prologo

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Eccomi di nuovo sola..

Sono di nuovo qua, ma questa volta senza di te..

Senza le tue braccia calde e accoglienti..

Ormai non entro in casa da due anni e rientraci oggi dopo tutto questo tempo mi ha fatto una strana sensazione. I ricordi, le immagini mi passano davanti è vorrei afferrare un immagine e tornare la con te.

Il profumo di casa era sempre quello, le cose sono rimaste come erano. Appena entravi cera la cucina e a sala da pranzo con un piccolo divano e la televisione. Mi blocco appena vedo il piccolo divano giallo e la inizia a scendere qualche lacrima che pulisco immediatamente subito con la mano.

Volevo tornare quando lei era la seduta con la sigaretta in mano a vedere qualcosa in tv e che appena tornavo mi guardava con un sorriso e mi diceva "Amore di nonna, come e andata?".

Sento il mio volto incominciarsi a bagnarsi sempre di più delle mie stesse lacrime, mi inizio a sentire male, mi tremavano le gambe e inizio a sudare per poi cadere in ginocchio, gridai come non avevo mai fatto, la volevo con me.

Per me lei era tutto, mi ha fatto da mamma, papà ma soprattutto amica. Provai a rialzarmi aggrappandomi in giro e esco dalla casa, fuori dal cancello mi aspettava Ambra una mia amica da anni. Apri lo sportelo del machina e guardai Ambra con il viso bagnato e il sorriso finto stampato in faccia, lei odiava quando non sorridevo anche se aveva capito tutto. Sali in machina e ci diremmo a casa sua per cenare e poi uscire. Ero venuta nel mio vecchio paese solo per rivederla e tornare a casa, lei mi sta ospitando per una settimana dove gli ho promesso che ci saremo divertite da paura e cosi e stato, ormai mancava sempre meno alla mia partenza. Per tutto il tragitto non abbiamo parlato, appena siamo arrivate a casa sua o preparato la cena e la tavola mentre Ambra si faceva la doccia.

"Che buon odore, hai finalmente imparato a cucinare brava" disse mentre usci dalla doccia gridando a squarcia gola come se fossi sorda.

"Ah si? Allora ti sbrigati a venire, prima che diventa freddo" dissi

Ambra arrivo già vestita per la serata con i capelli bagnati raccolti in un asciugamano. Mangiammo tutto e mi andai a fare una bella doccia mentre lei sistemava tutto il casino che avevo fatto. Amavo farmi il bagno con lacqua bollente che mi ustionava la pelle e la faceva diventare rossa come il fuoco, quel fuoco che è dentro di me e c'è a poco a poco sta sparendo, non sapevo se era una cosa positiva o pure no. Appena mi senti pulita usci dalla doccia e mi misi il mio accappatoi e tamponai i mie capelli in un asciugamano di lino, presi i barattoli di bagnoschiuma ,shampoo e balsamo e li buttai essendo che errano finiti come al solito, finivo un barattolo di prodotto a ogni doccia .Tante persone pensavano che era un capriccio ma lo facevo da quando mia nonna non cera più con me e un modo per non farmi sentire in colpa per la sua morte e per tutto il male che gli avevo procurato tra virgolette era un modo per levare i mie peccati. Asciugai i capelli e mi vesti con un vestito nero che faceva risaltare i miei capelli ricci color biondo scuro tendete al castano chiaro. Mi misi orecchini e anelli e le scarpe con il tacco e una borsa bianca come le scarpe. Appena eravamo pronte ci diremmo in un locale nuovo. Non conoscevo nessuno per me quelle facce erano sconosciute anche se abitavano in questo paesino da quando erano nati. Quando abitavo qua non frequentavo nessuno. I posti dove stavo di più era casa , scuola di danza e poi scuola per di più mi obbligavano a andarci a scuola .Ero sempre stata la ragazza silenziosa e strana quella che non si confidava mai con nessuno e per questo venivo picchiata , era la mia punizione secondo me venivo picchiata per essere diversa e per aver sofferto ,per non chiedere scusa .Quella serata andò tutto bene io e Ambra ci siamo aggiunte in un gruppo erano tre ragazzi e due ragazze ,Ambra ci parlo per tutta la serata mentre io andai in pista a ballare .

Quei passi a tempo di musica, per me era vita

La danza era il mio rifugio.

La mia casa nascosta.

La mia passione.

Facevo danza classica da anni avevo cominciato quando i miei genitori si erano lasciati e io andai a vivere dalla nonna. Uscivo da scuola alle quattro e mezzo e correvo a danza e alle cinque iniziava la lezione di danza ci mettevo pochi minuti ad arrivare essendo che erano una dietro laltra. Ormai la mi conoscevano , entravo la prima di tutti quindi non cera nessuno e ballavo in sala il maestro molte volte mi guardava dalla finestra con un sorriso, lui era lunico che credeva in me apparate mia nonna, i diceva sempre

"Vedo la luce in te, fai brillare questa luce". Ormai non ci entro da un anno da quando mi sono trasferita ma io e il maestro ci sentiamo e ci vediamo spesso mi viene a trovare.

DIRTY SOULWhere stories live. Discover now