chapter 3☆

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<<maya, svegliati>>
mi chiama una voce.
<<chia, ancora cinque minuti>>
dico girandomi dall'altro lato.
<<non credo di essere "chia" io>>
dice ancora la voce, che dopo capisco essere simone.
<<dai, simo altri due minuti>>
gli dico assonnata.
<<nono, ora tu ti alzi dato che alle otto abbiamo lezione di classico con montesso e sono le sette e venti>>
mi dice lui.
<<LE SETTE COSA?>>
dico urlando alzandomi di fretta dal letto.
<<e si bellissima, fai veloce ti aspetto di là per la colazione>>
dice lui prima di uscire dalla stanza. corro in bagno e mi faccio una doccia velocissima, faccio un tuppo alto bello tirato e metto un po' di mascara. indosso un paio di calze bianche e un body del medesimo colore.
<<buongiorno>>
dico entrando in cucina.
<<buongiorno maya, hai fatto in tempo tranquilla sono le sette e quaranta due>>
mi dice marisol per tranquillizzarmi, io le sorrido e poi mi bevo il mio caffè.
<<prendo il borsone e arrivo>>
dico ai miei compagni, loro annuiscono e io corro in camera. quando torno in cucina c'è solo simone.
<<gli altri?>>
chiedo confusa.
<<sono già andati>>
mi dice lui, io annuisco e poi faccio per uscire.
<<dove vai così>>
mi dice bloccandomi il polso.
<<così come?>>
gli chiedo un po' confusa.
<<sei troppo scoperta fuori fa freddo, tieni una felpa, è mia, te la do per non farti tornare in camera, ma se ti va puoi tenerla>>
mi dice lui prima di uscire dalla casa.
<<allora, vuoi rimanere lì a fissarmi oppure andiamo a lezione?>>
mi chiede con un sorrisino divertito.
<<arrivo, arrivo>>
dico ridacchiando. mentre raggiungiamo gli studi parliamo un po'. arrivati alla sala 10 ci zittiamo ed io apro la porta.
<<buongiorno, scusi il ritardo>>
dico timidamente seguita da simone che è tranquillissimo.
<<maya sei appena arrivata già ti fai riconoscere>>
mi dice il maestro montesso.
<<mi scusi davvero, non succederà mai più>>
dico andando vicino alla sbarra, l'unico posto libero è tra simone e nicholas e quindi mi metto li. una volta finita la lezione il maestro si congeda e va via.
<<ho fatto una figura di merda>>
dico disperata dopo essere entrata in sala relax.
<<dai è il primo giorno, può capitare>>
cerca di tirarmi su sofia.
<<è proprio questo il punto, ora io vado a lezione a dopo>>
dico prima di uscire.
<<buongiorno maya>>
mi saluta la maestra sorridente.
<<buongiorno maestra>>
le rispondo ricambiando il sorriso.
<<mi hanno detto che stamattina hai fatto tardi a lezione di classico, ma fa nulla, è il primo giorno, può capitare, l'importante è che non succeda più>>
io annuisco e poi lei mi mostra la coreografia urban che mi ha assegnato per la puntata.
<<allora, ti ho assegnato questa coreografia dato che si vede già da quando hai ballato in puntata che sei molto preparata in classico, modern e tutti quei rami li, quindi voglio vederti più nell'urban>>
mi spiega lei, io annuisco e sorrido.
<<bene, ora ti lascio lavorare con giulia, ciao maya a domani>>
mi saluta la maestra sorridendo.
<<arrivederci maestra, a domani>>
dico ricambiando il sorriso.
dopo due ore e mezza di lezione torno in casa sfinita.
<<com'è andata la tua prima lezione?>>
mi chiede simone sorridendo.
<<sono distrutta>>
dico buttandomi sul divano, lui ride e poi si avvicina.
<<vai a farti la doccia che dopo ti faccio i grattini>>
mi dice, mi alzo subito dal divano e corro in camera. prima però passo in camera del biondo per rubargli una maglia verde. tornata in camera mia mi infilo in doccia e lavo anche i capelli. quando ho finito di lavarmi indosso la maglia di simone con un pantaloncino grigio.
<<SIMONE>>
lo chiamo dalla camera, dopo poco la sua chioma bionda fa capolino da dietro la porta.
<<prendi il phon che ti asciugo i capelli>>
dice dopo essersi seduto sul letto, io annuisco e vado in bagno.
<<fatto>>
dice simone quando ha finito di asciugarmi i capelli, poi si alza e va a rimettere il phon a posto, nel frattempo io mi sdraio sul letto e lo aspetto. dopo essere uscito dal bagno si stende accanto a me, io poggio la testa sul suo petto e lui comincia a passare le dita sul mio braccio.
<<ti va di parlarmi un po' di te?>>
mi domanda a bruciapelo il ragazzo.
<<beh, non c'è molto da dire, sono una persona molto semplice. vivo a roma da quando sono nata, con mamma, papà e mia sorella clotilde di tre anni più grande di me. ho un cane di nome alaska e un gatto di nome tom. suono la chitarra elettrica da quando ho 4 anni e ballo da quando ne ho 3. faccio il liceo delle scienze umane e le mie materie preferite sono psicologia e filosofia. sono una secchiona infatti ho la media del 9½ e tutti i professori fanno affidamento su di me per tutto. mi piace anche scrivere, dipingere,  leggere e ascoltare la musica. le mie band preferite sono i tokio hotel e gli arctic monkeys. e boh credo basta>>
dico raccontando un po' maya in tutte le sue sfaccettature, lui sorride e io pure.
<<sei mai stata innamorata?>>
mi chiede poi.
<<si, me ne sono pentita però>>
dico ridacchiando pensando alla storia con marco avvenuta due anni fa ormai.
<<come mai ti sei pentita? se posso sapere, ovviamente>>
chiede ancora lui.
<<lui aveva quattro anni più di me. siamo stati insieme due anni fa, quindi io avevo 16 anni e lui 20, per più o meno quattro mesi. ho avuto tante liti con i miei genitori, perché dicevano che era troppo grande per me. nell'ultimo periodo era iniziato a  diventare più freddo e distaccato, quindi ho iniziato ad insospettirmi e un giorno stavo in giro con chiara e l'ho visto con un'altra. non volevo lasciarlo perché ero troppo innamorata però chiara e mia sorella mi aiutarono e io lo lasciai e ora è tutta acqua passata, di lui non mi importa più nulla>>
gli racconto.
<<mi dispiace tanto>>
mi dice lui stringendomi di più.
<<ti voglio bene simo>>
dico guardandolo sorridendo.
<<anche io yaya>>
risponde ricambiando il sorriso.
<<yaya?>>
chiedo divertita.
<<non ti piace?>>
chiede ridacchiando.
<<si, è molto bello>>
dico terminando il discorso. rimaniamo abbracciati fino a quando valentina non viene a chiamarci per dirci che il pranzo è pronto. io e il biondo andiamo a tavola e mangiamo tutti insieme.
<<allora maya, com'è andata la tua prima lezione?>>
mi chiede mida tirandomi al centro del discorso.
<<tutto bene, grazie>>
dico sorridendo e poi ognuno continua a parlare per i fatti suoi. finito il pranzo tutti si alzano e vanno via lasciando sul tavolo i piatti sporchi, inizio a sparecchiare e poi inizio a lavare i capelli.
<<aspetta yaya, ti aiuto>>
dice simone affiancandomi per aiutarmi a lavare i piatti.
<<SIMONE CAZZO>>
urlo dopo che mi ha buttato l'acqua addosso, riempio un bicchiere d'acqua e glielo tiro.
<<È FREDDA CAZZO>>
si lamenta lui e da lì comincia una vera e propria guerra.
<<simo abbiamo fatto un disastro>>
dici guardandomi intorno, a terra è tutto bagnato e noi siamo zuppi.
<<vado a prendere il mocio>>
dice ridacchiando per poi andare nello sgabuzzino, io finisco di lavare i piatti e poi pulisco il bancone e i fornelli.
<<finalmente abbiamo finito>>
dico felice, lui mi sorride e mi dirigo in camera in camera a prendere un libro. il mio intento era quello di andare a leggere nel giardino sul retro, ma con la coda dell'occhio vedo marisol e petit che stanno andando proprio lì quindi cambio direzione ed esco nel giardino davanti, dove trovo la maggior parte dei ragazzi. mi siedo vicino a chiara e poggio la testa sulla sua spalla iniziando a leggere.
<<che leggi?>>
mi chiede curiosa sarah.
<<filosofia>>rispondo sorridendo.
<<bello, anche a me piace>>
mi dice sorridendo, io ricambio e poi continuo a leggere.
<<cantanti sulle gradinate>>
dice la produzione, tutti i cantanti si siedono e io mi siedo sul tavolo con simone in mezzo alle mie gambe. la cuccarini ha proposto che la gara cover senza auto-tune, in caso gli altri professori non accettassero, solo i suoi allievi faranno la gara senza auto-tune. i ragazzi iniziano a battibeccare, c'è chi pensa sia corretto e chi pensa sia sbagliato.
<<io vado a lezione, a dopo>>
dico salutando i ragazzi, ma nessuno se ne accorge tranne simone che si avvicina e mi stampa un bacio sulla guancia. a lezione continuo a preparare la coreografia per la puntata e dopo un'ora e mezza torno in casetta.
<<allora, i professori che hanno deciso riguardo la gara?>>
chiedo a christian (mida) poggiando la testa sulla sua spalla, con lui ho legato abbastanza.
<<no, hanno rifiutato, quindi solo noi due lorella dobbiamo fare la gara senza auto-tune>>
mi dice un po' sconsolato.
<<dai il massimo di te chri, vedrai che andrà bene>>
gli dico dolce prima di dargli un bacio sulla guancia e andare a farmi una doccia. uscita dalla doccia metto una felpa di simo con un pantaloncino corto e vado in salotto.
<<ballerini sulle gradinate>>
noi ci dirigiamo sulle gradinate e mi siedo in mezzo alle gambe di simo che mi abbraccia da dietro.
<<compito per nicholas>>
dice maria, il ragazzo si alza e va a prendere la busta. la maestra continua a ribadire che nicholas non è fatto per ballare e altre cose e gli assegna una coreografia di latino, paso doble. nicholas stanco delle continue lettere da parte della maestra piange, lo abbraccio e gli lascio un bacio sulla guancia poi lui va a parlare con todaro. vado in camera e mi metto a leggere, dopo un paio di minuti mi alzo e cerco simone, dopo aver guardato in tutta la casa vado nel giardino sul retro dove trovo gaia, kumo, simo ed ezio e quest'ultimo sta raccontando il suo passato.
<<oh, scusate vado via>>
dico e poi faccio per rientrare.
<<no maya, tranquilla, vieni mi sto aprendo con loro e voglio farlo anche con te>>
dice lui, io gli sorrido. vado a sedermi su una poltrona ma simone mi prende per i fianchi e mi tira sulle sue gambe. mentre ezio racconta la mia attenzione non può non ricadere su simone che sta leccando la cartina per chiudere la sigaretta, cazzo, è così attraente, lui alza lo sguardo e accenna un sorrisino divertito, io abbasso lo sguardo imbarazzata, poi torno ad ascoltare ezio. quando finisce di raccontare io e gaia stiamo piangendo come delle bambine, lei seduta che si copre il viso io con la testa sul petto di simo.
<<noo, non piangete dai>>
dice ezio ridendo.
<<hai sofferto troppo>>
dico io ancora piangendo e gaia annuisce.
<<dovevo aprirmi con qualcuno, e voi tre siete quelli giusti>>
ci dice, noi gli sorridiamo e poi ci stringiamo in un abbraccio.
<<cantanti sulle gradinate>>
li chiama maria, ezio rientra e io lo seguo fermandomi in cucina per ascoltare. il compito è per holden dalla pettinelli, che gli dice che deve cantare una canzone a sua scelta senza però auto-tune. continuo ad ascoltare fino a quando qualcuno non mi abbraccia da dietro, riconosco subito simone dal suo profumo buonissimo.
<<dobbiamo cucinare insieme 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑎>>
mi sussurra all'orecchio procurandomi una scia di brividi per la schiena.
<<ah davvero?>>
rispondi con lo stesso tono.
<<eh sì signorina>>
risponde lui sorridendo.
<<la smettete di amoreggiare voi due noi abbiamo fame>>
dice kumo facendo ridere tutti, imbarazzata mi stacco dal nostro abbraccio e mi avvicino ai fornelli seguita dal biondino.
<<che cuciniamo?>>
mi chiede il ragazzo.
<<boh, carne e insalata>>
propongo.
<<ci sta>>
approva lui e mentre cuciniamo parliamo un po' di tutto.
<<È PRONTO>>
urlo e i ragazzi arrivano correndo aspettando il cibo.
<<sembra che non mangiate da sei anni>>
dico ridendo mentre metto la carne nei piatti. mentre mangiamo scherziamo come sempre e quando finiamo di mangiare, come oggi a pranzo, vanno via tutti tranne me e simo che laviamo i piatti e la cucina per la seconda volta in una giornata.
<<ho sonno>>
dico allungandomi sul divano.
<<ci credo sono le undici e trentacinque>>
mi dice lui sbadigliando.
<<allora vado a nanna>>
dico alzandomi.
<<ti accompagno in camera>>
mi dice dolce.
<<no simo, vai a dormire che sei stanco>>
dico mettendogli le mani sulle spalle per poi portarle sul suo petto.
<<sei sicura>>
chiede.
<<si simo, sono sicura>>
dico sorridendo.
<<va bene, allora notte yaya>>
mi dice sorridendo.
<<notte simo>>
gli lascio un bacio all'angolo della bocca e me ne vado in camera. le mie compagne di stanza dormono già quindi in silenzio entro in bagno e metto una maglia rubata ieri a simo con un paio di culotte, faccio skin care e poi vado a dormire.















holaaaaa. ho scritto due day time in un capitolo infatti è lunghissimo, scusate per il ritardo oggi pubblico in orario. adiossss✯

𝗜𝗟𝗟𝗨𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘•𝘀𝗶𝗺𝗼𝗻𝗲 𝗴𝗮𝗹𝗹𝘂𝘇𝘇𝗼Where stories live. Discover now