𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 𝟑

34.3K 1.9K 25.8K
                                    

Quel pomeriggio dovetti inventarle tutte per evitarmi l'escursione: prima il mal di testa, poi il mal di pancia

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.




Quel pomeriggio dovetti inventarle tutte per evitarmi l'escursione: prima il mal di testa, poi il mal di pancia.

Ormai il mio grado di disperazione si misurava sulla quantità di ispirazione che prendevo da mia madre. Per cosa? Mentire, ovviamente.

Lei aveva scrollato la testa con disappunto quando mi aveva udito rifilare quelle scuse a papà.

«Che c'è, mamma?» L'avevo guardata di sottecchi. «Sei l'unica che ha il diritto di saltarsi le gite con papà?»

«Puoi avere tutti i mali che vuoi Sabrina, ma se non ci vai tu con tuo padre... poi ci devo andare io.»

«E non sei contenta di passare del tempo con lui?», domandai fissando la porta dalla quale lui era appena uscito.

Ovviamente no, lei non era contenta e io ero solo un'illusa.

Mamma abbandonò la mia stanza borbottando qualcosa e l'idea che non fosse più felice con lui mi ferì, come se offendesse me.

Quindi mi feci coraggio e raggiunsi la sua camera, dove la sorpresi a frugare tra le bottiglie del minibar.

«Okay, mettiamo che cambio idea e vado con papà. Ci vieni anche tu?», chiesi a voce bassa.

«Ho bisogno di bere, Sabrina.»





Nel tardo pomeriggio mi unii a Sierra con lo stomaco capovolto. Avevo ancora i postumi della sbornia del giorno precedente. Quel mattino la palestra non aveva aiutato affatto, tantomeno quelle chiacchiere con mia madre.

Avevamo fissato un appuntamento per il tè delle cinque, un rituale dell'hotel che si svolgeva al calare del sole. Non capivo il motivo per cui Sierra volesse passare del tempo con me, ma nel momento in cui entrai nella caffetteria, cominciai a farmi un'idea del perché, vista l'età media dei presenti.

 Non capivo il motivo per cui Sierra volesse passare del tempo con me, ma nel momento in cui entrai nella caffetteria, cominciai a farmi un'idea del perché, vista l'età media dei presenti

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Sierra non era ancora arrivata, quindi mi avvicinai alla finestra che dava sul paesaggio innevato.
Innalzai lo sguardo e scorsi il mio riflesso: una ragazza con un paio di jeans attillati e un morbido maglione a collo alto incorniciato da ciocche castane. Poi i miei occhi oltrepassarono il vetro e vidi il vuoto che si spalancava sotto di me. Non c'erano balconi da quel lato, solo uno strapiombo pericoloso.

Follow SabrinaWhere stories live. Discover now