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"Cami non devi vederlo per forza." Mi dice Lewis mentre passo i tornelli che portano al paddock.
"Sarà una cosa veloce, massimo cinque minuti e sono da te ok?" Gli chiedo.
"Qualsiasi cosa urla!" Dice mentre corre verso il suo box.
Ok, ce la posso fare. Alla fine deve solo darmi una cosa poi posso andarmene.
Mi fermo qualche secondo davanti al suo box ed entro.
Mi soffermo su una fotografia appesa: Oscar è appena sceso dalla macchina e sta venendo verso di me. Ricordo quel giorno, era il nostro secondo mesiversario.
"Ehi." Mi volto e spontaneamente faccio tre passi indietro.
Abbassa lo sguardo.
"Eccomi, dimmi quello che mi devi dire che tra poco devo essere da Lewis." Dico mentre guardo l'orologio.
"Lewis..." Dice alzando gli occhi al cielo.
"Si, Lewis. Se hai finito devo andare." Dico andando verso la porta.
"No aspetta." Mi blocca un braccio.
Stacco subito il contatto.
"Scusa. Volevo solo darti questo, l'ho trovato in sede e ho pensato che dovevi averlo tu." Mi porge un sacchetto con il boomerang arancione.
Lo prendo titubante e ne tiro fuori un album nero, un po' vecchio e polveroso.
Lo apro e in prima pagina c'è Lui.
Il mio papà.
Accarezzo il suo viso giovane e sorridente, trattenendo le lacrime.
Alzo lo sguardo verso Oscar che mi sta ancora guardando con un leggero sorriso.
Chiudo l'album e lo rimetto nella busta, non voglio crollare davanti a lui.
"Grazie." Stringo la mano intorno alla maniglia e prima di andarmene mi volto un'altra volta.
"Mi puoi dire solo chi è l'altra?" Chiedo con voce tremante.
"Camila..."
"Dimmelo Oscar." Dico secca.
"Julie." L'ultimo nome che avrei voluto sentire.
"La tua ex. Benissimo." Esco dal suo box per andare verso quello di Lewis.
"Aspetta! Tra noi non è successo niente." Perché urla in mezzo alla gente?
Mi avvicino a lui come una furia.
"Primo: non devi urlare così.
Secondo: non mi dire cazzate." Dico a un centimetro dal suo naso.
"Non è successo nulla davvero. Lei è venuta da me perché voleva riprovare e sai cosa le ho detto?"
Lo guardo negli occhi e noto qualcosa che mi smuove dentro. Qualcosa che ormai quasi nessuno ha.
Il pentimento.
"Le ho detto che amo te. Le ho detto che sono stato un coglione a perderti.
Quindi scusa. Scusa se non ho avuto fiducia in te e scusa se pensavo che tu non mi considerassi quanto Lewis."
È riuscito a rompere la mia corazza con poche parole.
"Io ti amo Camila Senna."
"Anche io ti amo Oscar Piastri."
Mi prende il viso e mi bacia.
Parte un applauso intorno a noi e quando ci stacchiamo vedo tutti i nostri amici che sorridono.
"Bentornata in McLaren Cami." Mi dice Zak Brown per poi posarmi in testa in cappellino della scuderia che fa contrasto con la mia maglia Mercedes.

Oscar è arrivato terzo, ottimo risultato.
Quando scende dal podio viene subito da me.
"Sei stato bravissimo." Gli dico baciandolo.
"Grazie amore." Dice sorridente.
"Stasera dormi da me?" Chiede mentre si toglie la tuta.
"Davvero vuoi dormire?" Chiedo per poi abbracciarlo.
"Direi che mi sei mancata troppo per dormire..."


Nota autrice:
capitolo strappalacrime, lo so, lo so🫠
che ne pensate del ritorno della #camoscar?

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