Catene

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- Tutto bene... tu? - mento poco convinto.

Lui sospira. - Passerà - aggiunge dopo.

- Quanto vorrei abbracciarti - dice Joy e mi sento così di troppo e anche così solo.

- Tutto ok con Josh? - mi chiede Chès inaspettatamente.
- Ah.. si.. stanotte starà fuori con dei suoi amici.. -

Vedo che alza le sopracciglia.
- E tu non sei andato con loro? - domanda Joy come se fosse logico che avrei dovuto farlo.

Non so che dire e apro la bocca per parlare ma la richiudo subito.

- Lui non te l'ha chiesto? - capisce Chèsil.

Faccio cenno di no a testa bassa.

- Mi sembri triste. Va male con lui? - continua ad indagare mentre J mi guarda curioso.

- In realtà... non lo so. È difficile distinguere tra le mie insicurezze e i suoi comportamenti sbagliati -

- Perché non gliene parli? - mi chiede J.
- No.. stiamo insieme da così poco. Non voglio essere pesante.. -

- Cos'è che ti ferisce di quello che fa? - domanda Chès.

Mi sembra di essere ad una seduta dallo psichiatra.
Mi sento anche sbagliato a parlarne qui da solo con loro, come se stessi sparlando di Josh alle sue spalle.

- Forse vorrei soltanto passare più tempo con lui -

- Di solito quanto state insieme? - chiede J.
- Tutte le notti -
- ...e basta? -
- ...si -
- Vabbè ma scusa.. la notte non la passate a dormire? - mi guarda perplesso.
Nel frattempo vedo Chès che fa facce sarcastiche e non ho più il coraggio di rispondere.

- Alec tu.. come te lo spiego? Non devi avere paura di Josh. Se ci sono dei problemi ne devi parlare con lui, glielo devi fare presente. Perché se non comunichi subito poi questi comportamenti possono solo peggiorare.. se non gli sta bene trattarti con un minimo di decenza, meglio saperlo subito, no? Oppure ci facciamo spezzare il cuore quando sarà troppo tardi? - dice nervoso, cullando la bimba tra le braccia.

Ma è già troppo tardi. Lo è stato dal primo momento.

- Vabbè Chès, però io capisco che non se la senta di fare subito discorsoni.. da quanto tempo stanno insieme, due settimane? È troppo presto... -

Lui fa cenno di no con la testa, contrariato.
Mi sento ridicolo in questo momento.

- Sai invece cosa potresti fare... metterlo alla prova in un certo senso. Cioè, se fossi io, andrei da lui random, magari mentre è coi suoi amici o sta facendo un qualcosa.. se ti sembra infastidito allora è chiaro che qualcosa non va. Visto che passate poco tempo assieme, non dovrebbe respingerti. In teoria il tuo ragazzo si suppone debba essere felice di vederti, altrimenti mancano le basi e avrebbe ragione Chès - continua.

Ovviamente non posso dirgli di tutte le regole che Josh ha dettato come fossero legge.

- Grazie per i consigli... comunque ora vado, vi lascio soli - dico cercando di fuggire.

- Buonanotte Alec - mi sorride Joy.

- Ciao.. - risponde Chès poco contento.

Sospiro subito dopo aver richiuso la porta alle mie spalle.
Ma il pensiero di ritornare nella mia stanza, da solo, mi fa salire le lacrime, quindi decido di andare in giro per corridoi desolati.

Mi soffermo davanti alle finestre, osservo quella luna che è il mio incubo, che poi sono io, perché il mio incubo sono i miei stessi pensieri.

Non c'è niente che brilli in questo cielo.

SanguinareOù les histoires vivent. Découvrez maintenant