-A party-

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Summer's pov
Oggi dei miei amici mi hanno invitata a casa di un loro amico, dove ci sarebbe stata una specie di festa.
Ho bisogno di svagarmi un po', soprattutto perché oggi è domenica e non lavoro.
Iniziai a prepararmi, dato che tra un due ore dovevo farmi trovare pronta.
Iniziai andando a fare una vasca, depilando tutto il corpo. Feci anche una maschera viso per idratare la pelle.
Amavo prendermi cura di me, mi rilassava.
Finii di rasarmi e mi alzai dalla vasca, passando dell'olio per il corpo ovunque.
Pettinai i capelli bagnati, e li rimani sciolti per farli asciugare ad aria.
Andai a scegliere cosa mettere e su questo ero molto indecisa,ma alla fine trovai il vestito perfetto.
È rosso vino, quasi bordeaux, corto con un mini spacco.
È molto attillato, facendo risaltare il mio corpo snello. Misi degli stivali con il tacco neri che mi arrivavano leggermente sotto le ginocchia.
Iniziai ad asciugare i capelli che non erano ancora del tutto asciutti.
Asciugati feci delle belle onde con la piastra, mettendo anche dell olio per capelli sulle punte.
Feci un trucco piuttosto leggero. Ovvero un ombretto grigio scuro accompagnato da una lunga striscia di eyeliner,matita nera sotto gli occhi, correttore, illuminante e gloss.
Spaccavo.
Mancavano 10 minuti e mi sarebbero venuti a prendere i miei amici, dato che non guido ancora.
Iniziai ad uscire dal mio appartamento, aspettando i miei amici fuori, finché non vidi piccola panda grigia arrivare.
Era affollata, c'erano circa una decina di persone, infatti non sapevo dove sarei potuta infilarmi in quella macchina.
Aprii lo sportello dei sedili inferiori, dove mi dovetti sedere sopra un ragazzo.
Odiavo quel momento, ma di certo non potevo dire nulla.
Dopo una decina di minuti arrivammo a destinazione.
Una grande villa apparve davanti a me.
Ne rimasi incantata, questa villa in confronto al mio piccolissimo appartamento in affitto non si poteva paragonare.
Scesimo tutti dalla macchina, ed io finalmente mi levai da quel ragazzo, che mi lanciava sguardi maliziosi tutto il tempo.
Ci dirigemmo alla porta d'entrata della villa, dove ci aprì un ragazzo con dei capelli bizzarri neri.
X:<<Dai su entrate ragazzi! La festa è gia iniziata! >>disse il ragazzo.
Noi entrammo nella villa, c'era la musica a palla, non riuscivo a sentire nulla di quello che mi stavano dicendo i miei amici.
Non ci feci molto caso ed iniziai a buttarmi tra la gente per arrivare al tavolino con gli alcolici.
Con le luci colorate che c'erano non di vedeva un cazzo, non sapevo nemmeno che bottiglia avevo preso, e la versai in un bicchiere di plastica.
Poi ne bevvi un altro, e da due passammo a tre, da tre a sette e così via.
Ero abbastanza incosciente, non capivo nulla ma sapevo che avevo ancora voglia di bere.
X:<<Hey tu, non credi di aver bevuto un po' troppo? >>disse una voce maschile, accompagnando una risata alla sua frase.
Mi girai e cercai di capire chi fosse.
Ah si, era il ragazzo su cui ero seduta sopra in macchina.
S:<<Ma no dai, non mi svago da un po' >>dissi menefreghista.
Lui mi afferrò per i fianchi, facendomi sussultare.
All'inizio non volevo avere nulla a che fare con lui, ma sai cosa? Sti cazzi dai.
Misi le mie mani dietro la sua testa, ed un limone partì.
Mi prese per i fianchi e mi prese in braccio.
Io toccai la sua forte schiena e la graffiai con le mie unghie.
Le nostre lingue si intrecciarono tra di loro.
Le sue labbra avevano fame, erano affamate dalle mie.
Il ragazzo iniziò a camminare verso le scale, per poi ad arrivare davanti una porta,la aprì e c'era un enorme camera da letto enorme.
Ma io non volevo andare oltre,ero una verginella, e di certo non volevo perderla con uno sconosciuto.
Lui chiuse la porta a chiave ed io mi staccai da lui.
S:<<Scusami ma non voglio andare oltre>>dissi decisa.
Andai verso la porta per aprirla, ma il suo forte braccio mi fermò.
X:<<Eh no, tu ora rimani con me. >>disse facendo un sorrisetto.
S:<<Stronzo fammi uscire>>dissi arrabbiandomi.
Ero già ubriaca, e non avevo le forza di incazzarmi con sto coglione.
X:<<Come mi hai chiamato? Puttana! >>
Disse per poi prendermi violentamente per i fianchi.
Schiacciò le sue labbra contro le mie violentamente, ed io mi staccai immediatamente.
S:<<Coglione ti ho detto di no! >>dissi infuriata.
Mi diede uno schiaffo sulla guancia, che subito diventò calda.
Sentivo la guancia bruciare,quanta forza aveva questo?
Alzai la mano per dargli anch'io uno schiaffio, ma me la bloccò.
X:<<Troia! >>
Iniziai a piangere dalla paura, ed un pugno mi arrivò dritto sul naso.
Iniziai a sentirlo gocciolare.
Merda.
Iniziò a toccarmi ovunque,ed io iniziai a piangere come una disperata, ma iniziai a sentire un rumore.
Era qualcuno che stava bussando pesantemente alla porta.
X:<<Ora andiamo in un altra stanza. >>
Mi ordinò il ragazzo, andando ad aprire la porta.
Aprì la porta e vidi una figura maschile molto familiare.
S:<<Tom? >>dissi ancora piangendo.
T:<<Summer? Che cazzo ti è successo al viso? È stato questo figlio di puttana? >>chiese indicando il ragazzo.
Io annuii singhiozzando.
Tom si girò verso il ragazzo, e subito dopo gli  diede un pugno sulla mascella.
X:<<Cazzo bro che ti prende?!>>disse il coglione.
T:<<Come ti permetti pezzo di merda! >>
Tom gli diede un pugno sullo stomaco, e lui cadde a terra.
Tom gli diede altri 2 o 3 calci, e poi lo cacciò via dalla stanza.
T:<<Summer, cazzo, tutto bene? >>
S:<<Si, grazie mille tom>>dissi per poi buttarmi tra le sue braccia.
Tom ricambiò l'abbraccio.
T:<<Se ti va puoi rimanere qui sta notte>>
Disse in attesa della mia risposta.
Ci pensai un attimo,ma decisi di si.
S:<<Sisi, grazie, mi farebbe molto piacere>>
Tom mi sorrise.
T:<<Allora, o dormi insieme a me, oppure con gli altri 3 ragazzi con cui vivo.>>
S:<<Dato che non conosco gli altri, preferirei dormire con te, se per te non è un problema. >>
T:<<Risposta corretta,ti avrei fatto comunque rimanere qui.>>disse facendomi l occhiolino.
Io arrossii un po'.
T:<<Ti do dei miei vestiti. >>disse dirigendosi al suo grande armadio.
Mi porse una maglia decisamente molto molto piu grande della mia S,e dei pantaloncini.
Andai nel suo bagno in camera per cambiarmi, la maglia mi arrivava alle ginocchia e i pantaloncini decisi di non metterli, dato che la maglia mi faceva praticamente da vestito,e rimasi in intimo.
Tornai in camera.
S:<<Dormo per terra? >>
T:<<Ovvio che no. >>
Disse tom.
Mi sedetti sul letto, per poi sdraiarmi a pancia in giù.
Mi coprii con le leggere coperte.
S:<<Buonanotte Tom>>mormorai assonnata.
T:<<Buonanotte prinzessin. >>
Mh? Come mi aveva chiamata? Non ci pensai troppo, anche perché qualche secondo dopo ero nel sonno più profondo.
spazio autrice
ei ragazzi, non so cosa dire quindi nulla,ciaoo‼️

I love you my Summer-Tom KaulitzWhere stories live. Discover now