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                      15/agosto/2021
                                8:45
In mente ho fisso il ricordo di ieri sera... Quel ragazzo, di cui non conosco il nome, si è approfittato della mia incoscienza o mi ha soltanto aiutata come ha detto? Da quello che ricordo i miei vestiti sembravano essere al loro posto e ogni bottone era perfettamente chiuso.
Rivolgendo un'occhiata all'orologio mi accorgo di essere nuovamente in ritardo, così caccio via i pensieri e corro a prepararmi. 
Oggi passerò il ferragosto in campagna, faremo una grigliata con degli amici di famiglia.
Il tempo trascorre velocemente tra risate, racconti, gavettoni, cibo e quant'altro, a una certa ora del pomeriggio però tutto sembra fermarsi, un ondata di noia si scaraventa su di noi. Restiamo sdraiati per terra su tovaglie e cuscini, alcuni hanno il cellulare in mano e altri fissano il cielo pensando a qualcosa da fare.
Dopo una buona mezz'ora mio padre propone di tornare a casa per cambiarci e successivamente raggiungere i miei zii, nella casa vacanze, per fare un bagno in piscina.
Così dopo trambusti vari arriviamo finalmente davanti quell'acqua blu che sembra aspettare solo noi.
Improvvisamente due braccia forzute mi stringono a se, è mio cugino Matteo...

 Improvvisamente due braccia forzute mi stringono a se, è mio cugino Matteo

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Mentre mi abbraccia domanda a qualcuno...

-ma quanto è bella mia cugina?

Resto sorpresa quando mi volto e vedo che sta parlando con il ragazzo di ieri sera, che risponde alla domanda sorridendo e squadrandomi dalla testa ai piedi...

-è bella si...

Ricambio il sorriso e gli stringo la mano presentandomi...

-piacere, Noemi

-piacere, Michelangelo, puoi anche chiamarmi Miki.
Ricambia.

Arrossisco lievemente e poi entro in casa, mia madre mi segue.

-cosa fai qui dentro mà?
Le chiedo facendole capire che non la voglio tra i piedi.

-credo di aver dimenticato il tuo costume a casa, mi dispiace.
Dice scusandosi.

-non fa niente, vuol dire che metterò dei vestiti più comodi e mi limiterò a restare a bordo piscina.
Dico tranquillizandola e poi vado a cambiarmi...

Esco dal bagno e non appena vedo attraverso la vetrata l'enorme materassino al centro della piscina mi illumino con un sorriso

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Esco dal bagno e non appena vedo attraverso la vetrata l'enorme materassino al centro della piscina mi illumino con un sorriso.
Mi precipito all'esterno, un bel po' di persone, tra cui Michelangelo, sono già in acqua.
Mi avvicino lentamente al bordo piscina, giusto il tempo di attirare l'attenzione degli altri.
Mio cugino vedendomi "sequestra" il materassino alle ragazze che lo stavano usando, altri ragazzi premurosi lo avvicinano a me e Michelangelo mi porge una mano per aiutarmi a salirci su.

Scherziamo un po' mentre in piscina ci raggiungono i miei genitori, i miei cugini e i miei zii, che coinvolgono tutti con gavettoni e giochi.
Intanto quasi tutti gli amici di Matteo vanno via, con noi resta solo Michelangelo; io vedendolo in disparte lo invito più volte a partecipare, mi fa tenerezza, ma il ragazzo testardo sembra non convincersi, così pur rischiando di cadere in acqua mi metto in un angolo del materassino per potermi avvicinare di più a lui e cercare di parlargli in disparte.

-vieni avvicinati prima che cado. Perché stai solo in un angolino?
Dico ridendo.

-siete in famiglia, non mi va di rovinare il gioco.
Risponde.

Effettivamente se fossi al suo posto anch'io mi sentirei a disagio, nonostante ciò cerco di spronarlo un ultima volta a giocare con noi.

-se non cerchi di salire sul materassino è perché non riesci, vero?
Lo prendo in giro.

Michilangelo punta i suoi occhi sui miei.

-è una sfida?
Chiede.

-potrebbe...

 

Possibile amore Where stories live. Discover now