CAPITOLO 3

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NICOSIA

Esco dalla piscina, indosso gli occhiali da sole e mi sdraio sul lettino, mi assopisco beandomi del calore del sole.

Qualcosa sfiora la mia mano, che sensazione meravigliosa, sicuramente è Alicia, mi volto lentamente e vedo una palla color oro che sfiora il mio palmo, questa piccola pallina mi sembra di riconoscerla. Sobbalzo, è il bastone di mio nonno Shion.

«Come stai nipote?»

Sono scioccato, è dinanzi a me, con un vestito elegante e l'aria seria.

Ma si può venire in piscina con lo smoking?

Strabuzzo gli occhi più volte, per capire se sia un sogno o la realtà.

«Perché non mi saluti?»

«Sto cercando di capire se sei vero o...»

«O cosa?»

«O un incubo!»

«Coglione! Testa di cazzo! Sono vero!»

Una forte bastonata arriva sulla mia testa.

«Ahi! Cazzo!» affermo portandomi le mani sulla nuca.

«Non dire parolacce! Stronzo!»

Un'altra botta che mi fa uscire le lacrime per il dolore.

«Tu sei la mia vergogna più grande! Guardati, sembri una lucertola, con tutti questi tatuaggi schifosi! Sei la copia di quel coglione di Damien!»

«Papà! Calmati.»

Mia madre ci raggiunge e tenta di placarlo.

«La colpa è la tua e del cazzo di nome che hai dato a questo cretino! Non si può sentire il nome di Damien prima del mio; dovevi chiamarlo Shion Damien e non Damien Shion.»

Li lascio discutere, mi alzo e raggiungo mio nonno Damien, che si trova vicino all'angolo bar e beve un drink.

«Uno anche per me» dico al cameriere.

«Alicia è molto carina» afferma.

«Lo so!»

«Indossa un costume molto provocante.»

Lo fisso stupito.

«Cosa vuoi dire?»

«Non sei geloso?»

«Geloso?»

«Esatto! Non hai paura che altri possano guardarla?»

«No, non ha senso essere gelosi.»

«Beh, hai ripreso da me, io non ero geloso» dice seriamente.

Scoppio a ridere e mi fissa stupito.

«Nonno, ma se a oggi sei ancora gelosissimo di nonna Luce.»

Anche lui sorride.

«Appunto, ho detto che non ero geloso, ho parlato del passato. Non sono mai stato geloso della mia prima moglie, Layla.»

Il mio sorriso si spegne.

«Essi più chiaro.»

«Comprenderai tutto ciò solo quando incontrerai una ragazza, che ti farà davvero perdere la testa, e allora sì che capirai di esserti fottuto a vita.»

«Che cosa stai cercando di dirmi?»

«Voglio dirti di non fare sciocchezze, solo per sfidare tuo padre. Alla fine, ne usciresti distrutto tu.»

Non comprendo il suo discorso.

«Damien Nicosia!»

Nonno Shion si avvicina a passo veloce, sorretto dal suo bastone.

«Shion! Ma come cazzo ti sei vestito?»

«E tu? Non ti vergogni alla tua età a stare in costume, con la pelle raggrinzita e piena di inchiostro?»
«Come osi parlarmi così, per di più in casa mia!»

«Mi permetto eccome, perché sei un pezzente.»

«E tu un coglione! Che non sapeva di avere un cazzo per otto anni.»

«Ah, Ah, voglio ricordarti che a quel cazzo tua moglie voleva attaccarsi.»

«Come cazzo ti permetti?»

Resto scioccato quando nonno Damien spinge nonno Shion in piscina, il quale, per sorreggersi, lo afferra dalla gamba ed entrambi si ritrovano in acqua.

«Il mio costosissimo smoking!» urla il boss dei boss.

«Coglione!»

Nonno Damien tenta di affogarlo, mentre lui lo colpisce con il bastone in testa.

«I tuoi nonni sono molto simpatici» afferma Alicia sorridendomi.

Accarezzo il suo corpo con lo sguardo.

«Smettila di guardarmi così» sussurra a voce bassa.

«Vieni.»

Afferro il mio portafoglio dal tavolo.

La prendo per mano e la conduco sul retro della casa, dove c'è una casetta di legno, apro la porta e la richiudo.

«Nicosia, cosa vuoi fare?»

Mi chiede cosa voglio fare, quando già lo sa.

Afferro la sua nuca e la bacio con passione, facendo schioccare le lingue.

«Ah», geme nella mia bocca.

Palpo il seno e lo scopro portando la bocca sul suo capezzolo duro.

Alicia affonda le mani tra i miei capelli.

La prendo dalle gambe e l'adagio su un tavolino di legno rovinato, dal portafoglio prendo un preservativo e lo indosso, le divarico le cosce e la penetro con passione e forza.

«Oddio» urla e le tappo la bocca con la mano.

«Zitta, che ci sentono» sussurro leccandole l'orecchio.

«Non fermarti» ansima senza vergogna, mentre la scopo su questo lurido tavolo, come fosse una puttana qualsiasi.

LA MIA LUNA ( Damien Shion Nicosia)Where stories live. Discover now