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Lia

Stavo lavorando su un progetto pubblicitario quando sentii il telefono squillare: un messaggio.
'Amy sta per partire per New York'... cosa?! Quella ragazza vuole rovinare tutti i miei piani. Devo giocare d'anticipo... Brian deve essere mio.

Brian

"Lia ti è venuta qualche idea per la prossima pubblicità? I clienti tedeschi vogliono delle informazioni per assicurarsi che la pubblicità sia di loro gradimento" -dissi non appena entrai in ufficio dove vidi Lia seduta dietro la scrivania, con il cellulare in mano-
"Non preoccuparti... ho qualcosa in mente ma prima devo parlarti" -disse e si alzò dalla sedia per venirmi incontro-
"Lia stai attenta a quello che fai. Sai perfettamente quanto ti disprezzo e sai che amo Amy" -dissi con tono severo-
"Oh già... la dolce e bella Amy. È di lei che volevo parlarti"
"Cosa vuoi?!" - dissi mentre iniziavo ad innervosirmi-
"Beh sai... io ho i miei informatori... persone che la seguono per conto mio.."
"COSA?!"
"non ti agitare, tesoro mio. Nessuno le farà mai del male... se tu farai TUTTO ciò che voglio" -disse e poi sorrise, un sorriso cattivo che mi pietrificò-
"Che cazzo stai dicendo?! Stai delirando. Smettila o ti denuncio immediatamente. Tu non alzerai neanche un dito contro Amy, nè tu nè chiunque altro. Lei è mia"
"Sei sicuro che io stia delirando? Osserva" -disse e prese il suo cellulare porgendomelo- non riuscivo a credere ai miei occhi... una foto di Amy in piscina. A pensarci bene Amy mi aveva parlato della nuova apertura di una spa con piscina interna. Come fa Lia ad avere questa foto?! Rimasi in silenzio mentre osservavo la foto e la rabbia iniziava ad invadere ogni centimetro del mio corpo.
"Hai capito adesso? O farai quello che voglio io, oppure mi basterà un solo messaggio per mettere Amy in pericolo"
"Sei una donna schifosa. Non meriti neanche di essere chiamata donna. Non mi avrai mai. Io appartengo ad Amy ed Amy appartiene a me..TU. SEI. INSIGNIFICANTE" - dissi tirandole i capelli con una mano e guardandola dritto negli occhi- "ringrazia madre natura per averti fatta nascere femmina perchè, davvero, se tu fossi un uomo... saresti giá morto"
"Beh... sono una donna. Una donna per la quale tempo fa avresti fatto pazzie"
"Il passato è passato. Quello che provavo per te non è NIENTE a confronto con quello che provo per Amy"
"SMETTILA" -urlò- "smettila. Un'altra parola per esprimere il tuo amore nei confronti di quella ragazza, e non esiterò neanche un secondo: premerò il tasto 'invio' e la metterò nei guai"
"Chi cazzo la sta seguendo?! CHI?!"
"Oh mio caro Brian... pensi davvero che io ti dica il nome di chi mi sta gentilmente aiutando? Sei un povero illuso. Ora ti spiego cosa voglio da te e sono certa che accetterai. Non hai altra scelta se non vuoi mettere in pericolo la vita di Amy"
"Parla"
"Voglio te. Voglio te e il tuo corpo. Sempre. Tutte le volte che voglio. E soprattutto, non voglio più sentire parlare di Amy. Tu devi appartenere a me".
Iniziai a ridere, una risata incredula, esasperata e nervosa allo stesso momento.
"Tu sei malata"
"Vedila come ti pare. Queste sono le mie condizioni".
Non avevo altra scelta... dovevo concedermi a lei per il bene di Amy. Ma 'bene' fino a che punto? Farò in modo che le risparmino la vita ma la condannerò ad un'esistenza insopportabile... circondata da persone che l'hanno tradita... io non volevo essere come suo padre. Io non avrei voluto.

Sguardo fisso verso l'OrizzonteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora