vuoi arrenderti?»disse«No però-»non mi diede neanche il tempo di finire la frase«Però niente tu non molli,punto»disse.

Io misi il broncio e continuai a farmi i fatti miei fino a quando non mi addormentai.

Flashback:

«Alex quindi,ti hanno preso?!»chiesi in preda dal panico«Non lo so...controllo un'attimo»

Aprii il computer e si mise a cercare se è stato preso ad amici.

«Oddio..Sono stato preso!»esclamò felice«Oddio si!»esclamai abbracciandolo«Lo sapevo Alex,lo sapevo che ce l'avresti fatta»
«Grazie sorellina,ti voglio tanto bene»

Fine flashback:

Mi svegliai in preda dal panico,il respiro accelerava,un dolore lancinante mi invase tutto il petto,non mi sentivo più le gambe,provai ad alzarmi dal divano ma caddi a terra.

Le lacrime non tardarono ad arrivare,provai in tutti i modi ad alzarmi senza riuscirci.
Volevo urlare,volevo chiedere aiuto,ma la bocca si era completamente bloccata,avevo un nodo in gola che non riuscivo più a sciogliere,mi mancava il respiro.

Provai a girarmi in torno ma non vedevo niente, tutto nero.
Mi aggrappai al braccio di Christian che stava steso sul divano dormendo.
Non capivo niente,lo provai a svegliare senza riuscirci,volevo urlare,chiedergli se mi poteva aiutare ma non riuscivo,stavo per smettere di respirare,stavo morendo.

«S-sto morendo»chiesi al ragazzo di fronte a me spaventata.

Lui non rispose,mi prese in braccio facendomi sedere sul divano e si mise di fronte a me,lo accarezzai con la mano che tremava,la sua pelle liscia come la seta ogni volta mi faceva venire i brividi.

«Respira con me»

L'unica frase che riuscii a capire.
Iniziò a respirare piano.Dei respiri lunghi e lenti.
Provai ad andarci dietro lentamente.

Il respiro piano piano iniziò a tranquillizzarsi.
Christian mi asciugò le lacrime lasciandomi un bacio in fronte facendomi impazzire.

«Vado a prenderti un bicchiere d'acqua,torno subito»

Piano piano iniziai a vedere qualcosa.
Una sagoma alta a petto nudo che veniva verso di me con un bicchiere d'acqua in mano.

«Tieni»mi porse il bicchiere.

«Grazie»l'unica che riuscii a dirgli.

Mi guardò per tutto il tempo mentre bevevo il mio bicchiere d'acqua,mi guardava attento ad ogni mossa che facevo,faceva attenzione anche ad ogni minimo dettaglio.

Dopo aver finito di bere gli porsi il bicchiere vuoto ma lui sembrava non fregarsene,lo fece cadere a terra facendolo rompere in mille pezzi.

Continuava a guardarmi senza smettere,mi sentivo a disagio,abbassai lo sguardo per non guardare quei occhi verdi che mi penetravano nell'anima.

«Mi spieghi cosa mi è successo»chiesi per porre fine all'imbarazzo.
«Hai avuto un attacco di panico»

Lo guardai confuso,non avevo mai sentito parlare di un attacco di panico,non sapevo di preciso cosa fosse,non l'avevo mai avuto in vita mia.

«Attacco di panico?»chiesi turbata«Si chiama attacco di panico e di solito viene causato quando hai tanta ansia,cosa ti è successo?»

«Io stavo semplicemente dormendo»
«Ti ricordi cosa hai sognato»mi chiese«Non mi ricordo»mentii.

Mi guardò e fece un piccolo sorriso facendomi abbassare lo sguardo.

«Quanto sei piccolina»mi bisbigliò al orecchio.

Alzai lo sguardo incrociando i miei occhi con i suoi.
Lo guardai per un paio di secondi e poi sentii le mie labbra sulle sue.

Mi staccai dalle sue labbra turbata.

«Chri...noi»

«Shh»disse per poi baciarmi.

Assaporai le sue labbra delicatamente e appoggiai la mia mano nei suoi capelli.
Christian si staccò dalle mie labbra ed io protestai con un solo sguardo.

«Io non posso mentirti Annarella,non posso»mi sussurrò all'orecchio per poi baciarmi di nuovo.

Non sapevo che dire,non sapevo che fare.
Mi riattaccai alle sue labbra più ferocemente accarezzandogli il collo.
Cinse con delicatezza le sue mani sui miei fianchi.

Appena sentii il suo tocco non capii più niente.

Mi aggrappai ancora di più a lui per sentirmelo più vicino.
Gli accarezzai il petto e le guance che erano diventate rosse per l'imbarazzo.

La situazione iniziava a farsi interessante,mi levò la maglia e rimasi con il reggiseno.
Mi guardò il petto con aria affamata e poi me lo baciò con ferocia.

Alzai lo sguardo al soffitto per non parlare, mentre lui continuava a baciarmi il petto io continuai a fargli i grattini nel capo.

Sentimmo la maniglia della porta di casa girare.
Mi staccai subito e indossai in fretta la maglietta, Christian mi guardò con le guance e le labbra rosse non capendo quello che stavo facendo poi si aprì la porta e andò subito a mettersi nell'altro divano facendo finta di dormire.

«Ragazzi sono tornata-Oh.. guarda Ivan,stanno dormendo»

«Che angioletti»















Continuo...















Spazio d'autrice:

Ehy amici!
Finalmente sono tornata con un nuovo capitolo.
Finalmente le acque iniziano a smuoversi.
Secondo voi,dopo quello che è successo tra i due..cosa succederà?

A👧🏽

Questa notte è ancora nostra.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora